16/06/2012
Il manifesto della campagna Italia sono anch'io.
Barack Obama dice basta. Basta con le espulsioni
di massa. E così annuncia una mega sanatoria che metterà in regola circa 800 mila
giovani immigrati. La misura è fortemente contestata dai falchi della destra,
ma la cosa non lo impensierisce. La Casa Bianca ha deciso di concedere il
permesso di soggiorno (primo passo verso la cittadinanza) a chi è entrato illegalmente negli Stati Uniti quando era
molto piccolo e, pur vivendo tutta la vita in clandestinità, non si è mai
macchiato di alcun crimine. Con questa mossa, a meno di sei mesi dal voto, il presidente
Usa lancia un messaggio chiaro all'elettorato 'Latino'. Soprattutto ai
cosiddetti 'Dreamers', cioé quei ragazzi che come ricorda Obama "sono
patrioti americani a tutti gli effetti, e non possono vivere con l'incubo di
essere espulsi verso un Paese che non conoscono, di cui magari non parlano
nemmeno la lingua".
Ora facciamo un salto dall’altra parte
dell’Atlantico e andiamo a casa nostra. Anche in Italia esistono i “dreamers”.
Si tratta di 450 mila minori figli di extracomunitari che parlano italiano,
pensano in italiano, sognano in italiano, concepiscono il loro futuro solo nel
nostro Paese. E ancora non si capisce, come ha detto il Capo dello Stato Napolitano,
perché non dovrebbero divenire cittadini italiani. Si tratterebbe solo di un
atto di civiltà. Il premier Monti, che condivide il disegno di legge, si è chiamato
fuori per non scompaginare la maggioranza che tiene a galla il suo Governo. Il ministro della
Cooperazione e dell’Integrazione Riccardi conta su una legge del Parlamento e su una maggioranza parlamentare
più ampia, dove i sì sarebbero numerosi anche nelle fila del Centrodestra.
Chissà che la scelta di Obama non influenzi la discussione del disegno di legge sulla cittadinanza ai minori figli di extracomunitari che dovrebbe approdare alla Camera l’ultima settimana di giugno.
Francesco Anfossi