Il Tg1 punitivo del direttorissimo

Il telegiornale di Raiuno non è proprietà di Minzolini. Dovrebbe essere espressione del servizio pubblico. Servirsene per sfoghi privati non è solo poco elegante. E' inammissibile.

08/01/2011
Augusto Minzolini, direttore responsabile del Tg1, e il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Augusto Minzolini, direttore responsabile del Tg1, e il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Sotto tiro da sinistra per la sua vocazione a insaponare gli spigoli o renderli più aguzzi, secondo convenienza politica, il direttore del Tg1 sta per passare all’offensiva. Ci sono giornali che lo attaccano, perché troppo berlusconiano? Bene, dice Augusto Minzolini: “Risponderemo con Media, una rubrica di un minuto che, all’interno del Tg, monitorerà cantonate e faziosità dei colleghi”.

Messa così, sembra una faccenda di dispetti reciproci. O meglio, una caccia allo svarione altrui come replica ad accuse che, fondate o eccessive che siano, contengono pur sempre una motivazione seria. Ma questa è solo la superficie. Se appena si scava un po’ più a fondo, viene fuori una materia che dà odori poco gradevoli. Per due motivi. Primo, non si può rispondere ai colpi di fionda con un cannone. C’ è una bella differenza fra i quattro aficionados che leggono un quotidiano e i milioni di cittadini che seguono la tv. Buon gusto e senso della misura indurrebbero quindi a starsene quieti. Secondo, e più importante, il Tg1 non è proprietà di Minzolini. E’, o dovrebbe essere, una espressione primaria del servizio pubblico. Servirsene per sfoghi privati non è solo poco elegante. E’ inammissibile.

Si dà poi il fatto che, proprio all’interno del Tg da lui guidato, i contestatori di Minzolini siano parecchi. Probabilmente si faranno sentire esponendosi anch’essi, secondo la logica direttoriale, al rischio di vedersi rinfacciare “cantonate e faziosità”. A proposito delle quali esistono in verità dei precedenti, ma non nel senso teorizzato da Minzolini. Avevano come titolo Stupidario e consistevano appunto in una rassegna di quelle scemenze che un buon giornalista dovrebbe saper evitare. Ma erano duelli di sapore bonario, oggi a me e domani a te. E comunque ad armi pari. Niente di paragonabile ai trucibaldi intenti del Tg1 (ammesso, e sarebbe male, che l’idea vada davvero in porto).

Si dirà: ma anche David Letterman, guru dell’ironia, si serve del video per sbeffeggiare la stampa. Beh, non è così. In uno dei suoi spazi si leggono bensì notiziole e annunci stravaganti, pubblicati in remoti angoli dell’America. Ma solo per far ridere gli spettatori. Nessun intento punitivo, e tanto meno di rivalsa. Figuriamoci poi se uno come Letterman scenderebbe a duelli con testate locali, di infima diffusione rispetto alla tv. Se lo guardi, il bravo Minzolini. Gli servirà.

Giorgio Vecchiato
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Postato da Libero Leo il 11/01/2011 19:35

Capisco e condivido in parte le critiche a Minzolini. Ma Gianni Riotta, che l'ha preceduto, e tutti gli altri che dominano le ore di maggiore ascolto in TV (dalle 21 alle 23) con approfondimenti politici, sono tutti obiettivi ed imparziali? Non direi proprio. Perciò, se vogliamo essere coerenti e non doppiopesisti dovremmo criticare anche Santoro, Fazio, Floris, Lerner, ecc., ecc.. So bene che ci sono anche molti che vedono in questi giornalisti i paladini della verità e della assoluta mancanza di faziosità. Bisogna capirli. Anch'io probabilmente sarei uno di questi, se leggessi acriticamente solo Repubblica e Famiglia Cristiana.

Postato da Michelone il 11/01/2011 18:11

Egregio PLATONE, sarà perchè agli italiani piace il gossip, sarà per altre ragioni che a lei non piacciono, ma il Tg1, con il Tg5. sono i Tg più seguiti d'Italia.

Postato da Michelone il 11/01/2011 18:03

Egregio Direttore, dopo aver letto questo articolo pensavo di aver sbagliato sito e di essere entrato in quello dell'Unità o di Repubblica. Ammettiamo pure,come dice il commentatore Nicola Distefano, che Minzolini sia "sfacciatamente" di parte, non esistono forse altri Tg altrettanto sfacciatamente di parte? Che dire del Tg3, anch'esso servizio pubblico? E mi fermo qui. Allora perchè consentire al Tg3 di opporsi e vietare al Tg1 di difendere? Dov'è la tanto nominata par condicio e la tanto difesa libertà di stampa? Per concludere, egregio Nicola Distefano, anche la Berlinguer dovrebbe farsi pagare il canone dai suo sostenitori, lei compreso!!

Postato da Profe il 11/01/2011 12:46

Non è etichettando le persone(che fra l'altro non si conoscono) che si controbattono le opinioni o le idee.

Postato da nicola.distefano il 11/01/2011 12:16

La RAI ha il dovere di dare a coloro che pagano il Canone una informazione esauriente, al di sopra delle parti e delle ideologie. Minzolini è sfacciatamente di parte. Anche il più ingenuo lo ha capito. Ed i risultati si vedono. La RAI è allo sfascio e se continua così, si faccia pagare il Canone dai sostenitori di Minzolini. È un insulto alle persone di buon senso!
Nick

Postato da Giovannibat il 10/01/2011 11:17

Io tifo per Minzolini e credo che qui ci siano molti comunisti e pochi cristiani.

Postato da Profe il 09/01/2011 19:56

Sono del tutto d'accordo con quanto scrive Vecchiato: in particolare, mi è parso molto appropriato ricordare la differenza numerica e di aspettative fra lettori di un giornale e spettatori televisivi. Quanto al presunto doppiopesismo, preoccuparsi che chi ha il potere dell'informazione televisiva non ne faccia un uso disonesto(e purtroppo i precedenti ci sono) e trascurare gli eventuali errori di chi un simile potere non ce l'ha non mi sembra affatto usare due pesi e due misure, perchè si tratta davvero di pesi diversi di responsabilità!come dimostra l'articolo di Vecchiato.

Postato da platone il 09/01/2011 09:42

Il TG1 del sig. minzolini è talmente scaduto nella banalità delle notizie che hanno raggiunto il livello dei rotocalchi dei gossip, stile "studio aperto", "TG4". In una parola è diventato la "quintessenza del nulla"

Postato da Libero Leo il 09/01/2011 01:34

Giorgio Vecchiato fa dire a Minzolini: “Risponderemo con Media, una rubrica di un minuto che, all’interno del Tg, monitorerà cantonate e faziosità dei colleghi”. Inoltre invita Minzolini a starsene quieto: “Buon gusto e senso della misura indurrebbero quindi a starsene quieti”. Infine dimostra di fare il processo alle intenzioni quando scrive “trucibaldi intenti del Tg1". Sembra che Vecchiato non gradisca che un giornalista pubblichi le ‘cantonate e faziosità’ di altri giornalisti. Come mai finora non è intervenuto per manifestare la sua contrarietà nei confronti di coloro che hanno pubblicato con grande evidenza le ‘cantonate e faziosità’ di Minzolini? Come mai solo ora interviene? Doppiopesismo? Comunque, a mio giudizio è estremamente positiva la rubrica Minzoparade de Il Fatto, che ha pubblicato e pubblica le ‘cantonate e faziosità’ di Minzolini. Parimenti è positivo che Minzolini ed altri giornalisti pubblichino le ‘cantonate e faziosità’ dei giornalisti. Con ciò si avrebbe una maggiore trasparenza nell’informazione a tutto vantaggio del pubblico, che potrebbe rendersi conto più facilmente di quante falsità (consistenti spesso in omissioni di notizie) e manipolazioni di informazioni gli vengono propinate. Potrebbe conoscere più facilmente i grandi manipolatori di notizie ed i grandi faziosi. Purtroppo temo che la casta dei giornalisti impedirà a Minzolini di attuare quanto sta pianificando. D’altra parte, quasi certamente non verrà bloccata la Minzoparade de Il Fatto. Doppiopesismo?

Postato da Chiara Borsato il 09/01/2011 00:38

Son contenta che Fam. Cristiana si sia svegliata. Stavo quasi pensando di essere la solita insofferente nel sentire le notizie(e non tutte) lisciate, smussate, esagerate, addolcite, tutto fuorchè credibili. Non so perchè un giornalista scenda così in basso per far piacere al "padrone" che tanto, quando non gli servirà più, lo butterà via. Non lo capirò mai.

Postato da galletto il 08/01/2011 22:30

Da quando è in scena il Minzo abbiamo perso la Busi, la Ferrario e chi è rimasto non perde occasione per utilizzare il solo organo che sa usare: la lingua al posto del cervello. Il problema è che questi tipi fanno opinione e voti. Purtroppo. Forza Famiglia C. Non sono abbonato ma ti compro ogni settimana. Complimenti

Postato da ggennaro il 08/01/2011 21:58

Forse non mi sono spiegato, ma io ho scritto un commento per Giorgio Vecchiato ma non appare tra i commenti ma mi si dice che è stata inserita la mia prima lamentela per la censura.

Postato da Aldo LEDERI il 08/01/2011 21:00

Finalmente!! Qualcosa si sta muovendo nel mondo cattolico italiano! Era ora che qualcuno cominciasse a capire e ad scrivere di conseguenza.........

Postato da ggennaro il 08/01/2011 20:59

Ho scritto un post per Giorgio Vecchiato. Mi chiedo però perchè sono stato censurato.Saluti.

Postato da Giuseppe2 il 08/01/2011 19:02

Chi antepone e impone la fedeltà verso il padrone ignorando la realtà e rinunciando al doveroso contributo di conoscenza e autonomia, richiesto da chi ascolta, deve solo ubbidire e militare.

Postato da Girolamo il 08/01/2011 12:51

Spett.le Redazione, sono contento che finalmente si stia aprendo uno spiraglio, da parte Vostra, sul mondo reale e sul fatto che i cristiani sono visti da B. & C. solo come un bacino di voti, da amaliare con servizi "ad hoc", visto che lo stesso è solo un blasfemo ed un fedifrago. È un piccolo passo, ma nella direzione giusta. Buon lavoro e buon anno!

Postato da giogo il 08/01/2011 12:01

D'accordisssimo con il dott. Vecchiato....per il bravo Minzolini direi... LACCHE' del padrone che altro? un TG1 così schierato non si è visto mai, che servilismo e che squallore, va cacciato a calci nel fondo schiena per rendere un buon servizio al Paese. Saluti

Postato da Andrea Annibale il 08/01/2011 03:50

Minzolini è complice di un sistema perverso che non ha creato lui. Penso che non sia una persona disonesta. Per sistema perverso io intendo due cose. Primo, la logica del do ut des che con il berlusconismo è migrato dal campo degli affari al campo della televisione pubblica e della politica. Secondo. Il miscuglio schifoso ed inaccettabile di politica e potere mediatico che Silvio Berlusconi ha portato nel Paese. In un altro contesto Minzolini sarebbe un bravo giornalista: è nato nel tempo sbagliato, si trova nel posto sbagliato. Ciao.

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