20/04/2012
Patrizio Bertelli, patron di Luna Rossa (foto del servizio: Reuters).
Luna Rossa splendente, sul Golfo di Napoli. E Patrizio Bertelli, il patron, se la gode. Ritorno in alto, dopo l’eroico successo di Auckland nel 2000 e la fragorosa caduta di Valencia nel 2007. Meglio di così, non si poteva, stavolta.
- Partiamo da Napoli: era scettico sulla scelta di Napoli, ora s’è ricreduto?
"Non è vero, non sono mai stato scettico. Avevo solo precisato che la alternative possibili erano comunque all’altezza della situazione".
- E ora, al tirar delle somme?
"E’ stato uno spettacolo di pubblico: la gente che ha affollato il lungomare è stata più che degna della manifestazione".
- E il bilancio sportivo?
"Più che positivo. Non era mica scontato fare così bene a Napoli. Sono molto contento: Oracle e Team New Zealand sono finite alle nostre spalle, penso fosse difficile fare di meglio. Quindi, complimenti a tutti e guardiamo avanti".
- Che sensazioni aveva alla vigilia?
"Non era facile raggiungere i livelli dei competitor più importanti. Sapevo che sarebbe stata dura, ma è evidente il buon lavoro fatto".
- E per il futuro?
"Continuare su questa strada e non fermarci mai".
- Ma quali solo i reali obiettivi di Luna Rossa?
"Si tratta di sfide importanti e gare prestigiose. Non si può partecipare solo per il gusto di farlo, bisogna sempre puntare al massimo. Se Luna Rossa scende in acqua è perché si vuole il massimo: vincere la Vuitton Cup e l’America’s Cup".
- E’ anche una questione di immagine?
"Certo, c’è anche questo aspetto oltre a quello puramente sportivo. Veniamo da un periodo non propriamente positivo sul piano dell’immagine, uno dei nostri obiettivi è quello di riscattarci".
- Si riferisce anche al ritiro di Mascalzone Latino?
"Non era mai successo nella storia che un Challenger of Record si ritirasse. E’ successo a un team italiano, il che m’è dispiaciuto. Andiamo in acqua anche per riportare in alto il nome dell’Italia".
- Che cosa pensa delle nuove imbarcazioni utilizzate in queste World Series?
"Grande spettacolo ma pure maggiori rischi. Se sbagli qualcosa e cadi da lì sono guai seri".
- Lei ha detto: se vinciamo la brocca la porto in Sicilia. Non è che Napoli l’ha convinta a cambiare idea?
"La Sicilia e Palermo restano la mia prima scelta: non cambio idea".
Ivo Romano