Armi italiane, cresce l'export

Nel 2009 il Governo ha autorizzato esportazioni per un valore di quasi 5 miliardi di euro. L'incremento, rispetto al 2008, è del 61,3 per cento.

15/04/2010

Macina record anche in piena crisi. La nostra industria bellica produce armi che piacciono molto fuori confine. Nel 2009, il Governo ha autorizzato esportazioni per un valore complessivo di 4.914 milioni, quasi cinque miliardi di euro: rispetto ai 3.046 milioni di euro del 2008 il balzo in avanti è pari al 61,32 per cento. Lo rende noto l'annuale Rapporto della Presidenza del Consiglio dei ministri. Tra le commesse, spicca la fornitura all'Arabia Saudita, tramite il Regno Unito, del caccia Efa Eurofighter, coprodotto dall'Italia con Germania, Spagna e lo stesso Regno Unito.

«Ciò permette ad Alenia Aeronautica di issarsi in testa alla classifica degli esportatori per volume finanziario con 1.546 milioni di euro di cui 1.100 sono dovuti proprio alla vendita di aerei all'Arabia Saudita», ha commentato su Altreconomia Francesco Vignarca, coordinatore nazionale della Rete per il disarmo. «Seguono a ruota Agusta  (985 milioni) ed Avio (811 milioni), il che conferma la preminenza mondiale della nostra industria dell'aerospazio, per poi giungere - staccati - a Fincantieri e Selex Galileo che totalizzano poco più di 200 milioni in autorizzazioni». Tra i Paesi posti in aree "calde" o con conflitti più o meno latenti si notano nelle prime posizioni delle destinazioni di vendita autorizzate il Qatar (destinatario soprattutto di elicotteri EH 101 SAR), l'India (che ha acquistato una nave logistica della classe Etna da Fincantieri), gli Emirati Arabi Uniti (grandi protagonisti negli anni scorsi) e il Marocco. 

«Complessivamente il 53% delle autorizzazioni ad esportazioni definitive nel 2009 si è diretto verso Paesi non appartenenti alla Nato o all'Unione europea, con un abbassamento quindi della quota dei paesi geopoliticamente e strategicamente a noi più vicini ed alleati che si tengono solo il 46% delle esportazioni contro il 69% dello scorso anno», ha sottolineato ancora Vignarca. 

Alberto Chiara
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