30/01/2013
Mario Monti e Silvio Berlusconi.
Il Milan di Silvio Berlusconi ha acquistato il bomber del Manchester City Mario Balotelli. Vestirà la maglia numero 45. L’operazione, costata venti milioni di euro, ha portato immediatamente il Pdl a un aumento del due per cento nei sondaggi. Immediata la reazione di Pier Luigi Bersani, segretario del Pd: “Non ci lasceremo intimidire, se continuano a comprare campioni, li sbraniamo. Oè, ragazzi, son siamo certo qui a pettinare Galliani! Prenderemo le contromisure”. Pare che Bersani stia perfezionando l’acquisto del Sassuolo Calcio. Ma vorrebbe prima le primarie per sapere se i democratici sono d'accordo.
Mercoledì 30 gennaio. Silvio Berlusconi rifiuta definitivamente di partecipare al dibattito televisivo in Rai: “Sei segretari sono troppi, per me è importante l’aspetto umano, se mettiamo cinque mele marce nello studio possiamo infettare tutti. Bastiamo io e al massimo l’avvocato Ghedini per il contraddittorio”. Intanto Allegri, da Milanello, annuncia: “Giocheremo il tridente El Sharawy-Montolivo-Balo”.
Giovedì 31 gennaio. Monti risponde con una contromossa mediatica: si fa fotografare nel parcheggio dei vip dello stadio Meazza accanto ad Antonio Cassano. Ma non lo riconosce e gli consegna le chiavi della macchina e una piccola mancia in titoli di Stato, aggiungendo "Non se li beva". Berlusconi, intanto, galvanizzato dai sondaggi, annuncia l’acquisto di Zlatan Ibrahimovic dal Psg per 50 milioni e un ingaggio di 40 milioni l’anno più un appartamento nella Guglia Maggiore del Duomo, sotto la Madonnina. Il Pdl acquista due punti nei sondaggi e lo spread col Pd si riduce ulteriormente. Bersani annuncia la contromossa: “Non ci facciamo sbranare da nessuno”. E senza nemmeno convocare le primarie acquista da Mezzaroma il Siena Calcio, in svendita dopo il caso Montepaschi, per la modica cifra di 129,99 euro da versare in comode rate mensili da 12,999 euro pagabili anche con derivati legati alla permanenza del Siena in A. “Non si tratta di titoli tossici”. Il nome del derivato, stipulato con una banca nordcoreana è "Diossina Warrant". Allegri in conferenza stampa: “Giocheremo con il 4-2-4”.
Venerdì 1 febbraio. Nel corso della sua presentazione ufficiale organizzata per maggiore comodità del presidente onorario del Milan a Villa San Martino, ad Arcore, Mario Balotelli distrugge la sala del bunga bunga con i petardi avanzati che si era portato da Manchester. Lieve calo del Pdl nei sondaggi. Prima dichiarazione di Berlusconi: “Mario è un ragazzo simpatico, solo un po' esuberante”. E annuncia l’acquisto di Ronaldo dal Real Madrid per 100 milioni di euro, 80 milioni di ingaggio e vari benefit per il giocatore tra cui il Castello Sforzesco attrezzato con triplo box, campetto da calcio, campi da tennis e piscina. I sondaggi danno il Pdl in risalita di altri due punti. Monti decide di giocare il tutto per tutto e chiede a Montezemolo di prestargli la Juventus in blocco con un’operazione di pronti contro termine. Dato il nome della squadra, promette immediatamente sgravi fiscali sugli ingaggi dei giocatori per favorire l’occupazione giovanile.
Sabato 2 febbraio. Contromossa di Berlusconi che vola a Barcellona per l’acquisto dell'asso del Barca Lionel Messi: 500 milioni, più ingaggio di 100 milioni al mese. Per l’alloggio acquista la Scala, Palazzo Marino e la Galleria (compresi i negozi, il Biffi e la libreria Rizzoli al suo interno), che trasforma in campo di calcetto indoor, a disposizione del pluri-pallone d’oro. Messi dopo l'accordo commenta: "La libreria non mi serve".
Domenica 3 febbraio. L’ex premier Mario Monti decide di cambiare il nome alla Juventus (si chiamerà "Fiscus Fc Club") e annuncia la decisione sui Twitter. I titolari verranno selezionati prima di ogni partita da Enrico Bondi che studierà attentamente i curricula e i falli provocati nella loro carriera. Inoltre affida il ruolo di direttore tecnico al giuslavorista Pietro Ichino che avvia immediatamente la riforma: niente ferie (tranne – eccezionalmente - in caso di morte), orario di allenamento da sei a 18 ore, nessun permesso malattia in caso di infortunio, trasferte a carico dei giocatori, licenziamento economico immediato in caso di raffreddore, tosse, sudore eccessivo, fiato grosso, crampi, stiramenti a entrambi gli arti. Berlusconi decide di acquistare anche Drogba, Cavani, Totti, Floccari e Gilardino. Troppe punte? Da Milanello Allegri rassicura: "Non c'è problema, basta cambiare il modulo". Per cartellino e ingaggio il Cavaliere chiede aiuto all’ex moglie Veronica Lario, comproprietaria di un terzo del Milan in forma di alimenti. Monti reagisce tentando di acquistare in comproprietà il Palermo. Dopo il difficile accordo Zamparini chiede di esonerare Monti ma gli spiegano che ciò esula dai suoi poteri di azionista di maggioranza. Allegri decide di giocare il modulo “uno dieci" con l'ipotesi di sostituire Abbiati nel secondo tempo e mettere Balotelli o Drogba in porta”.
Francesco Anfossi