Governo, Fantozzi subisce ancora

Tempi duri per i dipendenti pubblici. Ingiustamente dipinti da un'infinità di luoghi comuni che li dipingono come dei fannulloni, vengono colpiti dalle "rasoiate" del Governo.

06/07/2012
Sopra e in copertina: due scene della saga di Fantozzi, di Paolo Villaggio.
Sopra e in copertina: due scene della saga di Fantozzi, di Paolo Villaggio.

Alla fine gli strali del precedente Governo contro gli statali (vedasi Brunetta e i suoi tornelli, i permessi malattia revocati eccetera eccetera), spesso dipinti come un esercito strabordante di fannulloni con troppi generali e ampie sacche di improduttività, hanno preparato il terreno per la “rasoiata” di Monti e Fornero. Ed ecco servita la riduzione complessiva del dieci per cento degli impiegati e del venti per cento dei dirigenti. Peraltro “graziati” nelle ultime ore, dalle ferie coatte di Ferragosto, Natale e Capodanno. Ma le buone notizie, per i monsù travet nostrani, finiscono qui, poiché lo statale potrà essere messo in mobilità obbligatoria, prendere l’80 per cento dello stipendio base e addirittura licenziato. Insomma, diverrà come un lavoratore del settore privato, senza godere della fluidità del mercato del lavoro privato (con l’aria che tira, è difficile che un impiegato pubblico licenziato trovi posto in un altro ufficio statale o in un’azienda, figuriamoci).

L’obiettivo è quello di far scendere i tre milioni e 250 mila dipendenti pubblici italiani sotto la soglia “psicologica” dei tre milioni. Gli strumenti sono due: pensioni e mobilità. Il secondo è particolarmente odioso, perché arriva dopo uno stipendio già malridotto (80 per cento della busta paga base, ovvero senza indennità e straordinari). Dopo due anni in queste condizioni, il povero statale potrebbe approdare al licenziamento. Finisce l’era dell’impiegato alla Fantozzi, con posto sicuro, stipendio basso da ceto medio che più medio non si può, e un goffo e grottesco malessere esistenziale incubato dalle lunghe ore in ufficio. Inizia quella della paura. Paura di finire, a 50 anni (l’età media dello statale italiano) nella spirale della mobilità. Fannulloni? La verità è che l’epoca dell'impiegato fannullone, alla Fantozzi, è finita da un pezzo. Provate a entrare in ufficio postale: troverete gente che lavora come e più che in un’azienda privata. La realtà semmai, dovendo scegliere un film di riferimento, è simile agli impiegati di Benvenuti al Sud o Benevenuti al Nord. Ma il Governo ormai è determinato a dare le sue rasoiate sulla base di modellini numerici, ovvero alla media del personale in base alla popolazione, con tanti saluti alle esigenze specifiche di un territorio, di un settore, (che possono avere esigenze di dipendenti diverse). E soprattutto con tanti saluti agli uomini, alle donne e alle loro famiglie, che stanno dietro quei numeri. Il tutto, salvaguardando i Fantozzi della politica, quella casta che in Parlamento continua a ballare sulle miserie italiane senza dare quasi mai l'esempio.  

Francesco Anfossi
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Postato da Galbiati Massimo il 07/07/2012 16:49

Ho lavorato per 34 anni nella pubblica amministrazione, comune dell,interland milanese. Di fannulloni ne ho incontrati tanti,ma ci sono anche persone che lavorano,o che almeno vorrebbero lavorare. A volte,ma forse è un eufemismo qualche politico preferisce avere dipendenti che anche non lavorino, ma che siano loro assoggettati.I funzionari capaci sono di intarlcio,si guarda alla apprteneza politica non alle qualità od al merito.La vigente normativa ha diviso il potere gestionale da quello politico, ma che fatica falo capire agli amministratori.Le regole devo essere rispettate anche, anzi soprattutto dalle pubbliche amministrazioni. Spesso quando cambiano gli amministratori vengono sostituiti i funzionari, ma non per metterne di più competetnti, ma più vicini al clore politico in quel momento al potere. Massimo Galbiati. Se possibile preferirei che il mio nome non fosse citato, sono in pensione, ma vivo nel comune ove ho lavorato. grazie

Postato da Galbiati Massimo il 07/07/2012 16:49

Ho lavorato per 34 anni nella pubblica amministrazione, comune dell,interland milanese. Di fannulloni ne ho incontrati tanti,ma ci sono anche persone che lavorano,o che almeno vorrebbero lavorare. A volte,ma forse è un eufemismo qualche politico preferisce avere dipendenti che anche non lavorino, ma che siano loro assoggettati.I funzionari capaci sono di intarlcio,si guarda alla apprteneza politica non alle qualità od al merito.La vigente normativa ha diviso il potere gestionale da quello politico, ma che fatica falo capire agli amministratori.Le regole devo essere rispettate anche, anzi soprattutto dalle pubbliche amministrazioni. Spesso quando cambiano gli amministratori vengono sostituiti i funzionari, ma non per metterne di più competetnti, ma più vicini al clore politico in quel momento al potere. Massimo Galbiati. Se possibile preferirei che il mio nome non fosse citato, sono in pensione, ma vivo nel comune ove ho lavorato. grazie

Postato da Libero Leo il 07/07/2012 08:35

Sembra che Anfossi non abbia conoscenza diretta e prolungata di come e quanto si lavora normalmente nella pubblica amministrazione o di come e quanto si lavora nel privato. Per fare una analisi completa bisognerebbe aver lavorato per parecchio tempo in entrambi gli ambienti di lavoro.

Postato da folgore il 06/07/2012 19:22

Vedi munpit, io credo che un dipendente non sia OPEROSO perché nel privato e FANNULLONE perché nel pubblico. Eppure se parli di dipendenti pubblici la mente di tante persone corre a chi non può essere licenziato manco se si assenta dal lavoro. Scusa, ma si tratta di argomenti senza senso. Un dipendente pubblico può essere licenziato per GIUSTA CAUSA, ma nessuno lo dice. Ora se da un lato al privato (vedasi articolo 18 mutato) e al pubblico viene tolto del diritto al posto di lavoro questi mi devono spiegare chi sarà a far marciare l'economia. Infatti si potrà anche arrivare ad abbassare l'IVA (si, credilo....vedrete come aumenterà nel secondo semestre 2013), ma chi farà degli acquisti. Lo sanno al Governo che il consumo interno è a livello da paura, tanto che le auto vendute sono a livelli del 1979? Dimenticavo di dire che la prossima sforbiciata sarà sulle detrazioni. Sapete chi ne beneficia di più? LE FAMIGLIE. E avete sentito che sono stati cancellati i preventivati a chi optava per le scuole cd. private?

Postato da DOR1955 il 06/07/2012 18:34

Egregio Dr. Anfossi, non entro nel merito delle ultime decisioni prese da questo mal-governo guidato da "super-mario-fmi". Ho già espresso più volte la mia totale discordanza con quanto stanno facendo (o disfacendo?) per l'Italia. Peggio dei peggiori politici che abbiamo avuto negli ultimi 30 anni (che non rimpiango, tutt'altro). Quello che mi sembra evidente, ma forse non è stato colto da tanti, queste manovre e decisione a volte cervellotiche sono solo l'inizio della "via greca". E sappiamo già, per quanti sono in grado di vedere la luna e non il dito, dove porterà. Continuiamo a "lodare" Monti che nel frattempo massacra gli italiani onesti. Alla prossima.

Postato da munpit il 06/07/2012 18:03

tropo comodo essere degli intoccabili,da una parte FOLGORE ha ragione ,ma quanti impiegati ci sono che bloccano pratiche solo per ozio,come lavoratore autonomo potrei scrivere un libro di esempi di menefreghismo da parte di impiegati che a volte faticano anche a parlare,quante volte mi sono sentito dire "stiamo aspettando nuove disposizioni ,ripassi fra qualche giorno ",tanto loro non rischiano nulla,tantissimi cosi detti funzionari nel settore privato verrebbero licenziati in tronco per la loro incapacità

Postato da Andrea Annibale il 06/07/2012 17:56

Per quanto riguarda i dipendenti pubblici e quelli privati, non dice la Costituzione che c’è il principio di eguaglianza tra cittadini? Se un dipendente privato timbra il cartellino e poi se ne va a fare i fatti suoi privati non viene forse licenziato? A parte questo e altre questioni, a mio avviso, bisogna favorire le famiglie monoreddito. Se in una famiglia, sia il marito, sia la moglie o figli conviventi lavorano nella Pubblica Amministrazione, licenziamo nelle famiglie che hanno più di un reddito da lavoro pubblico e diamo un posto di lavoro a chi ha un solo reddito in famiglia. Per quanto invece riguarda la situazione generale del Paese, non è il welfare da solo il problema e non è da solo il debito pubblico il problema ma è, a mio avviso, la micidiale combinazione tra welfare, crisi economica e debito pubblico. Qualcuno ha parlato per questo Governo di coalizione di fascio-comunismo. A me pare ci sia un pericolo peggiore che chiamerei lo sfascio-qualunquismo di chi protesta, talora in modo incivile, senza additare soluzioni alternative concrete e praticabili. Per adesso il Presidente Monti ed il suo Governo è il meglio (meno peggio?) che abbiamo … Facebook: AAnnibaleChiodi; Twitter: @AAnnibale.

Postato da folgore il 06/07/2012 17:00

Sinceramente mi sono stancato di questa polemica sugli "statali" come se si trattasse dell'esercito dei fannulloni. Statale è quel medico che magari ti ha salvato tuo figlio, quell'altro che te l'ha fatto nascere. Statale è quel carabiniere o poliziotto che è intervenuto appena tu l'hai richiesto. Statale è il 112 ed il 113. Statali sono i Vigili del Fuoco. E si potrebbe continuare all'infinito. Mi dispiace, ma mi sono stancato di vedere sempre dipingere lo "statale" solo perché non "privato" come un fannullone. D'altra parte gli statali hanno il contratto di lavoro fermo e non rinnovato da almeno TRE anni (e gli aumenti andati in cavalleria, come si suol dire). Il turn over bloccato. Eppure si fantasticano aumenti del 30%. Gl'impiegati farebbero i salti di gioia non al 30%, ma anche al 3%. Solo una domanda mi frulla nella mente: ma se nel settore privato gli operai sono insicuri del posto di lavoro e ora pure nel pubblico lo sono, chi volete che proceda ad acquisti per fare girare l'economia in Italia? Se questi sono i "tecnici" comincio a rimpiangere i "politici".

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