Carmen Russo, un figlio a 53 anni

Qual è l'età giusta per avere un figlio? O meglio ancora qual è il periodo aureo per diverntare e fare il genitore? Non è 14 anni ma non è neanche 53.

08/11/2012

Un grande scienziato come Jean Piaget ha parlato di "periodo aureo" cioè di un periodo ottimale perché si instauri un comportamento o un apprendimento. Prima o dopo tale periodo l'attività può sì insorgere, ma coon gravi deficit di sviluppo. Esempio: tutti noi abbiamo imparato a camminare, ma non c'è nessuna madre sana e normale che forzi il bambino di qualche mese a camminare, né tanto meno lo fascia stretto, poniamo, fino a tre anni perché non cammini. Può instaurarsi una deambulazione precoce o ritardata? Sì, ma il bambino avrà una camminata insicura e poco spontanea.

Esiste un "periodo aureo" anche per la maternità? Sì: una bambina di unidici/dodici anni può diventare madre, ma sarà pronta a sostenere al maternità? E una donna di 53 anni, come Carmen Russo, anche se i suoi ovuli sono stati forzati/bombardati può diventare madre? Sì. Ma con quali rischi? Forse non tanto per la madre( che anzi gli ormoni della gravidanza tenderanno a "ringiovanire" sui tempi brevi) quanto per il nascituro che richiede forze vitali fresche, capacità di contenimento e di partecipazione che è difficile mantenere intatte dopo il periodo aureo.

È certamente un "delirio ormonale" affermare: «Ce la metterò tutta a vivere il più a lungo possibile». E se anche: questo essere umano così desiderato a 17 anni avrà una madre di 70 anni, un padre di 80 e una nonna di 99 anni (la madre di Carmen Russo che si dichiara connivente e felice di diventare nonna a 82 anni!). E neanche un fratello con cui condividere il peso di questi genitori-nonni.

Una così semplice proiezione cronologica ci fa benedire il concetto biologico-mentale (non moralistico!) d periodo aureo! «Questo bambino è un dono di Dio», afferma Carmen Russo. E qui siamo forzati a prendere in considerazione il piano etico-teologico (che può unire compassione per questa donna, ma ugualmente essere "spada a due tagli" sul fatto in sé).

Questo bambino è un dono di quale dio? Il nostro mondo è pieno di dei che si piegano al nostro desiderio, che ci fanno trovare le scorciatoie, i nostri tardivi riconoscimenti di aver sbagliato (a dedicarci solo al lavoro, ad esempio): questo dio può avere il nome di tecnica, di successo, di denaro. Il Dio della Scrittura invece non è manipolabile e, anche se ci illudiamo di accendere "candele", non lo raggiungiamo mai. Nella sua sapienza ha disposto nella vita la gioia dei periodi aurei e non può contraddire se stesso.

Mariateresa Zattoni e Gilberto Gillini

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Postato da zx il 15/12/2012 16:00

Si stà parlando di una coppia che ha un'età assurda,e cioè lui 63 anni vuol dire che avraà un figlio ventenne a 83 anni,ma per piacere...Qui non c'entra avere soldi o no qui c'entra il buon senso e poi la natura vede più logico avere un figlio a 18 anni allora.Il problema è che è il sistema sbagliato che dovrebbe incoraggiare coppie giovani invece di ostacolare per mancanza di occupazione e tutto il resto.C'è esattamente un ribaltamento della società.Inoltre Mariobad che scrive "malattie, suicidi, depressioni, incidenti" perchè q

Postato da giogo il 11/11/2012 16:36

Bè la vita media è notevolmente aumentata,per le donne è intorno agli 80 anni...perciò il figlio eventualmente "orfano" lo sarà ma da...maggiorenne!! Saluti

Postato da gianfranco caserta il 09/11/2012 11:32

cari maria teresa e gilberto, sono perfettamente d'accordo con voi c'e' un'eta' naturale per avere figli e 53 anni sono troppi. cosi' come sono troppi i miei 58. Provo a spiegare ai confessori che con mia moglie cerchiamo di evitare di avere altri figli (abbiamo gia' una figlia di 16 anni) perche' mi sarebbe assai difficile a 73 anni svolgere il ruolo di padre di un ragazzo di 15 ma i confessori non prendono in considerazione le mie ragioni. Vorrei che la Chiesa riflettesse sulla mia situazione e su quella di tante famiglie cristiane che soffrono per questo contrasto fra il loro amore e la posizione della Chiesa.

Postato da MauroBad il 09/11/2012 01:40

Ma guardate... Scrivo condizionato dalla simpatia per questa coppia del mondo dello spettacolo unita da 25 anni dal sacramento del matrimonio e che da sempre dà testimonianza di amore e di unità. Scrivo anche per il fatto che da più di dieci anni esprimono il loro desiderio di avere un figlio, da loro sempre atteso, con l'unico rimpianto, da loro stessi enunciato, di aver fatto le verifiche del motivo per cui non fosse mai arrivato solo dopo i 40 anni di lei. Scrivo anche perché l'aiuto che la scienza ha loro dato tramite la fecondazione assistita omologa, cammino intrapreso da loro da diversi anni, è l'unico metodo che anche la Chiesa riconosce come ammesso per il concepimento in casi simili. Per il resto tutto il discorso relativo all'età è davvero secondario rispetto a un bambino che sa di trovare genitori che si amano e lo seguiranno a dovere in tutto il primo periodo della sua vita. Di fronte a coppie giovani che si sfasciano dopo pochi mesi, di fronte a imprevisti di ogni tipo (malattie, suicidi, depressioni, incidenti) che possono togliere l'affetto di mamme e papà anche giovani a bambini che ne hanno bisogno, penso che il nostro parlare debba essere più cauto e fermarsi di fronte a un bambino, che fino a prova contraria se nasce sarà proprio un dono di Dio, ma con la D maiuscola. Auguri a Carmen e Enzo Paolo. Mauro

Postato da lettore02 il 08/11/2012 17:51

Sicuramente io non sono un estimatore delle mamme diciamo attempate, e ancora meno se queste lo sono magari loro malgrado (oppure no?) un fenomeno mediatico (la neo mamma da quando ha annunciato la sua maternità la troviamo in pianta stabile in svariati programmi TV) a tale fenomeno si possono ascrivere i "deliri ormonali" della Carmen. Mi fa però specie che gli autori di FC abbiano difficoltà a considerare un dono di Dio questa creatura per il fatto che i due "vecchietti" non hanno seguito il metodo classico? o solo perchè sono fuori tempo "aureo".Di certo tutte considerazioni opinabili, molto meno "Nella sua sapienza ha disposto nella vita la gioia dei periodi aurei e non può contraddire se stesso." Provino i valenti autori a farsi un giretto nelle Scritture magari scoprono che il Dio della Scrittura ha un concetto diverso di "periodo aureo"

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