Il Piano Famiglia? Una Ferrari a secco

Illustrato al Consiglio dei ministri l'insieme dei provvedimenti che va ora all'esame della Conferenza Stato-Regioni. Tra le priorità: chi a casa ha figli piccoli, disabili o anziani.

23/07/2011
Carlo Giovanardi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche per la famiglia.
Carlo Giovanardi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche per la famiglia.

Colpiscono i titoli delle agenzie di stampa che evidenziano l’analisi, lucida e disarmante al tempo stesso. Il Piano nazionale delle politiche per la famiglia ha preso finalmente forma, tiene conto di tante sollecitazioni della società civile, guarda al presente e al futuro, ma è «una Ferrari senza benzina», come ha detto sconfortato lo stesso Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi, che pure ha illustrato con passione  l’insieme dei provvedimenti al Consiglio dei ministri svoltosi venerdì 22 luglio. Insomma: siamo di fronte a un qualcosa di bello e impossibile.

 

«Il piano c'è. Riteniamo di avere una bella macchina, una Ferrari, ma non c'è la benzina», ha sottolineato Giovanardi alludendo alla scarsità di finanziamenti dal Tesoro che dovrebbero dare sostanza al progetto. Formalmente il Piano è un'informativa illustrata da Giovanardi durante la consueta riunione di Governo di fine settimana. Il documento andrà ora all'attenzione della Conferenza Stato-Regioni per  poi essere deliberato «in uno dei prossimi Consigli dei ministri», ha spiegato ancora Giovanardi.

Le priorità del piano sono il sostegno delle famiglie con figli minori e con disabili e anziani a carico, nonché le misure che promuovano in qualche modo la natalità. Il sottosegretario ha sollecitato il Governo a «intervenire con la delega fiscale per riequilibrare le misure severe»  contenute nella manovra «che tolgono alle famiglie in termini di assegni e benefici». «Auspico si ridisegni la fiscalità entro il 2013 nell'ambito della delega e tenendo conto delle necessità delle famiglie sottolineate nel piano», ha concluso Carlo Giovanardi.


In una nota ufficiale (www.politichefamiglia.itviene precisato che il testo del Piano è quello «licenziato dall'Osservatorio nazionale sulla famiglia il 23 giugno scorso. La bozza tiene conto delle indicazioni scaturite dall'ampio dibattito sviluppatosi nel corso della Conferenza nazionale della famiglia (Milano, 8-10 novembre 2010) e del lavoro di impostazione e approfondimento svolto dal Comitato tecnico scientifico». 

Secondo la nota,  «i punti salienti del documento sono la cittadinanza sociale della famigliala famiglia intesa come soggetto su cui investire per il futuro del Paese; le politiche esplicite sul nucleo familiare (si vuole delineare un quadro organico di interventi che abbiano la famiglia come destinatario); l'equità fiscale nei confronti della famiglia». Quest'ultimo è segnalato come uno dei principali punti, se non il principale in assoluto:  «è necessario intervenire per rispettare appieno i principi costituzionali in materia di capacità contributiva», si legge nel documento. «In tal senso il Piano indica un percorso di progressiva introduzione del cosiddetto "fattore famiglia"».


Altri capisaldi del Piano: «il sostegno delle relazioni e della solidarietà interna che punta a riconoscere e supportare il ruolo che la famiglia, oggi più che mai, è chiamata a svolgere nei confronti dei suoi membri, specie di quelli in condizioni di maggior fragilità (bambini, anziani, disabili); la sussidiarietà e sviluppo del capitale umano e sociale: gli interventi devono essere attuati in modo da non sostituire ma sostenere e potenziare le funzioni proprie e autonome delle famiglie».

Francesco Belletti, presidente del Forum nazionale delle associazionì familiari..
Francesco Belletti, presidente del Forum nazionale delle associazionì familiari..

«Apprezziamo l'impegno formale del Consiglio dei ministri: per la prima volta nella storia repubblicana si sta lavorando a un Piano organico che abbia il coraggio di mettere la famiglia al centro», commenta Francesco Belletti, presidente del Forum nazionale delle associazionì familiari. La soddisfazione, però, sfuma presto in una preoccupata critica: «C'è davvero bisogno di coraggio, oggi. Questo Governo, infatti, con il Piano formula buoni propositi e pronuncia buone parole, ma con i fatti, ovvero con la manovra, penalizza proprio le famiglie. Solo investendo realmente sulla famiglia l'Italia può ripartire dal punto di vista economico  e sociale».

Alberto Chiara
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Postato da giogo il 25/07/2011 19:00

Bella la foto del sottosegretario G. sorridente, pacioso, generosamente retribuito(troppo) che parla tanto cristianamente bene ma che razzola altrettanto MALE... con facili promesse che questo ignobile governo bugiardo e corrotto non manterrà MAI!! Come cattolico dovrebbe arrossire (il G.) per far parte di questa misera cricca (perseguitata dai magistrati comunisti) che ogni giorno rivela nuovi "mariuoli" Craxi-docet...saluti

Postato da Unam1 il 25/07/2011 10:36

Cosa centra la Ferrari ?! Scherziamo ? Ma se un numero sterminato e crescente di famiglie italiane neanche una povera "Panda" usata è in grado di mantenere ! Anzi, dopo le cure governative alle famiglie, complice il dott. Giovanardi (che viaggia immagino su una ferrari blu di stato), le famiglie del panda è rimasta solo l'espressione: occhiaie nere profonde su un volto che può esprimere la mestizia delle speranze perdute e che chissà mai se ritroverà. Di sicuro non le ritroverà per grazia di un loquace ma inconcludente sottosegretario che viaggia in ferrari blu con benzina foraggiata dallo Stato (cioè con risorse fornite dalle famiglie allo Stato).

Postato da Franco Salis il 24/07/2011 22:45

@ il 23/07/2011 13.37,non ti credo,anche l'altro giorno il Presidente del Consiglio Berlusconi(e se lo dice lui) ha detto che è vero che l'Italia ha un grande debito pubblico,ma che gli ITALIANI SONO BENESTANTI,in altra occasione precedente aveva detto ricchi. Quindi la tua situazione è pura fantasia.Quella da me descritta in"Oslo, il killer venuto dalla destra"(non ancora apparsoperchè inviato oggi) anche pura fantasia,l'unico che ha ragione è il Presidente.Tutto bene.Buona notte.

Postato da DOR1955 il 23/07/2011 19:04

Articolo tratto dal sito www.ch.ch - Leggiamo e poi valutiamo il "lavoro" fatto dai nostri politici. Assolutamente nullo, fumo negli occhi. "La famiglia e la salute interagiscono tra loro: la famiglia può essere fonte di benessere o di malessere e far sentire sani o malati i suoi membri. Talvolta, addirittura, fa ammalare. In famiglia assimiliamo modi di pensare e di percepire e schemi di comportamento e di azione che determinano il nostro "essere sani" o "essere malati". Questi schemi – per esempio le abitudini alimentari, la pratica di attività fisiche, la percezione della salute e della malattia e il rapporto con esse – sono interiorizzati e successivamente trasmessi ai figli. Cosa significano "salute" e "malattia" nel contesto familiare? Quando ci sentiamo sani, quando malati? Qual è il nostro atteggiamento verso la salute e la malattia? Nell'ambito del forum di quest'anno, la COFF intende affrontare i seguenti argomenti: quali fattori determinanti per la salute presentano le famiglie? Come si "costruisce" la salute/la malattia? Come vengono considerate la salute e la malattia dal punto di vista biologico, psicosociale e socioculturale? In che misura il sistema sanitario e l'assistenza sanitaria svizzeri sono attenti alle esigenze delle famiglie? La medicina di famiglia può essere considerata una colonna portante della promozione della salute? Il complesso tematico famiglia-salute-malattia sarà illustrato da esperti dei campi della medicina, della salute e delle scienze sociali attraverso relazioni e dibattiti." Poi andate, sempre su questo sito, su quanto prevede la Svizzera in tema di Servizi sociali (ivi compreso l'aiuto alle famiglie). A questo punto un dubbio può anche sorgere: come fanno questi svizzeri, notoriamente poco religiosi e attenti solo al denaro, ad avere un così alto senso civico sociale e famigliare?. Ma noi. italiani, popolo "notoriamente" cattolico, perchè siamo lontani anni luce da un Sistema sociale come quello svizzero?. Sarà mica perchè di cattolico, anzi, di cristiano, abbiamo veramente poco e ci "perdoniamo" da soli?. Povero paese!

Postato da ironyman il 23/07/2011 18:32

Che questo Governo predichi bene e razzoli male è un dato di fatto. Peccato che solo adesso dopo essersi cullati nell’intorpidimento delle coscienze, ci sia chi finalmente apre gli occhi. E purtroppo non sono ancora in tanti. Temo che la politica degli slogan e dello stravolgimento della realtà continuerà ancora per molto. E fintantoche ci sarà una gerarchia disposta a chiudere occhi ed orecchi pur di avere la leggina sul biotestamento una parte di quello che si definisce mondo cattolico resterà ancora aggiogato al potere politico. Sia chiaro che nessuno, nemmeno quelli che l’hanno invocata, pensano che quella Legge varrà anche per coloro che l’anno voluta. La ragione per cui l’hanno adottata è chiara a tutti, catturare il voto “cattolico”. Quanti sono disposti ad accettare simili ignobili scambi dovrebbero tenere a mente quella stupenda, profonda e misteriosa formula scritta da Giovanni e che ha esercitato un grande fascino sul pensiero occidentale: “veritas liberabit vos”

Postato da santrev il 23/07/2011 13:57

Siamo alle solite. Ancora Giovanardi che ci spiega quanto di buono viene fatto per le famiglie da parte di questo governo. Finora ho sentito balle, tante balle e sempre e solo balle! Ma basta con questo signore sorretto dalla gerarchia della chiesa! E da diversi anni che questo signore si occupa della droga, ma se non ci fosse il volontariato oggi sarebbe una catastrofe. Come sempre gli aiuti concreti alle famiglie arrivano dai volontari e lui, e il governo al quale appartiene, stanno facendo il possibile per far morire anche il volontariato! Vergogna!!!

Postato da Onos il 23/07/2011 13:37

Ho 4 bambini tutti minori, lavoro solo io purtroppo.Pago 475,00 euro di fitto e ne guadagno 1300 al mese, restano 825 euro da dividere in 6, più le utenze domestiche da pagare. Ci vorrebbe un miracolo.

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