Crisi di governo sul vuoto

Dopo la spallata di Berlusconi Monti ha dato le dimissioni. Elezioni anticipate a febbraio. Si torna a una fase di incertezza politica e finanziaria.

09/12/2012
Il premier a Monti a messa con la moglie Elsa (Ansa).
Il premier a Monti a messa con la moglie Elsa (Ansa).

La contromossa di Mario Monti è arrivata, senza traccheggiamenti. Dimissioni. Subito dopo il sì alla legge di Stabilità per evitare l’esercizio provvisorio per la tenuta dei conti pubblici. Alla spallata di Berlusconi il premier risponde gettando la spugna, ma con senso di responsabilità. La ridiscesa in campo del Cavaliere, di un uomo di 76 anni stanco, solo, tormentato dal processo Ruby gate e dai suoi fantasmi, logorato politicamente, condannato in primo grado per frode fiscale e interdizione dai pubblici uffici, sembra una mossa disperata (lo ha detto lui stesso) ma è lucida, oltre che tetramente baldanzosa.


Viene pronunciata da Milanello, il quartier generale del Milan. Il Milan rappresenta la sua “guardia di ferro”, la società con cui ha mietuto in anni lontani successi poi sfruttati a livello di immagine politica. Ma stavolta la ridiscesa in campo del Cavaliere e dell’asse del Nord (l’alleanza con quel che rimane della Lega Nord) ha molto di stantio. Avviene nel momento in cui la fiducia verso esecutivo dei tecnici, pur avendo portato l’Italia fuori dalla palude  - restituendogli credibilità e affidabilità agli occhi del mondo -  è ai minimi storici per la “cura da cavallo” imposta agli italiani. La chiusura traumatica della legislatura rischia di rimettere in moto le locuste della speculazione finanziaria. L’Europa delle cancellerie torna a guardarci con scetticismo.Il fantasma Grecia ritorna. Monti, nel resoconto un incontro col direttore del Corriere della sera Ferruccio De Bortoli, si dice sbalordito e offeso dalle parole pronunciate dal segretario del Pdl Angelino Alfano, “sempre gentile e premuroso e improvvisamente trasformatosi in un tribuno duro e tagliente”. 

Ora l’iter è quanto mai incerto e controverso e pericoloso, nonostante le dichiarazioni di responsabilità che vengono un po’ da tutte le parti, Pdl compreso. Il presidente della Repubblica scioglierà le Camere. A febbraio si voterà. E Napolitano, molto probabilmente, si dimetterà in anticipo per permettere al nuovo Capo dello Stato nel pieno delle sue funzioni di incaricare il premier del nuovo governo. Nel frattempo avremo una “vacatio di potere” che potrebbe avere esiti imponderabili. E domani riaprono i mercati finanziari. Che faranno le locuste?

Francesco Anfossi
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Postato da giogo il 10/12/2012 12:56

Condivido l'articolo al 100% e un plauso a quanto scrive R.Vialba...aggiungo,in qualche paese fuor dall'Europa un personaggio a delinquere come il B.verrebbe semplicemente...fucilato per alto tradimento!!Saluti

Postato da LucianoT il 10/12/2012 01:45

Signor Rodolfo, concordo con quanto da Lei scritto, parola per parola, vigola dopo virgola. Spero, come Lei, che al momento del voto succeda quanto da Lei auspicato anche se, in tutta sincerità, non so se accadrà: non dimentichiamoci il grandissimo potere mediatico di "colui che divide" l'Italia in buoni (chi vota per lui) e cattivi (tutti gli altri). Voglio essere ottimista come Lei, augurandoci che i partiti da Lei citati non continuino a fare il solito stupido teatrino ideologico. Diciamocelo chiaramente: sono loro i primi a non credere (con la prassi) alle ideologie, salvo tirarle fuori per i "puri e duri" quando fa comodo; ed intanto ecco avanzare una protesta populista e demagogica di "gianniniana" memoria, che farà più danno del menefreghismo patriottico di chi ha preceduto Monti al Governo per difendere se stesso ed i suoi pari e che ora, per gli stessi motivi, rishia di farci cadere in una fossa da cui difficilmente l'Europa (di cui, piaccia o meno, facciamo parte in modo irreversibile) saprà o - peggio - vorrà trarci fuori. Un saluto!

Postato da Rodolfo Vialba il 09/12/2012 15:58

Delle dimissioni di Monti non mi sento eccessivamente preoccupato per tre ragioni: perchè fanno parte delle regole del gioco democratico, perchè indicano l'alto livello della dignità istituzionale e personale di Monti e perchè rendono evidenti le strumentali ragioni di Berlusconi che le ha provocate e la sua mancanza di senso dello Stato e delle istituzioni. Queste elezioni rappresentano l'occasione democratica per mettere definitivamente fine al bipolarismo e al berlusconismo e per eleggere un governo che, diversamente da Berlusconi, del bene comune e del bene del Paese ne faccia la priorità del suo programma e della sua azione. Chissa mai che si formi una maggioranza parlamentare e di governo che, isolando l'avventuriero Berlusconi e la sua corte di servi e lecchini, Lega compresa, porti l'Italia ad essere un Paese normale, europeista e in grado di guardare con fiducia al futuro? Non ci vorrebbe poi molto per questo: una maggioranza parlamentare di centro sinistra (PD, SEL, e le forze politiche di centro, UdC compresa nonostante ciò che dice Vendola, molto bravo a far vincere Berlusconi), che esprime con Bersani e Monti sia il Presidente del Consiglio che quello della Repubblica. E' un sogno? No se gli italiani si ricordano, al momento del voto, chi è e cosa ha fatto Berlusconi, che è come dire: se lo conosci lo eviti.

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