In piazza contro i giudici. E la Carta?

Finché la Repubblica si basa sulle regole scritte nella Costituzione è inammissibile che gli esponenti di un potere dello Stato manifestino contro l'esercizio di un altro potere.

11/05/2013
La "convocazione" della manifestazione. (Ansa).
La "convocazione" della manifestazione. (Ansa).

Comunque la si pensi, qualunque sia l’idea politica che si sostiene, finché resta in vigore l’attuale Costituzione, nessuno, men che meno chi fa parte di un partito al Governo, può parlare di «Magistratura fuori controllo». Se non altro perché è un ossimoro. Se la Magistratura fosse sottoposta al controllo di chicchessia, perderebbe le prerogative che la Costituzione le assegna: l’«autonomia» e l’«indipendenza», volute dai costituenti per garantire l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge.

Per la stessa ragione non è ammissibile, stando dentro la  Costituzione, che chi rappresenta un potere dello Stato scenda in piazza contro l’esercizio di un altro potere. Indagare ed emettere sentenze, senza obbedire ad altri che alla legge, è il dovere della Magistratura. I magistrati non possono sottrarsi agli atti imposti da questo dovere e i cittadini, quand’anche fossero cittadini che governano o ambiscono a governare, non possono sottrarsi agli effetti di questo dovere.

Sul bilanciamento dei poteri si regge l’architettura dello Stato che abitiamo: chi rifiuta quel bilanciamento si colloca di fatto fuori dalla Costituzione. Un magistrato che non condivida una legge approvata dal Parlamento, qualora dubiti che sia una legge incostituzionale, può chiedere alla Corte Costituzionale di verificarne la compatibilità con la Carta, ma non può rifiutarsi di applicarla non appena sia entrata in vigore. Chi governa o legifera se non condivide nel merito una sentenza emessa da un Tribunale, può appellarsi contro di essa fin dove sia consentito nel processo, ma la deve rispettare e non può disconoscerla al di fuori dei gradi di giudizio. Diversamente saltano i paletti dello Stato democratico, disegnato dalla Costituzione repubblicana.

La cosiddetta "prima Repubblica", vituperata e difettosissima, ci ha regalato non pochi esempi di esponenti delle istituzioni processati o indagati. Alcuni ne sono usciti colpevoli, altri innocenti, altri prescritti, altri archiviati. Avranno certamente sofferto il controllo della giurisdizione, ma l’hanno rispettato. Non solo perché questo è l’atteggiamento si conviene allo stile di uomini di Stato, ma perché queste e non altre erano e sono le regole scritte nella Costituzione italiana. Tuttora valide, a dispetto delle apparenze.

Elisa Chiari
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Postato da calimero il 14/05/2013 10:41

Mi permetto di agiungere che, nel caso della partecipazione dei ministri alla manifestazione, si potrebbe configuarare, da parte loro, il reato di spergiuro. Infatti il giuramente fatto di fronte al Presidente della Repubblica di fedeltà alla Costituzione viene tradito con la partecipazione ad una manifestazione contro un potere dello Stato. Il fatto, in sè grave, e aggravato per il ministro Lupi che, da cattolico oltranzista (per convenienza?), dovrebbe sapere che il giuramento è un impegno preso davanti a Dio. Detto questo qualcuno potrebbe anche svegliarsi e far rlspettare le leggi fino in fondo a tutti e non solo ai tanti disperati che sopravvivono oggi in Italia.

Postato da luciocroce il 13/05/2013 16:33

Io credo - e mi scuso se posso apparire presuntuoso - che il problema non sia Berlusconi: il problema sono gli italiani; in quale altra democrazia occidentale, infatti, un politico che ha dimostrato una ormai ventennale inattitudine al governo riceverebbe ancora così tanti consensi?

Postato da giogo il 13/05/2013 11:56

Gentile articolista come lo dobbiamo chiamare il B ?(per non offendere la Sua sensibilità tutta femminile)Sultano?...con harem alle Olgettine? Papy protettore di minorenni? Morbido evasore fiscale? Generoso finanziatore di senatori e deputati (poco onorevoli)in difficoltà economiche? Terapista anticancro-metastatico a difesa della magistratura? Amorale...scusi il lapsus amorevole e disinteressato curatore di una nuova costituzione? Editore-modello di giornali e riviste libere da vincoli parenterali? Gentile consigliere-censore-telefonico (data la sua ben nota esperienza del settore) Radio-Televisivo ai programmi RAI? Oppure come sempre amorevole-regista-disinteressato-finanziatore di una nuova e splendente soap-opera-verità sul caso ruby-rubacuori nipote del buon Mubarak? da vedere in prima serata sul povero canale 5 mediaset (per pura fatalità di sua proprietà)? Amico come sempre generoso di limpidi personaggi come Previti, Dell'Utri...l'elenco sarebbe interminabile vista l'abbondanza di risorse e la generosità del soggetto...generoso anche con i suoi avvocati per ripagarli di tanto ardore difensivo da farli eleggere deputati immodochè essendo impegnati in politica e in parlamento "lor signori"(si fa per dire)rinviino sine-die i processi del loro capo per motivati impegni politici(che bello che dolce pagarli noi contribuenti sti bravi lavoratori del diritto). Oltremodo generoso con le "ex mogli" a tal punto di partecipare anni or sono, in prima fila al Family-Day ricorda??Il SUO altruismo si perde nella notte dei tempi...ricorda la P2?? Cordiali saluti Allora anch'io rivolgo un appello ai lettori,quelli incattivi,quelli infuriati per l'andazzo vergognoso dell'italica politica,quelli che NON han subito lavaggi alla sommità del corpo,per favore suvvia ...piano piano moderatamente-dolcemente il personaggio (B) è impressionabile,sensibile e ....amoroso!!Saluti

Postato da masperi.umberto@yahoo.it il 12/05/2013 19:28

Gentile signora Elisa, premesso che F.C. è forse l'unica rivista che consente ai suoi lettori ( dei blog) di intervenire con relativa pubblicazione, i toni devono essere non garbati, ma “ secondo” la gravità dell'argomento su cui ci si esprime ( Dante sette secoli fa non ci ha insegnato nulla?). Visto che l'orizzonte di questa rivista è quello di persone prevalentemente di area cattolica viene da chiedersi: "I toni "garbati" usati da certe autorità della Chiesa, nel passato, su questa persona, non sono stato di scandalo ?" I toni di chi è stato capo di governo per un ventennio e quasi certamente si appresta ad esserlo ancora ( legittimamente,avendo la maggioranza) non sono di estrema gravità? E la partecipazione di ministri dell'attuale governo ( altro che "larghe" intese: vero inciucio o strumentalizzazione ad hoc) non è ancor più grave? Fra poco il vero razzismo in Italia sarà non verso la gente di colore, ma verso i magistrati. RIFLETTIAMOCI. Ora questi miei toni che qualifica hanno ? Post scriptum: dato che non sono a digiuno di conoscenze storiche, mi si dica in quale altra nazione democratica c’è mai stato un “caso” come quello di Berlusconi ( intendo: tutte le caratteristiche che definiscono questo caso), in quale altra “fase” storica ( perché noi siamo ancora nella “fase” berlusconiana,no?)

Postato da Andrea Annibale il 11/05/2013 18:14

Questa manifestazione assomiglia, a mio avviso, ad una festa del tramonto di Silvio Berlusconi. Mi pare l’ultima carta che il Cavaliere può giocare. La partita è persa perché è un gioco al massacro delle istituzioni del Paese. Mi pare difficile che tutti i magistrati coinvolti siano pericolosi marxisti che odiano il liberale cattolico Berlusconi. Le accuse passate formulate dai PM sono gravi: soprattutto quelle di corruzione dei giudici e la compravendita di parlamentari. Per ora, c’è una lunga serie di assoluzioni (anche grazie a leggi cd. ad personam), archiviazioni per prescrizione del reato, oltre ai procedimenti in corso. Se questa manifestazione di Brescia non vuole trasformarsi in una farsa, in una festicciola alla panna montata, sarà bene che passi un messaggio chiaro al Paese, all’opinione pubblica, delle ragioni per cui è stata indetta. Ragioni molto deboli per non dire insussistenti. Non vedo corto-circuiti per il Governo del Paese, piuttosto una mossa sbagliata e una bruttissima figuraccia di Alfano, che avrebbe dovuto tenersi fuori dato il suo ruolo nel Governo. Non vedo incompatibilità della manifestazione con la Costituzione: quest’ultima prevede il diritto e la libertà di manifestare. E’, lo ripeto, un gioco al massacro delle istituzioni, ma non nel senso di una violazione della Carta Costituzionale, secondo il mio modesto parere. Facebook: AAnnibaleChiodi; Twitter: @AAnnibale.

Postato da giggio il 11/05/2013 17:24

E' vergognoso che Alservo sia andato alla manifestazione di Brescia indetta dal suo capò e lo stesso per quel ciellino Lupi. Due persone senza spina dorsale che non sanno fare altro che essere scendiletto del capo pagatore. il Pd chiede spiegazioni in Parlamento. Questo è un insulto alle istituzioni fatte da due esponenti del Governo. Speriamo in prossime e vicine elezioni e in una nuova dura condanna alla galera di questo essere che pretende di essere il padrone dell'italia.

Risposta di: Elisa Chiari

Carissimi, come sapete siamo sempre favorevoli al dibattito. Esprimete, per cortesia, le vostre opinioni con toni garbati. Grazie.

Postato da giorgio ferretti il 11/05/2013 15:09

Preoccupante come certi personaggi, magari amanti di cene eleganti, siano in realtà affetti da analfabetismo costituzionale-politico endemico, una sorta di populismo infarcito di fascismo con il quale da sempre fingono di sbracarsi per gli altri.

Postato da masperi.umberto@yahoo.it il 11/05/2013 15:04

Al semplice cittadino non può venir meno il coraggio che ALTRI non hanno. Ai signori della democrazia della ... PIAZZA ( ma il vizio italico risale a chi sappiamo,con le sue manifestazioni oceaniche). 1) Chi froda il fisco ruba allo stato; chi ruba è LADRO. Berlusconi ha frodato il fisco ( lo sanno tutti),Berlusconi è l..ro. 2) Chi è responsabile della morte non di una,ma più di una persona ,è pluriomicida. Grillo, dalla bocca nitida acqua e sapone, è responsabile della morte non di una,ma di più persone ( sentenza definitiva di anni fa che molti italiani forse ,DALLA MEMORIA CORTA, non sanno), Grillo è pluri .... Ed oggi, in una Italia allo stremo, i nostri "destini" in mano a chi sono? E ,come in certi regimi ,avremo anche alla TV privata del signore,dopo la piazza, la nuova tempesta mediatica . Per fortuna che c'è ancora qualche ( ma forse solo qualche) italiano che l'uveite non l'ha.

Postato da DOR1955 il 11/05/2013 10:57

Quello che fa specie in questa vicenda è il diverso "peso" che le forze politiche italiane e le Istituzioni danno alle parole di Grillo, cittadino qualunque senza nessuna carica politica quali "Colpo di Stato" (da deplorare) e un fatto grave, gravissimo, quale la manifestazione di esponenti del Parlamento contro un potere costituito dello Stato. A mio sommesso parere ritengo che questo atto sia assimilabile a un vero "Colpo di Stato" visto che sovverte le regole Costituzionali. Letta, Napolitano, Grasso, Boldrini, dove sono in questo caso? Due pesi e due misure? Il silenzio potrebbe essere inteso come "consenso", e allora altro che "inciucio"!

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