21/03/2012
Il mostro si è arreso. E la Francia, straziata da una tragedia immane, tira un sospiro di sollievo. Ma l'Eliseo smentisce. Il mostro è ancora nel suo appartamento, dove si era rintanato, accerchiato dalla polizia. E' un uomo di 24 anni, legato ad Al Qaeda. Si chiama
Si chiama Mohamed Merah, ha 24 anni, è cittadino francese nato da genitori algerini. Gli investigatori lo hanno identificato come il serial killer con lo scooter che lunedì 19 marzo ha assassinato tre bambini e un adulto nella scuola ebraica “Ozar Hatorah” di Tolosa. Lo stesso che qualche giorno prima aveva freddamente giustiziato tre militari, uno a Tolosa (11 marzo) due nella vicina città di Montauban (15 marzo).
Accerchiato da imponemti forze di polizia in un palazzo del quartiere residenziale “Cote Pavée” di Tolosa, il killer, che minaccia di suicidarsi facendo saltare in aria l’edificio, sostiene di appartenere a Al Qaeda, e di aver agito per vendicare i bambini palestinesi vittime della repressione israeliana. Afferma anche di aver ucciso i militari per colpire l’Esercito, in segno di protesta contro l’intervento del contingente francese in Afghanistan. Il giovane era noto da tempo ai servizi segreti come persona vicina ai gruppi islamici più radicali. Due anni fa era andato in Pakistan e poi in Afghanistan, dove aveva raggiunto un campo di addestramento per i terroristi islamici. A Kandahar era stato arrestato della polizia afghana, per reati comuni, ma subito rilasciato.
La polizia ci ha messo meno di 48 ore, dopo la strage alla scuola ebraica, per identificare il killer. Nella notte fra martedì e mercoledì, è stato accerchiato il palazzo nel quale Mohamed Marah occupa un piccolo appartamento al primo piano. Gli agenti gli hanno intimato l’ordine di arrendersi, ma il killer ha reagito aprendo il fuoco. Nella sparatoria sono stati feriti tre poliziotti. Gli agenti dell’antiterrorismo hanno deciso di far evacuare l’edificio di 5 piani abitato da numerose famiglie, e quindi hanno cominciato a parlamentare con il killer. “Vogliamo prenderlo vivo” , ha dichiarato il ministro degli Interni Claude Guéant, che si è recato a Tolosa per dirigere personalmente le operazioni. Mohamed Marah ha dichiarato di volersi arrendere, ma solo nel pomeriggio. Ha dialogato a lungo, per telefono, con gli agenti, ma poi verso le 11,30 ha smesso di parlare. E la trattativa si è bloccata. Il ministro degli Interni deve decidere ora se ordinare l’assalto, oppure attendere che il killer sia vinto dalla stanchezza.
Tutta la Francia segue con il fiato sospeso gli sviluppi della situazione. Secondo ogni probabilità, nessuna decisione sarà presa prima che arrivi sul posto il presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy, il quale è partito da Parigi poco dopo mezzogiorno, e ha manifestato, l’intenzione di prendere personalmente la direzione delle operazioni. Intanto gli investigatori, che hanno fermato, per interrogarli, i due fratelli e le due sorelle di Mohamed Marah, tentano di stabilire se il killer abbia agito da solo, oppure se abbia beneficiato della complicità di un gruppo di fanatici islamici.
Paolo Romani