04/09/2012
Abitanti di Aleppo (Siria) portano a casa il pane tra le macerie dei palazzi distrutti (foto Reuters).
Ha cominciato da oggi il suo digiuno, padre Paolo Dall’Oglio, il gesuita rifondatore del monastero Deir Mar Musa al-Habashi, nel deserto a Nord di Damasco, espulso da giugno dalla Siria dove ha vissuto per trent’anni. «Il mio digiuno vuol essere una preparazione alla presenza in Libano del Papa, perché il kairos del suo viaggio sia preparato dagli amanti della pace così che possa segnare una svolta verso questa pace, verso una democrazia matura e la giustizia per i siriani», dice padre Dall’Oglio.
il digiuno, sostenuto da Religions for peace, durerà una settimana durante la quale sono previsti incontri e testimonianze tra siriani che lavorano per la democrazia e sostenitori del dialogo.
Il gesuita, ricordando lo stretto collegamento tra ciò che accade in Siria e la delicata situazione di tutta l’area, torna a chiedere «una immediata solidarietà per il popolo siriano». Un appello che aveva già lanciato ad agosto sia dalle colonne del nostro giornale che dal sito on line nelle interviste che riproponiamo e che, «data la situazione, resta più che mai attuale e urgente».
Annachiara Valle