13/10/2012
L'ultima edizione di IoLavoro,al PalaIsozaki di Torino, il 12 e 13 ottobre 2012. Tutte ole fotografie di questo servizio, copertina inclusa, sono di Paolo Siccardi/Sync.
Per trovare un'occupazione c'è chi s'è iscritto per tempo online, s'è alzato di buon'ora ed ha fatto la sua brava coda. Accade a Torino. IoLavoro è un'iniziativa a metà tra la Fiera di alta di qualità e un efficace Ufficio di collocamento. Incrocia domanda e offerta. Spesso con successo. Organizzato al PalaIsozaki dalla Regione Piemonte, con il coordinamento
organizzativo dell’Agenzia Piemonte Lavoro, in collaborazione con Camera
di commercio, Provincia e Comune, nonchè con la
partecipazione del ministero del Lavoro e di altre istituzioni ancora, tra venerdì 12 e sabato 13 ottobre IoLavoro illustra oltre 6.000 opportunità di lavoro in Italia e all’estero proposte da 58 aziende e associazioni dei settori turistico-alberghiero, ristorazione, benessere, commercio, grande distribuzione organizzata e settore agroalimentare, nonché dei campi della greeneconomy. A queste offerte si aggiungono quelle in Europa della rete Eures e dei servizi pubblici per l’impiego italiani e francesi del Rhône-Alpes.
Le figure professionali richieste sono le più varie. Tra gli
altri, vengono cercati anche 3 direttori d’albergo, 7 ingegneri
elettrico delle turbine eoliche, 5 installatori di impianti solari, 60
consulenti commerciali green energy, 17 elettricisti, 15 caporeparto per
la grande distribuzione, 50 addetti ipermercato, 800 animatori, 864
istruttori sportivi, 80 operatori di call center, 130 baristi, 105
addetti alle casse, 140 camerieri, 20 fotografi, 56 dj, 25 pizzaioli, 20
musicisti.
Da segnalare, infine, IoLavoro H, il servizio dedicato alla
selezione del personale diversamente abile, realizzato con il supporto
del Servizio inserimento mirato disabili del Centro per l'Impiego di
Torino e l’Associazione italiana paralisi spastica. Per partecipare a IoLavoro è necessario iscriversi on line sul sito www.iolavoro.org. Sono oltre 6.500 le persone che l'hanno fatto.
Alberto Chiara