Genitori, basta con gli schiaffoni

Il 27 per cento dei genitori è ancora convinto che schiaffi e sculacciate facciano bene. Un'iniziativa di "Save the Children" per dire "NO" alle punizioni fisiche ai bambini.

27/03/2012

Schiaffi e sculacciate fanno bene? Lo pensa il 27 per cento dei genitori italiani, che ricorrono a questi mezzi, più o meno di frequente, per rimproverare ed educare i loro figli. Il dato è reso noto da una ricerca, realizzata da Ipsos per Save the Children, intitolata “I metodi educativi e il ricorso a punizioni fisiche”. La ricerca è stata presentata nel giorno in cui Save the Children lancia la campagna “A MANI FERME -Per dire NO alle punizioni fisiche nei confronti dei bambini”.

L'iniziativa rientra in un progetto europeo e si svolge con la collaborazione della Società italiana di pediatria e dell'Associazione nazionale dei pedagogisti italiani. “Con questa nuova campagna, Save the Children non vuole colpevolizzare i genitori, ma anzi aiutarli, dimostrando che è possibile mantenere disciplina e autorevolezza attraverso modelli educativi non violenti”, dice Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia.

Tuttavia, come si diceva, schiaffi e sculaccioni vengono ancora usati. La ricerca mostra che, rispetto a un precedente studio, l'uso dello schiaffo aumenta nei confronti dei bambini tra 6 e 10 anni e fra 11 e 16 anni, invece è in calo nei confronti dei bambini più piccoli. Per quasi il 57 per cento dei genitori, dare uno schiaffo una volta ogni tanto “non ha mai fatto male a nessuno” e per il 26 per cento può avere “Un effetto benefico per renderli adulti educati”.

Per Valerio Neri, però, “le conseguenze di uno schiaffo, soprattutto se reiterato, non sono neutre. Un bambino può diventare con l'andare del tempo aggressivo e nervoso, o, al contrario, deprimersi, ed è importante che i genitori ne siano consapevoli”. Per venire incontro alle famiglie, Save the Children ha realizzato una “Guida alla genitorialità positiva” nella quale si possono trovare consigli per essere dei genitori non violenti.

I dettagli della ricerca e la Guida possono essere scaricati dal sito www.savethechildren.it

Roberto Zichittella
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Postato da sun il 30/03/2012 16:04

PUNIZIONI CORPORALI E NON. Io non ho figli ma, dalla mia esperienza come insegnante di sostegno, ho potuto notare che i bambini che subivano le punizioni corporali (grandi o piccole) manifestavano una serie di disturbi comportamentali rispetto a chi non subiva tali punizioni. Questi disturbi andavano dall'apatia e tristezza alla iperattività comportamentale... I ricercatori hanno rilevato che se le punizioni fisiche continuano fino all’adolescenza, i ragazzi saranno più soggetti a questa età a manifestare problemi comportamentali, rispetto ai figli di genitori che smettono presto di usare le mani sui loro bambini. Lo schiaffo come puro sfogo di rabbia non controllata, evidenzia, secondo me, il fallimento del proprio compito genitoriale. Quando poi il figlio è adolescente ed ha una capacità cognitiva maggiore, la soluzione migliore per risolvere un conflitto tra genitore ed il figlio, è il dialogo. Bisogna far comprendere al ragazzo che vogliamo confrontarci con lui ed aiutarlo a capire dove ha sbagliato. Insomma si dovrebbe pretendere dai bambini e dai propri ragazzi il rispetto dei valori che abbiamo loro insegnato e non il timore.

Postato da sun il 30/03/2012 16:03

PUNIZIONI CORPORALI E NON. Io non ho figli ma, dalla mia esperienza come insegnante di sostegno, ho potuto notare che i bambini che subivano le punizioni corporali (grandi o piccole) manifestavano una serie di disturbi comportamentali rispetto a chi non subiva tali punizioni. Questi disturbi andavano dall'apatia e tristezza alla iperattività comportamentale... I ricercatori hanno rilevato che se le punizioni fisiche continuano fino all’adolescenza, i ragazzi saranno più soggetti a questa età a manifestare problemi comportamentali, rispetto ai figli di genitori che smettono presto di usare le mani sui loro bambini. Lo schiaffo come puro sfogo di rabbia non controllata, evidenzia, secondo me, il fallimento del proprio compito genitoriale. Quando poi il figlio è adolescente ed ha una capacità cognitiva maggiore, la soluzione migliore per risolvere un conflitto tra genitore ed il figlio, è il dialogo. Bisogna far comprendere al ragazzo che vogliamo confrontarci con lui ed aiutarlo a capire dove ha sbagliato. Insomma si dovrebbe pretendere dai bambini e dai propri ragazzi il rispetto dei valori che abbiamo loro insegnato e non il timore.

Postato da martinporres il 29/03/2012 08:39

La nostra sta diventando sempre più una società prescrittiva, prima di compiere un'azione da genitori verso i figli dobbiamo consultare un ipotetico manuale. Picchiare i bambini è sbagliato, ma possono anche esistere delle eccezioni; importante e capire le motivazioni di un azione. Penso che in assoluto la peggior cosa sia il lassismo e/o l'indifferenza. Martinporres genitore

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