23/01/2013
La famiglia Crispo di Salerno. Famiglia Cristiana l’ha scelta come Italiano 2012.
Di promesse ne abbiamo sentite
fin troppe. Ormai, la gara è a chi
è più bravo a tirare fuori dal cilindro
il coniglio o il dinosauro. Ma è gioco
da illusionisti, non da politici seri.
Non serve ingannare, ancora una volta,
i cittadini. Questi maghi dalla bacchetta
magica, che hanno in tasca la soluzione
dei problemi del Paese, li abbiamo
già provati. E per anni. Perché crederci
ancora? Soltanto “promesse da marinaio”.
Mirabolanti successi che i leader
politici si affannano a spiegarci in
un’estenuante maratona televisiva, da
cui finora sono esenti solo i cartoni animati
per bambini.
Se poi la politica si confronta con la
famiglia, il gioco al rilancio non ha fine.
E i paladini sono numerosissimi. Si
sa, il voto delle famiglie conta. Pazienza
se poi abbiamo le peggiori politiche familiari
d’Europa. E se alle promesse
non segue mai uno straccio di impegno
concreto, a urne chiuse.
Non è che manchino
le idee. Anzi, nei programmi dei
partiti ce ne sono fin troppe. Fiumi di
parole, verrebbe da dire. Aggiunte, però,
in gran fretta negli ultimi giorni, in
coda ad altre priorità per salvare il
Paese. Chiacchiere, parole vuote, scritte
senza che nessuno abbia davvero
ascoltato le famiglie.
Per questo, diamo spazio a un testo
che parte dalla realtà, ed è espressione
diretta della voce delle famiglie. È il documento
Più famiglia oggi. Più Italia
domani! che il Forum delle associazioni
familiari sottopone (e anche noi con loro,
vedi “Colloqui col padre”) alla firma
dei candidati che si presentano alle elezioni.
Chiede cose concrete (e fattibili),
come una riforma fiscale a favore delle
famiglie con figli; chiede di colmare,
nel prossimo quinquennio, la distanza
che ci separa dagli altri Paesi europei
negli investimenti sulle politiche familiari,
passare cioè dall’1 al 2 per cento
del Pil, che è la media europea.
Chiede di attuare il Piano nazionale
per la famiglia (approvato dal Governo
Monti nel giugno 2012), perché non diventi
l’ennesimo libro dei sogni; chiede
aiuti concreti per la natalità e le giovani
famiglie. Più lavoro per tutti, soprattutto
per i giovani. E la possibilità di
conciliare i tempi della famiglia e del
lavoro.
Ma anche di sostenere chi, liberamente,
sceglie di restare a casa a
prendersi cura dei figli. Chiede una
scuola più libera, con sostegni alla scuola
statale, senza penalizzare quella paritaria
e i genitori che la scelgono. Chiede
più welfare, e servizi sociosanitari che
sappiano dialogare con le famiglie con
persone disabili, anziani fragili, e con
problemi di disoccupazione.
Una mappa chiara e concreta. Il Forum
chiede ai candidati al Parlamento
di aderire attraverso la campagna “Io
corro per la famiglia”. E non per una
poltrona o, peggio, per evitare il carcere.
“Corro per la famiglia” che, in questi
durissimi anni di crisi, è stata un’àncora
di salvezza per l’intero Paese, il migliore
“ammortizzatore sociale”. Come
minino, le dobbiamo riconoscenza.
E
un riconoscimento pubblico, da parte
della politica e della società.
Infine, questa campagna ci piace anche
perché il Forum si impegna a monitorare,
con un’inflessibile verifica,
quanti aderiranno all’iniziativa. Non ci
sono cambiali in bianco. Non c’è più
spazio per i “furbetti” dalle promesse facili.
Controllo che dovrebbero fare tutti
i cittadini, per avere politici onesti e coerenti.
Non è il tempo della rassegnazione,
nonostante sia ancora in vigore la
legge elettorale “porcellum”, che ha fatto
comodo a tutti i segretari di partito
per nominare i propri “fidatissimi”. Facciamoci
sentire. Ne va di mezzo il futuro
delle famiglie e del Paese.