I soliti noti, spremuti come limoni

Anticipiamo il "Primopiano" del n. 51 di Famiglia Cristiana, in edicola dal 14 dicembre. Le pesanti conseguenze della Manovra su famiglie, pensionati e lavoratori.

13/12/2011

Da mesi le indagini confermano che le famiglie sono a rischio povertà. Sempre crescente. Al tempo stesso, evidenziano che senza la coesione delle famiglie, la crisi sarebbe stata più devastante. Soprattutto per i giovani senza lavoro. Per gli uomini e le donne espulsi dal mercato del lavoro, spesso con figli a carico. Ma anche per le persone “fragili”, bisognose di cura e assistenza, senza servizi socio-sanitari adeguati o a costi sempre maggiori.

Nessuna manovra è equa se non parte dalla famiglia. A maggior ragione, se le misure sono così necessarie, anche se dure. La crisi è grave. L’Europa ci pone vincoli molto rigidi. La medicina è davvero amara. Per questo occorreva più coraggio nell’equità. E forte discontinuità rispetto al passato. Ma anche un punto di vista nuovo. Far diventare la famiglia protagonista della sfida per il rilancio del Paese. E i figli non più fattore di povertà, ma di ricchezza e crescita.

Le famiglie non sono limoni da spremere. Come sempre, fino all’ultima goccia. Troppo semplice. Non occorreva un Governo di tecnici per farlo. Bastavano “quelli” di prima. La famiglia è risorsa di sviluppo e rilancio del “sistema Italia”. La ripresa passa, inevitabilmente, dalla capacità di un progetto. Da parte di tutti. La speranza nel futuro riparte dalla voglia di lavorare, inventare, generare. Una giovane coppia investe su un figlio, se è considerato una ricchezza per il Paese.

Ma chi può comprare o ristrutturare una casa se il poderoso aumento dell’Ici non considera chi vi abita? Si può ipotizzare una ripresa dei consumi se alle famiglie non resta più un euro in tasca? L’aumento dell’Iva e della benzina colpisce, in modo diretto, le famiglie e la loro spesa. Lo stesso accanimento sarebbe stato auspicabile nel colpire altre “fonti”. Quanto è stato prelevato da quel dieci per cento della popolazione che possiede il cinquanta per cento della ricchezza nazionale? Non si possono chiedere sacrifici alle famiglie e regalare frequenze televisive, da miliardi di euro, a Rai e Mediaset.

Dalla “casta”, poi, non è arrivato uno straccio di buon esempio. I costi della politica sono intatti. Pari alla vergognosa resistenza dei parlamentari a fare qualche sacrificio. A rinunciare ai privilegi. Quasi non fossero loro, in buona parte, responsabili del dissesto che scaricano sugli altri.

Manca nella Manovra Monti una visione innovativa. La capacità di trasformare i vincoli (interni ed esterni) in una grande opportunità di rilancio del Paese. Eppure, le imprese italiane hanno capacità di innovazione ed eccellenza. I nostri giovani sono creativi e hanno fantasia come pochi al mondo. Il “made in Italy” è insuperabile.

Il Paese, però, è alla disperata ricerca di un solido ancoraggio. La rinascita deve partire dalla famiglia. Solida roccia e àncora di salvezza. Purché politica, finanza e imprese smettano di ignorarla, e la riconoscano e la sostengano. Nessuno meglio delle famiglie garantisce solidarietà e coesione tra le generazioni e nella società. 

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Postato da lettore02 il 15/12/2011 19:57

Questo gorverno denominato tecnico sta ultimando lo sfacelo che il precedente ha portato ad un punto di irrevesibilità. Se Berlusconi ci ha portati a disconoscere quello che è il comune senso della morale; si badi bene non mi riferisco ai suoi festini che tutto sommato sono solo il riflesso del suo pensiero , mi riferisco all'occupazione ed uso del potere finallizato al tornaconto personale sì da far coincidere i propri interessi con l'azione dello Stato. In altri termini : Io sono lo Stato e quello che va bene a me è lecito che l'ottenga non importa come es. leggi ad personam ecc. Adesso arriva Monti, ci racconta di rigore, equità, sviluppo. Il rigore è il più facile da reallizzare: un c/c ce l'hanno tutti o quasi e se qualche d'uno non ce l'ha lo si obbliga ad aprirne uno, se non è rigore questo ditemi voi. Le pensioni sono all'ordine del giorno di tutti i governi da venti anni quindi che ci vuole basta una faccia pulita, scevra da belletti e trucchi anche perchè qualche lacrima fa il suo effetto, però il rmmel che cola sta male ed il gioco è fatto, nessuno fiata anche perchè sono tutti in attesa dell'equità. Ed eccola l'equità: A Berlusconi gli regalo la non patrimoniale(manca l'anagrafe dei ricconi) e in più confermo i regali che cià si era fatto (frequenze del digitale). A Bersani gli regalo l'adeguamento fino a 1400 delle pensioni ed in più faccio finire all'opposizione Di Pietro così non avrà problemi a fare il grande centro con Casini. A Casini regalo lo sconto di 50€ per figlio sotto i 26 anni così può cantare vittoria che Lui ha salvato le famiglie. Io ho una pesantezza dentro che non riesco a lenire in alcun modo credo che d'ora in avanti impiegherò il mio tempo a pensare come tuffare questo Stato che è mio nemico

Postato da RT57 il 15/12/2011 13:09

La manovra del cav. Silvio Monti cambia di giorno in giorno a favore dei ricconi e del Caimano e la sua truppa di avvocati, notai, medici e fans di Mubarak. La formula iniziale era : ManovraMonti = Rigore + Crescita + Equità ora è diventata : MM = 3*Rigore + 0,01*Crescita. Come si vede nella nuova formula sono cambiati i montiplicatori delle tre variabili e una è scomparsa del tutto! Caro professor Monti: bocciato su tutta la linea, compresa la coerenza.

Postato da degrel0 il 15/12/2011 12:31

Tutto previsto!L'uomo voluto dai poteri forti della finanza internazionale ha fatto ciò che gli era stato ordinato,complice Napolitano.Prima la distruzione della maggioranza eletta dal popolo e poi la manovra lacrime e sangue per il popolo stesso.e le banche gongolano perchè avranno come nuovi clienti un po' di pensionati che saranno obbligati ad aprire un conto corrente.La democrazia è sospesa e l'Italia sarà svenduta.

Postato da DOR1955 il 13/12/2011 19:23

Credo che su questa manovra si possa dire tutto e il contrario di tutto, tranne che sia equa, parola usata in pompa magna da Monti prima di vararla. Siccome non la ritengo affatto equa non voglio neppure entrare nel merito; non vale la pena di sprecare parole che sarebbero, minimo di indignazione e potrebbero arrivare ben oltre l'offesa. Quello che voglio evidenziare, visto che nell'articolo si parla sostanzialmente dei sacrifici cui saranno costrette la "famiglie", che questo è un paese sedicente "cattolico", che in oltre sessanta anni di governi abbiamo avuto come esponenti di spicco "cattolici doc", che quello attuale è "infarcito" da tanti (sedicenti) cattolici sostenuti pure dalle alte sfere ecclesiastiche, ecco, tutto ciò premesso, la domanda che non trova risposta è, per esempio, come mai in Svizzera (tanto per citare un paese di cui ho conoscenza), paese sicuramente "non cattolico", la famiglia è oggetto di politiche sociali che le nostre (quali poi?) al confronto, fanno non ridere, ma piangere amaramente causa la loro inconsistenza. Il dubbio che viene è: ma abbiamo veramente capito cosa significa essere Cristiani?. Se i risultati, riguardanti anche la sola voce famiglia, sono quelli che l'articolo in qualche modo accenna, personalmente mi permetto di esprimere il GIUDIZIO, che di cattolico, ma sopratutto Cristiano, chi ha governato nel tempo e governa questo paese, abbia ben poco. E come scrive San Giacomo "Che giova fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non ha le opere? Forse che quella fede può salvarlo?". Io non mi sento "fratello" ne di questi ne di tutti i politici, faccendieri, evasori, egoisti e quant'altro assimilabile che in qualche modo hanno distrutto, economicamente e moralmente, questo paese. Io voglio andare a vivere in una paese "ateo"; almeno non vedo e sento tutti i giorni persone che fanno dell'ipocrisia la loro maschera esteriore. Nessuno escluso!

Postato da akybaud il 13/12/2011 19:02

e vorrei aggiungere... le lacrime del ministro Fornero sembravano vere e sentite, ma stridono fortemente con gli annunci di questo governo

Postato da akybaud il 13/12/2011 18:42

In effetti la cosa che colpisce di più è l'assoluta iniquità della manovra: una ultim'ora dice che verrà messa una tassa di 34 euro per l'invio degli e/c annuali da parte delle banche, così si va di nuovo a colpire famiglie e pensionati! Se non ricordo male la parola d'ordine di Monti ancora prima di accettare l'incarico era proprio equità. Ma cosa intendeva? Che tutto doveva restare uguale? Di colpire evasori, furbacchioni e quant'altro nemmeno l'ombra, e nemmeno di tagli ai costi della politica. Solo mazzate a chi ha già sempre pagato, così i furbi vengono premiati un'altra volta. La colpa è sicuramente di Monti e dei suoi ministri che non hanno il coraggio, ma soprattutto dei nostri parlamentari, di qualsiasi schieramento, che continuano a fare interessi personali o di parte. Forse i vari movimenti viola, "adesso basta", ecc... potrebbero iniziare una campagna che vada avanti fino alle prossime elezioni e che ci ricordi, tutti i giorni, i danni di questa classe dirigente, così magari alla stra-grande maggioranza di noi passa la voglia di andare a votare. E magari difronte a percentuali ridicole di votanti qualcuno prenderà finalmente coscienza che la politica di questo nostro Paese non è un luogo in cui andare a fare i propri interessi ma luogo di servizio per il bene comune.

Postato da anna bio il 13/12/2011 17:17

Il governo monti è la copia delprecedente perche non può fare niente che non sia gradito alsognor B. altrimenti glielo bocciano. La casta dei politici ha dimostrato ancora una volta di essere incivile e barbara perchè non si può continuare a chiedere sacrifici ai soliti noti mentre loro, di qualsiasi partito, pensano solo a riempirsi le proprie tasche, e poi ci si chiede perchè a qualcuno ogni tanto non potendone più di questi conbina qualche guaio(pietre vetrine rotte ecc.). in nessun paese civile la casta arriva al livello di quella italiana siamo il peggiore al mondo...

Postato da Franco Salis il 13/12/2011 16:27

Articolo privo di coraggio e quindi fonte di dubbio di sincerità. Detto più volte e riconosciuto da tutti(chiedo scusa non da tutti il fuggitivo ha avuto l’impudenza di ribadire che gli italiani sono benestanti):10% degli italiani detiene la ricchezza del 40-50% e il 90% degli italiani detiene il rimanente. Le variazioni di diverse fonti sono irrilevanti. Al di là delle percentuali è sconosciuta l’identità dei detentori. Dico il falso o il vero se dico che uno di questi sconosciuti è la Chiesa intesa come più soggetti che nel territorio italiano detengono grandi ricchezze, sebbene conducano una vita sobria? Certamente ci saranno i soliti “defensor fidei” che diranno acriticamente: è falso! Cioè mentono sapendo di mentire. E’ vero o non è vero che lo Stato della Città del Vaticano, di cui il Papa è sovrano assoluto(cioè la sua volontà fa legge, nonostante l’esistenza organi preposti alla legislazione, ha costruito un intreccio con la CEI e con persone spregiudicate, quali ultimo in ordine di tempo don Varzè,(piccolo servizio anche su L’Avvenire) è vero o non è vero che il capo della cristianità è il Papa (per favore non bestemmiate chiamandolo vicario di Cristo, non fate riferimento al CODICE CANONICO O AL CATECHISMO non li hanno fatti Cristo E’ vero o non è vero che il capo dei vescovi italiani si riempie la bocca di belle espressioni, ma non agisce. Per esempio il bel discorso nella presentazione di oggi del successore nella parrocchia del prete pedofilo di cui afferma di non essersi accorto(quasi impossibile, non conosco diocesi in cui non si muove foglia che il vescovo non voglia) è vero o non è vero che sempre promettendo chiarezza, ma guardandosi bene dal farla? E’ vero o non è vero che quando la chiesa ufficiale, gerarchia e personaggi ad essa conducibili, mettendo in atto questi comportamenti AGGIUNGE ALTRO CHIODO ALLA CROCE DI CRISTO? E’ VERO O NON E’ VERO CHE CHI RICERCA LA VERITA’ STRAPPA UN CHIODO E LENISCE LA FERITA CON UNGUENTI? Concludo il 90% dei detentori della ricchezza sono riconducibili alla Chiesa ,quindi o indirizzate l’indice verso di loro e verso voi stessi, o farete la fine della zizzania una volta giunta a maturazione. Con abilità diplomatica, che ho già riconosciuto al cardinale Bagnasco, quando ha imposto questo governo (non dite che non è vero se no vi do del bugiardo) ora abbiate la stessa abilità diplomatica per imporre (si ho detto bene, imporre),sia il quoziente famiglia, sia la patrimoniale. Se no è estendibile a voi “DI…. E PIAGNERE”. Come titolava Libero qualche giorno fa anche se non rivolto a voi. L’unica cosa che vi posso riconoscere che, nonostante rastrellate denaro in maniera non sempre lecita, continuate a vivere con sobrietà. Ma ho molti amici laici, che vivono nello stesso modo. Nonostante lo stile “grezzo” ho cercato forme meno aggressive, quando per esempio vi ho parlato delle “dame di carità” per significare che il dominio sui poveri ha radici antiche. Per la pubblicazione fate quello che volete, per la risposta sarà vaniloquio sinché la CEI non assevera che hanno messo in moto la macchina ben oleata per raggiungere lo scopo. Buon lavoro.

Postato da vitorusso49 il 13/12/2011 14:57

L'analisi è condivisibile in pieno. Mi chiedo: quando scenderà lo Spirito Santo sugli uomini politici?

Postato da CZAR il 13/12/2011 14:54

Purtroppo sta accadendo il peggio che ci si potesse aspettare. Il governo Monti non è tecnico ma politico. Il mandato che ha ricevuto non è quello di salvare l'Italia ma di tenere in piedi la baracca della casta. Per salvare la nostra economia occorre avere un piano ben delineato, assumere le decisioni indispensabili a questo scopo e mantenerle ferme a qualsiasi costo. Altrimenti si danno le dimissioni. Invece stiamo assistendo al solito mercanteggiamento: questo non si tocca, quest'altro viene rimandato alle calende greche, quello non si può fare perchè mancano gli studi appositi, per quell' altro bisogna istituire una bella commissione e tanti saluti. Rimangono solo le mazzate ai più deboli e indifesi : pensionati e pensionandi e piccoli proprietari di abitazioni. Rimangono i favori sparsi qua e là nella manovra a banche e assicurazioni mentre non si intravede nella manovra una qualsivoglia condotta lineare del governo. Valeva la pena di disturbare tante eminenti personalità per ottenere così miseri risultati?

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