IOR, Gotti Tedeschi si è dimesso

La notizia in un comunicato della Santa Sede: "Un voto di sfiducia del Presidente, per non avere svolto varie funzioni di primaria importanza per il suo ufficio"

25/05/2012
La sede dello IOR.
La sede dello IOR.

Ettore Gotti Tedeschi si è dimesso da presidente dello IOR, l’Istituto per le opere di religione del Vaticano. A chiedere le dimissioni dall’ente finanziario della Santa Sede (che ha anche lo status di banca centrale)  è stato lo stesso Consiglio di sovrintendenza dello IOR, l'organismo che lo governa composto da laici, fino ad oggi presieduto da Gotti Tedeschi, di cui fanno parte il vice presidente Ronaldo Hermann Schmitz, Antonio Maria Marocco, Manuel Soto Serrano e Carl Albert Anderson. La commissione cardinalizia di vigilanza, invece, è presieduta dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato. Da quanto si è appreso, dopo le dimissioni di Gotti Tedeschi l'incarico di presidente potrebbe essere assegnato ad interim al vicepresidente.


Il banchiere, presidente dello IOR dal 2009, non ha voluto rilasciare alcun commento, nemmeno confermare personalmente la notizia del suo passo indietro. Un’uscita brusca, che rivela contrasti all’interno del board, come spiega lo stesso comunicato della sala stampa della Santa Sede: "Un voto di sfiducia del Presidente, per non avere svolto varie funzioni di primaria importanza per il suo ufficio". Sono queste le motivazioni della sfiducia votata all'unanimità. Gotti Tedeschi è stato anche un ascoltato consigliere di Tremonti, che lo aveva nominato consigliere della Cassa depositi e prestiti. Sessantasette anni, cinque figli, editorialista dell’Osservatore Romano, Gotti Tedeschi aveva iniziato la carriera nel mondo della finanza a Parigi, come consulente della Metra-Sena, per poi passare alla McKinsey, dove conobbe Gianemilio Osculati, storico numero uno della società in Italia, e Gianmario Roveraro, ucciso due anni fa nel parmense, protagonista negli anni '70 e'80 della finanza cattolica, membro dell'Opus Dei, con cui Gotti Tedeschi fonda all'inizio degli anni '80 la banca d'investimenti Akros. 

Nel 1992 l'economista piacentino lascia la banca che ha contribuito a fondare per andare a lavorare nel gruppo bancario spagnolo Santander, per poi divenire presidente dell’Istituto fondato nel 1944 da Pio XII che ha sede nel torrione Niccolò V, entro le mura vaticane.

Francesco Anfossi
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Postato da santrev il 27/05/2012 12:01

@ martinporres - Ed infatti io la firma dell'8 x mile alla chiesa cattolica, quest'anno non la metto! Leggendo l'articolo , mi rendo conto sempre di piú che in Vaticano si adora il "dio denaro". Ma che cosa centra il card. Bertone con il Vangelo? E qualcuno voleva darci da intendere che l'ICI....., era un pretesto per criticare la chiesa!

Postato da lettore02 il 26/05/2012 20:40

Con queste dimmissioni mi sa che l'8x1000 non lo do alla Chiesa. Come posso fidarmi?

Postato da 53franco il 25/05/2012 17:30

una persona professionalmente brillante e eticamente corretta, scelta dal papa e cacciata in malo modo dalla "burocrazia vaticana".........a me non quadra.

Postato da DOR1955 il 25/05/2012 15:17

Egr. Dr. Anfossi, contrariamente al solito, sarò brevissimo. Gotti Tedeschi non sì è dimesso, è stato dimesso. A paragonare il "si è suicidato", con "lo hanno suicidato". Ognuno tragga le sue conclusioni!

Postato da martinporres il 25/05/2012 14:15

Tutte vicende che non aiutano la Chiesa Cattolica, vediamo come va il gettito dell'8x1000 che sicuramente ne risente

Postato da giggio il 25/05/2012 09:33

non è che questo signore si è dimesso. lo hanno cacciato. Voluto da bertone a quanto pare non ha fatto bene il suo lavoro cioè non ha accondisceso a tutte le trovate balorde di bertone. infatti il vecchio cardinale voleva comperare il s.raffaele ma gotti si era rifiutato. dopo tutto questo forse le lettere di Mons. Viganò qualcosa di vero nascondono. Ma quando il papa sostituirà questo scomodo cardinale. sta facendo piazza pulita di tanta gente degna per mettere al loro posto solo suoi leccapiedi. non è così che si fa un buon servizio alla chiesa.

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