29/04/2012
Una curiosa immagine del premier Mario Monti con gli occhiali tridimensionali al San Carlo di Napoli (foto sopra e di copertina: Ansa).
Probabilmente assisteremo ad altri miracoli.
Come la moltiplicazione degli scontrini fiscali e il mirabolante aumento del
fatturato di tanti negozi. La Guardia di Finanza e l'Agenzia delle Entrate
hanno infatti intrapreso in tutta Italia una serie di controlli a tappeto.
L'operazione in “stile Cortina”, secondo quanto si apprende, interesserà
diverse attività commerciali e ricettive e andrà avanti per tutto il ponte del
1 maggio.
I controlli degli uomini dell'Agenzia del ministero dell'Economia, circa duecento uomini, interesseranno in particolare una serie di
esercizi che dichiarano di svolgere attività di agriturismo (un centinaio
quelli nel mirino), mentre quelli delle Fiamme Gialle riguardano il contrasto
all'abusivismo commerciale, alla contraffazione, all'utilizzo di lavoratori in
nero, nonché l'emissione di scontrini e ricevute fiscali.
Con quest’operazione il Governo del premier Monti (che, non dimentichiamoolo, ha anche la delega all'Economia e quindi la responsabilità di diretta di queste operazioni) intende
continuare a sostenere la politica della lotta all’evasione fiscale. Sarà un altro tranquillo weekend di paura per molti esercizi commerciali. C’è
chi si chiede se non si stia esagerando con la mano pesante, creando uno
“stato di polizia fiscale”. Ma l’evasione diventa intollerabile nel momento in cui i cittadini
devono affrontare enormi sacrifici e la
pressione fiscale ormai rasenta il 50 per cento. Chi paga le tasse, come ha più volte spiegato Mario Draghi, ora alla Bce, le paga due volte: per sé stesso e per chi le evade. Con il “tesoretto” proveniente
dalla lotta all’evasione il premier Monti vorrebbe anche evitare l’innalzamento dell’Iva
dal 21 al 23 per cento. Un innalzamento pari a quattro miliardi di euro, da
compensare oltre che con la lotta al’evasione e l’elusione, con una corposa “spending review” (in pratica una
revisione della spesa della pubblica amministrazione). Sulla quale non
tutti sono d’accordo nella compagine di Governo. L’unico decisamente a favore è
stato il ministro dello Sviluppo Economico Passera, convinto di mettere mano
soprattutto alla spesa sanitaria.
Francesco Anfossi