20/09/2010
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed il segretario di stato Vaticano cardinale Tarcisio Bertone hanno celebrato insieme la ricorrenza dell'anniversario della breccia di Porta Pia.
È la certezza che «la comunità civile e quella ecclesiale desiderano praticare in questo Paese una vasta collaborazione a vantaggio della persona umana e a beneficio dell’intera società» il cuore delle parole proposte dal cardinale Tarcisio Bertone per il 140° di Roma Capitale. Un intervento storico, visto che è trattato in assoluto della prima partecipazione di un segretario di Stato vaticano alla cerimonia che si svolge tradizionalmente a Porta Pia, luogo della famosa “breccia” che di fatto, il 20 settembre 1870, pose fine allo Stato Pontificio.
Da tale evento, con il suo «crogiuolo di tribolazioni e di tensione spirituale e morale», ha proseguito il cardinale, «è sorta però una prospettiva nuova, grazie alla quale ormai da vari decenni Roma è l’indiscussa capitale dello Stato italiano, il cui prestigio e la cui capacità di attrarre sono mirabilmente accresciuti dall’essere altresì il centro al quale guarda tutta la Chiesa cattolica; anzi, tutta la famiglia dei popoli».
Al termine della cerimonia, il segretario di Stato vaticano ha anche letto una preghiera appositamente preparata per questa circostanza, nella quale è invocato il sostegno di Dio «affinché sempre guidi gli eventi della storia degli uomini verso traguardi di salvezza e di pace. L’opera della Tua provvidenza si è dispiegata mirabilmente anche in questa città e in questa terra d’Italia per ridonare concordia di intenti dove aveva prevalso il contrasto».
L’apprezzamento per la presenza del cardinale Bertone è stato espresso pubblicamente dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha sottolineato la «riconferma del rispetto della Santa Sede per Roma capitale dello Stato nazionale italiano. Posizioni acquisite da tempo, ormai storiche della Chiesa, ma che ha avuto un senso riaffermare».
Saverio Gaeta