Monti, bilancio di una stagione

Davvero in Italia le cose vanno peggio per colpa di Monti? Lo dice Berlusconi ma non è vero. Ecco perché.

24/12/2012
L'ex premier Mario Monti (Reuters).
L'ex premier Mario Monti (Reuters).

Com’è ovvio, il bilancio dei 13 mesi del Governo guidato da Mario Monti spetta a ogni singolo cittadino, ai milioni di famiglie che hanno attraversato e ancora attraversano un periodo durissimo di rinunce, sacrifici e, in molti casi, vere sofferenze. Ma le avvisaglie della propaganda elettorale già fanno pensare che la competizione sarà quella a confondere le idee dei cittadini e a spargere promesse impossibili che non saranno mantenute.


L’esempio più evidente è nel profluvio di dichiarazioni che Silvio Berlusconi fa tracimare da ogni canale televisivo, l’avanguardia dell’offensiva mediatica cui saremo sottoposti dalla fine delle festività. Una strategia rozza che però, dicono i sondaggi, già produce i primi frutti. Si nota, frequentando la Rete e i social network, l’aumento dei commenti che riprendono pari pari gli argomenti del Cavaliere: con Monti è stato un disastro (“Tutti gli indicatori sono in ribasso”) e quel poco di positivo che si è ottenuto sul fronte dello spread è merito della Banca Centrale Europea guidata da Mario Draghi. Il riconquistato prestigio internazionale dell’Italia? Fandonie che ci raccontano per consolarci di essere diventati i maggiordomi della Germania e della Merkel.

Sono ragionamenti dolci alle orecchie di chi è stato investito dalla crisi economica, anche perché rovesciano la colpa dei patimenti su un nemico esterno: in questo caso la Germania, che ha preso il posto della lobby delle banche, dei “poteri forti”, delle agenzie di rating, insomma di tutti i fantasmi che i politici evocano quando non vogliono prendersi la responsabilità dei problemi. Cioè, quasi sempre. Ora non conta evocare il pur recente passato berlusconiano: evasione fiscale e corruzione ai massimi storici (le giunte regionali di Lazio e Lombardia insegnano), spread alle stelle, più di mezzo Parlamento prostituito alla causa di Ruby, le risate degli altri leader a ogni comparsata estera del Premier…

Quello che urge è chiarire che la tesi di Berlusconi (Governo Monti uguale disastro e il calo dello spread a credito della Bce) è fasulla, mentre invece è piuttosto vero il suo contrario. Andiamo per ordine. E’ vero, nell’ultimo anno è aumentata la disoccupazione, è calato il Pil (Prodotto interno lordo, la ricchezza prodotta dal Paese), è cresciuto il debito pubblico. Era successo anche nell’ultimo anno di Governo di Berlusconi, ma non importa: i lati oscuri del 2012 italiano sono davvero colpa esclusiva di Monti e del suo Governo?

Se fosse così, questi fenomeni negativi dovrebbero essere solo nostri. Dovrebbero essere registrati solo in Italia. E invece no, anzi: sono tipici di tutti i Paesi europei che hanno avuto problemi con la crisi. In Francia è cresciuta la disoccupazione (ai massimi livelli degli ultimi 13 anni), è calato il Pil, è aumentato il debito pubblico. In Spagna idem (disoccupazione dal 21,5% del 2011 al 25% del 2012; il debito pubblico è cresciuto del 5%; il Pil è sceso di quasi il 2%). Della Grecia non parliamo neppure. In Irlanda la disoccupazione ha toccato i massimi storici proprio nel 2012 e negli ultimi tre anni il debito pubblico è triplicato. Serve qualche altro esempio? Ah sì, c’è la Gran Bretagna: debito pubblico stellare, Pil in crescita (0,8%) e disoccupazione in aumento, seppur lieve.

Quindi: se tutti i Paesi europei paragonabili all’Italia accusano, ognuno a suo modo, gli stessi sintomi, come si fa a dire che l’Italia è stata governata particolarmente male? O forse qualcuno crede che l’Italia, da sola, avrebbe potuto far crescere l’occupazione, ridurre il debito pubblico e rilanciare il Pil?  Chi lo pensa non si rende conto che le economie europee sono strettamente intrecciate e nessuno può salvarsi da solo. Soprattutto un Paese che ha poche risorse naturali e vive di esportazioni come l’Italia. 

Nel 2012 la situazione è peggiorata un po’ ovunque perché i Governi hanno approfittato dell’emergenza economica per varare le riforme che erano necessarie anche prima ma che nessuno aveva avuto il coraggio di proporre: Zapatero in Spagna come Berlusconi in Italia o Gordon Brown in Gran Bretagna. Perché è toccato a Monti far approvare la pur crudele riforma delle pensioni e i vari decreti Salva Italia che, stringendo i cordoni della borsa pubblica, hanno aggravato le condizioni di vita dei cittadini oggi ma posto le condizioni per una più sana amministrazione dello Stato domani. Tutte cose che il Cavaliere, con la più ampia maggioranza parlamentare della storia della Repubblica, avrebbe potuto fare in proprio (e magari meglio, chissà…) se non avesse così temuto l’impopolarità politica.

E questo ci riporta al discorso sull’Europa. Tutta la retorica anti-tedesca del mondo non cancella il fatto che la Germania è uno dei Paesi, con l’Italia e la Francia, che più contribuiscono a finanziare l’Unione Europea. Stare nell’Unione Europea contro questi tre Paesi è semplicemente impossibile; e altrettanto impossibile è salvaguardare l’Unione (che nessuno Governo sano di mente vuole comunque abbandonare) se questi tre Paesi non trovano un’intesa. In tempi in cui Italia e Francia sono più deboli e la Germania è più forte, è naturale che Berlino chieda garanzie sulla fine che faranno gli euro versati per la causa comune. 

Una volta tranquillizzata, però, la Germania ha finanziato più di ogni altro (la sua quota è del 27,5%) quel Fondo Salva Stati il cui varo è stato decisivo per stroncare le manovre al ribasso dei mercati finanziari e così dimezzare lo spread (cioè la differenza tra i tassi d’interesse pagati per i Buoni del Tesoro tedeschi e quelli di Francia, Italia e tutti gli altri Paesi), la cui impennata ai tempi del Governo Berlusconi era costata alla nostra economia una montagna di miliardi.

Il Fondo Salva Stati, assai prima di realizzarsi come manovra finanziaria, è stato il risultato di una difficile trattativa politica a livello internazionale. E proprio questa camminata sul filo, in equilibrio tra riforme da fare in Italia e richieste dei partner stranieri, è stata forse la cosa migliore del Governo Monti. La cui azione non è stata certo priva di aspetti molto criticabili, soprattutto sul fronte di un’equa distribuzione dei sacrifici, ma merita almeno di essere raccontata per come si è svolta e non come una saga dell’impero del male.

Fulvio Scaglione
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Postato da Libero Leo il 30/12/2012 19:51

Rispondendo a Carlo Principe, Fulvio Scaglione ha scritto: “Questo lo dico anche per i vari Libero Leo e compagnia bella che, in sprezzo di una verità facilmente verificabile, non fanno che ripetere che siamo stati cattivoni con il Cavaliere.”. Faccio presente a Fulvio Scaglione quanto segue: 1) Non voglio abbassarmi ad una polemica denigratoria, attribuendo a qualcuno l’appartenenza ad una “compagnia bella” intesa negativamente. 2) Le sarei molto grato se mi indicasse quali sono le “verità facilmente verificabili” che io “sprezzo” ed a cui Lei fa riferimento. Le assicuro che sono pronto a considerarle perché il mio scopo fondamentale è la continua ricerca della verità. 3) Non ho mai scritto né sostenuto che siete “cattivoni”. Il mio scopo è quello di collaborare alla ricerca della verità e del “politicamente equidistante” (“missione” di FC) ricordando fatti che non pubblicate soprattutto con riferimento al mondo delle aziende, dell’economia e del fisco. 4) A proposito del Cavaliere, sempre per contribuire al “politicamente equidistante”, mi trovo spesso a dover ricordare fatti positivi per lui, solo perché Voi ne riportare solo quelli negativi. Le assicuro che, se Voi riportaste solo fatti positivi per il Cavaliere, non mancherei di riportarne parecchi negativi. Comunque, non confonderei la vita privata col ruolo pubblico delle persone. I giornalisti francesi ci hanno dato un esempio importante: nessuno ha strumentalizzato il fatto che Mitterand avesse una figlia illegittima e Mitterand rimane un grande statista. Purtroppo in Italia una analoga riservatezza della vita privata non sempre si verifica: nei confronti di alcuni viene assolutamente rispettata; nei confronti di altri sempre doveroso e meritorio enfatizzarne solo gli aspetti negativi. Ritengo che Lei convenga con me se sostengo che bisogna evitare sempre sia il “doppiopesismo” sia la violazione della privacy e giudicare il ruolo politico delle persone prescindendo dallaloro vita privata. Ad esempio, Maradona deve rimanere un grande calcatore, anche se la sua vita privata non sembra encomiabile. Analogamente un sacerdote, nel momento in cui spiega il Vangelo è sempre credibile, anche se nella vita privata ha qualche debolezza. Infine mi consenta una domanda: se per un viaggio lungo non potesse guidare la sua auto, chiederebbe aiuto (come autista) ad un amico che ha appena preso la patente, ma ha una vita privata irreprensibile; oppure ad un amico che è un provetto autista, ma di cui non approva la vita privata? PS riservato a F. Scaglione. So bene che a volte Lei non pubblica i miei commenti, anche se non sono offensivi come molti altri che pubblica. Può essere difficile ammettere o replicare a fatti e ragionamenti che non si conoscono e che contrastano il nostro solito modo di pensare. La capisco e le auguro buon anno.

Risposta di: Fulvio Scaglione (vice-direttore FC)

Caro Libero Leo,

al netto delle fanfaluche, resta un fatto: noi qui Le abbiamo dato ampio spazio per pubblicare decine e decine di commenti di ogni genere (anzi, per la verità di un solo genere), e Lei adesso ci viene a dire che La censuriamo perché non siamo abbastanza svegli da risponderLe a tono e perché tradiamo la missione del giornale? Bene, allora facciamo una bella cosa: la liberiamo dall'imbarazzo di avere a che fare con gente come noi. Prosegua pure la Sua "ricerca della verità", ma da adesso altrove.
Buon Anno

Postato da Paolo Ruffatti il 28/12/2012 20:25

Mi pare che alla sua lucida e quasi esauriente ricostruzione dei fatti, manchi un punto importantissimo: Monti era la faccia pulita di B. e sostenuto NON DIMENTICHIAMOLO da B. stesso, che aveva ancora la maggioranza in parlamento, conquistata grazie alla legge elettorale "porcata" e gli acquisti in saldo di pseudo deputati. Quindi Monti, come faceva una mossa anche timida di modificare leggi ad personam o qualsiasi provvedimento che nuocesse agli affari della "famiglia" (per niente cristiana) riceveva una tirata di redini per non uscire dal seminato. Perciò Monti (da liberista sfegatato), si è solo limitato a fare provvedimenti da macelleria sociale, sui quali erano del tutto d'accordo tra di loro e nessuno contro la casta (per non parlare della presa per i fondelli dei provvedimenti sulla giustizia/incandidabilità dei condannati). a Bersani va imputato di essere cascato come un pollo nella finta "grosse coalition" per mantenere in vita un governo Monti che non doveva nemmeno nascere, ma il nostro beneamato (e ricattato con metodo Boffo) Presidente della Repubblica ha imposto, per dare tempo a B. di lasciar passare la bufera di credibilità mondiale e successiva crisi del PdL, per ritornare in sella più fresco di prima, dato che "il popolo ha la memoria corta" e una "maturità politica di un bambino di 12 anni" (parole testuali di B.) Concludendo è inutile andare a vedere le colpe esterne all'Italia: il problema è sempre stato la presenza scomoda di un povero vecchio con la fissa delle ragazzine e dei suoi affari, e che la storia ricorderà per gravi fatti di malversazione che non sono ancora affiorati, ma che Report ha cominciato delineare sottolineando le strane amicizie del nostro. cordiali saluti e Auguri

Postato da degrel0 il 28/12/2012 13:45

E' abbastanza logico che la Chiesa e quindi FC facciano i difensori di Monti visti i privilegi dei quali godono.Tutt'altra opinione hanno i cittadini che lavorano e che vedono i frutti del loro lavoro tassati oltremisura.

Postato da giogo il 27/12/2012 17:07

Spero abbiate trascorso TUTTI un buon Santo Natale, mi sforzerò di esser buono in questo periodo...una volta tanto sono con Dor55 quando critica Monti sull'equità è innegabile che NON è stato fatto nulla in questo senso, in ritardo il progr.Monti parla di patrimoniale...e ben venga (comunque è risaputo che il B.di questo è ed era assssai contrario)Per Antonel...be parlare di spread che era quasi a 600 con il B.e tutte le corrutele al seguito di quel infausto bunga-ruby-governo (da quella volta della ruby nipote il Mubarak non si è più ripreso)ci vuole uno "stomaco forte" capace di digerire di tutto e di più.Per l'amico Libero Leo ancora con l'Euro??Ma che andiamo a comprare i barili di greggio con la "liretta" per pagare la benzina poi a 15/16000 lire al litro?? Ci sono grossi errori nella conduzione EU ma bisogna starci dentro e lavorare per migliorarla...che vogliamo una Europa che si fa guerre su guerre come i secoli trascorsi?? Ho capito "ragazzi" facciam come il Montanelli turiamoci il naso e andiamo tutti a votare...magari PD. Felice Anno a tutti...ciao!!

Postato da carlo Principe il 27/12/2012 01:13

Caro Scaglione non sono d'accordo. Prima di tutto sui "fantasmi" cui fa riferimento: la storia di Monti e il suo ruolo come consulente di potentissime banche di affari, non sono affatto fantasie. Per cui c'è quantomeno da chiedersi se egli è in buona fede o se è stato chiamato ad essere uno strumento di quei "poteri forti" e non a servizio dei cittadini. Non dimentichiamo il modo in cui è stato nominato. In secondo luogo, FC ha sempre criticato Berlusconi, in particolare, per non aver applicato il quoziente familiare (diventato poi fattore famiglia) pure inserito nel programma del PDL, ma non ancora attuato per difficoltà a reperire fondi. Ora nell'agenda Monti del fattore famiglia non c'è alcuna traccia, mentre dedica alla famiglia un generico (e ultimo) paragrafetto. E ciò dopo averla massacrata di tasse, IMU in primis che è la tipica tassa sulla famiglia, che aumenteranno nel 2013. Allora per lei questo premier va bene? Io non ne sarei così sicuro. Senza contare i "valori non negoziabili", irrinunciabili secondo il Papa, e dovrebbero esserlo anche per un giornale cattolico, che con la preannunciata alleanza con Bersani e col il tiepido Casini, se ne andranno senz'altro a farsi benedire.

Risposta di: Fulvio Scaglione (vice-direttore FC)

Caro Principe,

da qui alle elezioni sarà tutta una gara a distorcere il pensiero di chi la pensa diversamente. Lo fa anche Lei con me e io mi sottraggo alla rincorsa alla precisazione. Quello che ho scritto è contestabile ma abbastanza chiaro, giudichi chi legge. Quanto all'azione di Monti e del suo Governo, faccia una ricerca all'interno di questo sito, o nelle raccolte di Famiglia Cristiana, e vedrà quante volte siamo intervenuti per contestare la politica sulla famiglia, sul Welfare e più in generale la mancanza di equità nella distribuzione dei sacrifici. Questo lo dico anche per i vari Libero Leo e compagnia bella che, in sprezzo di una verità facilmente verificabile, non fanno che ripetere che siamo stati cattivoni con il Cavaliere.
Saluti e Buon Anno

Postato da martinporres il 26/12/2012 21:06

Io non capisco. Nei primi sette mesi del 2011 la Deutsche Bank ha venduto sette miliardi di euro di controvalore in titoli di Stato della Repubblica italiana, ha venduto l’88% di quanto ne deteneva, restando con meno di un miliardo in portafoglio del debito della terza economia europea. E' questa manovra non poteva non apparire anti-Italiana. Perché è stata fatta questa operazione?

Postato da Libero Leo il 26/12/2012 10:36

I confronti tra i vari governi sono spesso influenzati da vecchie ideologie, che, a lungo propagandate, sovente sono ancora presenti in noi senza che ce ne rendiamo conto. In questo contesto anche per i giornalisti è molto difficile riuscire ad essere obiettivi, ad evitare il “due pesi e due misure”, ad avvicinarsi alla verità ed a comprendere le vere cause dell’attuale crisi finanziaria, che sembrano risalire a due momenti molto importanti: 1) Gli anni 70-80 del consociativismo. Il debito pubblico prese letteralmente il volo ed arrivò a livelli eccezionali a causa di provvedimenti che causarono, e causano ancora, sprechi enormi. I più nefasti furono le pensioni baby, le regioni, le aziende e gli enti statali. Il debito pubblico, formatosi per la maggior parte in quel periodo, ancora oggi limita pesantemente l’azione di tutti i governi. La casta politica cominciò a pensare solo ai propri interessi, trascurando di tenere i conti in ordine e di pensare alle generazioni future. Ed ora alcuni, che già allora facevano parte della casta e contribuirono allo sfacelo dei conti pubblici, si ergono a difensori dei conti pubblici, confidando nella corta memoria degli italiani. 2) L’euro. La moneta comune, contrariamente a quanto volevano farci credere, non crea l’unione degli stati. Se gli stati sono molto diversi, la moneta comune crea più problemi che benefici, perché si trasforma in un legame troppo stretto per alcuni stati ed un notevole vantaggio per altri stati. Prima di unificare la moneta bisogna fare in modo che gli stati siano almeno simili. Purtroppo tra i paesi europei vi sono differenze enormi non solo nella gestione della finanza, delle imposte e dell’economia, ma anche nella lingua, nella cultura del lavoro (la differenza tra i sindacati italiani e quelli tedeschi è abissale), nell’amministrazione della giustizia (il confronto tra le carceri italiane e quelle di altri stati è devastante per la dignità dell’Italia), nella gestione della sanità, della scuola e di tutto l’apparato statale (i costi della burocrazia e della casta sono forse i più elevati in Europa). In queste condizioni adottare la moneta unica è come formare una carovana di auto, che devono andare alla stessa velocità e con gli stessi consumi, ma usando automobili diverse. L’Italia sembra che abbia una vecchia 500, la Germania una moderna auto. Non possono non esserci problemi durante il viaggio della carovana. Perciò, è evidente che l’euro è stato fatto frettolosamente e male. Coloro che avevano denunciato l’errore che si stava compiendo, furono accusati di euroscetticismo, anche se storicamente furono tra i primi sostenitori dell’Europa politica e sono delusi dall’attuale Europa burocratica. ORA I NODI VENGONO AL PETTINE E NESSUN GOVERNO PUÒ SCIOGLIERLI ADOTTANDO METODI CONVENZIONALI. Si può cercare di tamponare la situazione con palliativi. Si può cercare di acquisire meriti in Europa facendo i “compitini” e gli yes-man, per poi mendicare favori e far tacere chi vorrebbe una seria analisi costi-benefici per poi decidere eventualmente con un referendum. Ma ciò non cambierà sostanzialmente la situazione in cui ci troviamo: la disoccupazione sarà sempre più alta rispetto a quella della media europea, ed i meno abbienti, a favore dei quali i politici dicono spesso di voler operare, saranno quelli che ne soffriranno maggiormente. Bisognerebbe prendere provvedimenti strutturali o rivoluzionari. Ma ciò è praticamente impossibile con gli attuali professori e professionisti della politica. Forse un nuovo Einaudi (o De Gasperi) avrebbe la capacità di tirarci fuori da questo pantano. Ma, anche se ci fosse, la casta lo rigetterebbe come “corpo estraneo”, usando anche le intercettazioni telefoniche per criticarne la vita privata. Perciò non ci rimane che sfogarci con le solite polemiche, illudendo gli italiani con vane speranze ed amplificando i poteri taumaturgici di qualche incerto professore, che coglie l’occasione per “salire in politica” e fare parte della casta (o cupola, o nobiltà) politico-giornalistica, la quale controlla sempre più l’Italia dall’alto, senza riuscire a vedere ed a provvedere alle necessità della “bassa plebe”.

Postato da DOR1955 il 26/12/2012 10:20

Di solito, quando invio i miei commenti a questa (come ad altre) testate Web "mi limito" a criticare, in bene o in male, a torto o a ragione, secondo la mia opinione, quanto scritto nell'articolo relativo. In tutti i commenti che ho inviato non mi sono mai permesso, per primo, di giudicare o criticare il pensiero di altri lettori, anzi, spesso sono stato criticato e talvolta quasi offeso da qualche altro lettore che non era, od è, della mia stessa opinione. O forse, a volte, questo potrebbe essere successo anche per mia incapacità di esprimere compiutamente il mio pensiero. Vedo che anche in questa occasione non è mancato il "critico" di turno e, siccome come più volte ho scritto, non sono "un buon cristiano, non porgo l'altra guancia e mi sia concesso di replicare. Egregio signor o signora "Antonel" lei è libero/a di esprimere il suo parere come e quando vuole relativamente a un articolo, ma se si arroga il diritto di "attaccare", altri pareri e pretendere di essere portatore/trice di verità penso che questo si chiami proprio peccato di "superbia". Quello stesso peccato che a mio sommesso parere ho intravvisto nelle parole di Monti, e molto più rafforzato più essermi letto attentamente le oltre 24 pagine del "memorandum per l'Italia" redatte, teoricamente da Monti, ma che invece sembra avere molti "genitori" (Ichino in primis). E se mi permette, signor/a Antonel, quando lei dice che io scambio "la mancata ipocrisia" di Monti per "superbia" si vada a rileggere il discorso di insediamento di Monti a Palazzo Chigi; non sono stato mica io a parlare di EQUITA° e non sono stato mica io a non metterla in atto. Se questa non si chiama ipocrisia mi spieghi lei cosa è. E tornando al tema "superbia" mi sembra che questo governo (di cui è stato responsabile Monti) più volte sia caduto in quella "trappola, come recentemente successo anche alla ex-Ministra Fornero che pochi giorni fà, in Parlamento, si è rifiutata di ascoltare le critiche che gli venivano fate da un deputato tappandosi le orecchie e abbandonando l'aula. Della serie "io non mi faccio criticare da nessuno", e siccome Monti si è sempre assunto tutte le responsabilità di quanto hanno fatto i suoi ministri, è "correo" dell'atteggiamento della Fornero. Vuole che lke elenchi altri 20-30 casi dove cose similari sono accadute? Per cui prima di dire che di sicuro mi confondo, si vada a leggere e rileggere gli atti parlamentari di questi 13 mesi e le dichiarazioni, a volte sopra le righe, di più di qualche ex-ministro/a. Egregio Dr. Scaglione, è vero, io non ho seguito il ragionamento che lei ha fatto nell'articolo, e specificatamente del fatto che si è dovuto agire nell'ambito di un contesto internazionale difficile; non l'ho mai messo in dubbio ma io mi sono volutamente concentrare su tema EQUITA' che con il contesto internazionale nulla ha a che vedere, in quanto scelta legittima e non contestabile di ogni governo nazionale del "come" mettere in atto le misure necessarie alla salvaguardia economica del Paese stesso, a valori invariati. E questo è quello che non accetto, seppure da "cattivo Cristiano", dell'operato del governo Monti. Suffragato da due concetti semplici semplici: condivisione e attenzione ai più deboli. Che non ho inventato io, ma mi sembra, sempre che non abbia letto un altro libro, stia scritto in un testo che si chiama "La Sacra Bibbia". E concludo riferendomi ancora alle 25 pagine del "Memorandum per l'Italia"; tantissime cose da fare, tutte (o quasi) giuste e da non posticipare oltre; manca però una cosa fondamentale che non ho trovato in nessuna riga di detto manifesto. IL COME. E questo mi fa ripensare al comico Crozza che imita Montezemolo quando si dice sempre il cosa ma non il come, e guarda caso Montezemolo è un accanito sostenitore di un Monti-bis. E' anche per questo che do poca credibilità a un governo Monti-bis; troppi "genitori" legittimi o illegittimi che potrebbero non aver gli stessi interessi del popolo italiano. Ancora Auguri.

Postato da antonel il 25/12/2012 13:07

Caro Scaglione, sgomberiamo il campo da possibili equivoci: allo stato degli atti io voterò chi sta con Monti e, quindi, indirettamente Monti. Aggiungo che, a parte quell'insensata difesa dell'Imu sulla prima casa, la sua conferenza stampa mi è piaciuta, anche per la mancanza di ipocrisia che DOR1955 scambia per superbia. Però il sistema più semplice per far crescere nei sondaggi Berlusconi è demonizzarlo come fa lei. Se è vero che nel 2012 siamo stati immersi in una crisi europea più globale, lo stesso discorso vale per il 2011. Fino a primavera inoltrata di quell'anno lo spread era poco sopra i 100 punti, benché la crisi mondiale durasse dal 2008. Perché l'Italia era stata oggettivamente migliore di altri ad affrontare la crisi. Il suo tallone d'Achille era il debito pubblico, mentre il bilancio corrente, al netto degli interessi sul debito, si avviava verso l'attivo. Poi sono cominciati i pasticci della signora Merkel e dei tedeschi, che hanno trasformato il problema greco in una tragedia finanziaria, quando intervenendo subito potevi risolversi in qualcosa di poco superiore a un'elemosina, ovviamente data a certe condizioni. Da qui l'attacco della speculazione (che non è di per sé né cattiva né buona) sull'euro, quindi sui Paesi il cui debito somigliava di più a quello greco, anche se molto alla lontana. Il "tradimento" di Fini e le allegre serate di Arcore hanno fatto il resto. Ecco perché ci voleva un Monti e Monti ha fatto quello che poteva fare (non dimentichiamo i condizionamenti parlamentari), con una cronologia che - seppur sgradevole - è l'unica possibile in questi casi. Prima la medicina amara, i sacrifici, le diseguaglianze oggettive e non subito comprimibili, poi la fase 2, quella della politica di sviluppo. La redistribuzione solidale del reddito si fa quando si riesce a creare reddito, non quando bisogna rimettere urgentemente a posto i conti. Se vogliamo rimettere a posto l'Italia dobbiamo smetterla di contare frottole, anche nei confronti di Berlusconi, e guardare con realismo quello che si può fare. Senza demagogie. E mi spiace, come ho scritto sopra, che ci sia cascato anche Monti con l'unica nota stonata della sua conferenza, quella sull'Imu. Ha avuto buon gioco Berlusconi a rispondergli che non è vero che se la si abolisse andrebbe rimessa dopo un anno due volte più pesante. Anche uno studente delle medie risponderebbe che 4 miliardi di euro, nella voragine della spesa pubblica e ridistribuendo il carico fiscale senza sconvolgimenti, sono facilmente recuperabili. La stupidaggine detta da Monti si spiega e si comprende con l'irritazione (fondatissima) che aveva nei confronti del Cavaliere. Però questo non toglie che abbia detto una cosa inesatta. Buon Natale, naturalmente.

Risposta di: Fulvio Scaglione (vice-direttore FC)

Cara Antonel,

non capisco bene perché mi accusi di demonizzare Berlusconi quando è Berlusconi, invece, a demonizzare l'anno di Governo di Monti, che Lei invece apprezza. Berlusconi dice che il Governo Monti è stato un disastro, io mi sono permesso di far notare che in questo anno l'Italia ha vissuto gli stessi fenomeni che hanno vissuto tutti gli altri. Stop. Forse è Lei che deve mettersi d'accordo con se stessa e decidere come si possa apprezzare la cura del Governo Monti dicendo allo stesso tempo (come faceva appunto il Cavaliere) che l'Italia se la cavava meglio degli altri nella crisi.
Quanto al fatto che la crisi della Grecia fosse uno scherzetto, che la Merkel sia una cattivona e che senza Fini e le seratine di Arcore tutto sarebbe andato per il meglio... beh, scusi ma come barzelletta non fa ridere.
A presto

Postato da DOR1955 il 24/12/2012 19:21

Egregio Dr. Scaglione, concordo in toto con quanto espresso sul conto del signor (nel senso di ricco e basta) Berlusconi, un pò meno per quanto riguarda Monti. Non metto in dubbio, e non l'ho mai fatto in questi 13 mesi che è stato primo ministro, che si partiva da una condizione disastrosa creata non solo dall'ultimo governo Berlusconi, ma da almeno trent'anni di "mala politica" che ha portato, come giustamente dice lei, a dolorose misure. Quello che non accetto della "ricetta Monti" è stata la mancanza di parola che lo stesso ha, in pompa magna, enunciato all'atto del suo insediamento nel 2011. Monti in quell'occasione ha indicato tre punti fondamentali della sua "famosa agenda": rigore, sviluppo, equità. E, anche dai dati che lei stesso scrive, mi sembra che abbia mantenuto uno solo di questi obiettivi e specificatamente quello del rigore, che concordo doveva esserci. E se le condizioni per lo sviluppo forse non ci sono state anche per oggettiva crisi economica mondiale ma forse anche per incapacità su quel versante da parte del governo (bisogna aver provato a zappare per sapere quanto è "bassa" la terra), quella della EQUITA' era una strada che comunque si poteva e doveva percorrere, indipendentemente da recessione, debiti, Europa o altro. Purtroppo Monti su questo tema è stato non solo renitente, ma colpevole di avere infierito su milioni di persone che già erano (come lo sono anch'io) in difficoltà senza intaccare privilegi e patrimoni che probabilmente, anzi certamente, non facevano morire di fame coloro che ne beneficiano. E questo ha provocato una tensione sociale che non percepivo da oramai molto tempo in questo Paese. Ecco il vero motivo per cui personalmente da sempre ho criticato Monti e il suo governo; la debolezza di fronte ai forti e la forza di fronte ai deboli. E se il comportamento sul tema della "Equita'" che il governo Monti non ha affatto messo in atto non arriva (forse) a "una saga dell'impero del male", di certo non è un atteggiamento Cristiano Evangelico. O mi sbaglio? E adesso dovrei credere a un discorso di un'ora e mezza in cui Monti ha elogiato solo se stesso (mi sembra che si chiami superbia, o mi sbaglio ancora?) e ha assunto un atteggiamento del genere: "dopo di me il diluvio". Mi sembra che un discorso simile lo abbia fatto il suo predecessore e abbiamo visto i risultati. Comunque se gli italiani decidono che Monti deve essere il prossimo presidente del consiglio, in questa Democrazia, Monti deve candidarsi e non giocare stile gatto con il topo. Troppo comodo starsene alla finestra e se va bene vantare titoli, mentre se va male volere apparire lindo. Io sono democratico e accetto il parere del popolo; anche Monti deve essere democratico, e UMILE, accettando di farsi votare oppure no. Altrimenti non è più democrazia. Egregio Dr. Scaglione, la ringrazio per tutte le volte che mi è stato consentito di scrivere a questa pregiata testata e con l'occasione rinnovo gli Auguri di un Santo Natale a tutti voi e mi permetto di invocare lo Spirito Santo che venga a illuminare le menti di chi dovrà guidare questo Paese nel prossimo Futuro.

Risposta di: Fulvio Scaglione (vice-direttore FC)

Caro DOR1955,

per prima cosa, grazie a Lei e a tutti coloro che frequentano il nostro sito. Per il fatto che ci siete, siete tanti e dibattete con passione ma anche con educazione. Un Buonissimo Natale a Lei e a tutti!
Detto questo, Lei risponde a un mio articolo parlando, però, di un'altra cosa. Che il Governo Monti non abbia distribuito con equità gli aspri sacrifici resi necessari dall'incoscienza dei precedenti Governi, è cosa nota, accertata e molte volte denunciata da Famiglia Cristiana e da Famigliacristiana.it. E se devo dirla tutta, anch'io penso che l'uscita di Mario Monti da Palazzo Chigi (conferenza stampa compresa) presti il fianco a critiche come la Sua.
Però nel mio pezzo si parlava d'altro. Cioè, del fatto che la performance complessiva di governo sia Monti sia stata (come dicono Berlusconi, Tremonti, Brunetta ecc. ecc.) dannosa per il Paese. Non credo sia così e mi appoggiavo a quanto è successo negli altri Paesi (assolutamente analogo a quanto è successo in Italia) per sostenerlo. Se le stesse cose succedono in Paesi diversi con Governi diversi di orientamenti politici diversi, qualcosa vorrà pur dire. Tutto qua.
Ancora Auguri!

Postato da Libero Leo il 24/12/2012 16:45

Siamo alla vigilia di Natale. Ho ricevuto questo augurio, che mi ha sorpreso non poco e che vorrei estendere a tutti: “Ora è il tempo di pensare al Natale. Per chi ha fede e anche per chi non crede, per chi è felice e per chi è in difficoltà, questi devono essere giorni di speranza e di fiducia, giorni che ci dicono che è sempre possibile ripartire, ricominciare, nonostante tutto e nonostante tutti. Io passerò il Natale a casa con i miei figli, i miei nipotini e tutti gli altri della mia famiglia. Spero che anche tu faccia lo stesso. Ti auguro che tu stia bene insieme alle persone a cui vuoi bene. Augura a loro, anche a nome mio, di realizzare tutti i sogni e i progetti che portano nel cuore. Questo è il tempo dell'anno nel quale più che mai vince l'amore. Che Dio ci dia la forza per costruire un futuro migliore per tutti.”. Mi sembra anche opportuno ricordare quanto ha scritto colui che Andrea Riccardi su FC ha definito “un grande italiano, primo presidente della Repubblica" (Luigi Einaudi): "L'odio è proprio dell'uomo che non ama il rischio, che si contenta di redditi determinati e sicuri, e crede che guadagnar di più del normale sia, per definizione, il male, sia la rapina, sia l'arricchimento indebito. ... Ma se il reddito è dovuto alla iniziativa, alla capacità, alla intraprendenza, la tassazione delle eccedenze è veramente cosa barocca e stupida.". Almeno in questo periodo natalizio, facciamo in modo che l’odio e l’invidia non siano nei nostri cuori e nelle nostre menti.

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