L'abbazia delle larghe intese

Il governo in ritiro lampo: 48 ore per dimenticare le tensioni interne di questa strana maggioranza. Basteranno?

12/05/2013
La conferenza stampa del premier Enrico Letta e del ministro degli Interni Angelino Alfano.
La conferenza stampa del premier Enrico Letta e del ministro degli Interni Angelino Alfano.

L’abbazia delle larghe intese. Il premier Enrico Letta ha mantenuto le promesse: ha portato i suoi ministri nel complesso medievale di Spineto, un resort a cinque stelle adagiato sui colli senesi, per fare “team building”, come spiegano i manager americani, o “spogliatoio” come si dice a proposito delle squadre di calcio non affiatate.  Un giorno in abbazia (si paga alla romana) per riflettere su come reperire i miliardi per l’abolizione dell’Imu prima casa, il congelamento dell’Iva, il finanziamento della cassa integrazione straordinaria, la nuova legge elettorale e via riformando.


E già il dibattito è aperto: non bastava Palazzo Chigi? Per quale motivo chiudersi in un ex convento a cinque stelle? Ne gioverà l’immagine esterna, in un Paese che ha tre milioni di disoccupati? Ha senso farsi ritrarre come in un sacro agape dei cavalieri della tavola rotonda? E qual è il senso “tecnico” della gita fuori porta imposta dal premier Enrico Letta alla sua compagine di Governo? La location, rispondono gli organizzatori (pare che l’idea sia stata suggerita a Letta dalla Merkel) dovrebbe portare all’affiatamento, dopo i fatti delle ultime settimane, tra la compagine di un leader di maggioranza che scende in campo contro la magistratura e quella di un nuovo segretario dell’altro pezzo di maggioranza che lo attacca senza mezzi termini. 

Basterà l’ex abbazia medievale di Spineto, in quel di Sartena, adagiata tra i colli senesi, a fare il miracolo? I ministri, giunti a bordo di due pullmini ci rimarranno 48 ore. In questo silenzio spirituale vallombrosiano cercheranno di eliminare le tensioni del weekend. Un rito peraltro non certo innovativo che ha già dei precedenti, come quello di Gargonza del Governo Prodi  (e che non portò fortuna a quella variegata maggioranza). Pare che il menù sia a chilometro zero, ovvero composto da prodotti della zona. Olio di frantoio, finocchiona, pane toscano, Chianti. Farà la sua parte anche un’azienda agricola dell’abbazia, con un importante allevamento di cinta senese, il tipico suino degli dei rappresentato anche in un celebre affresco, quello del buon governo di Ambrogio Lorenzetti, nel Palazzo Comunale di Siena (ma non c’è tempo per una gita in piazza del Campo).  Quarantott’ore nella quiete mistica dei colli senesi per cercare un’intesa che già comincia a vacillare, per mettere da parte i sabati contro i magistrati e le risse di partito. Servirà?

Francesco Anfossi
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

I vostri commenti

Commenta

Per poter scrivere un'opinione è necessario effettuare il login

Se non sei registrato clicca qui

Postato da DOR1955 il 15/05/2013 14:56

Ma Letta e Alfano, tanto per non fare nomi, non erano tra coloro che deridevano il "ritiro" del Movimento 5 stelle? E con questo ho detto tutto.

Postato da masperi.umberto@yahoo.it il 14/05/2013 14:15

Rinfreschiamo la memoria: noi ( anzi:loro) peggio del Medioevo. I veri eroi che combattevano contro le ingiustizie, nel Medioevo, erano i cavalieri. Per diventare cavaliere ( oggi sarebbero, mutatis mutandis, i ministri, ecc. ) si trascorreva la NOTTE ( e la nostra non è una notte della “seconda” repubblica ?) in preghiera ed a DIGIUNO. Questi signori al governo ( almeno Letta abbia un po’ più di dignità) col loro ritiro FANNO PENA. Non una parola in più: intanto sulla riforma della legge elettorale, così attesa dal paese, e su cui il presidente Napolitano aveva versato qualche lacrima alla caduta del governo Monti ( disappunto per non essere stata varata) ed ha fatto un accorato richiamo alla sua rielezione, viene procrastinata,procrastinata,procrastinata ( leggiamo dietro le parole: sarà per una ennesima volta una presa in giro). Mentre siamo in attesa della beatificazione dell’uomo di Arcore, martire della ingiustizia (condanna dei giorni scorsi) , fra poco forse martire-non riconosciuto della sua missione educatrice delle signorine delle cene di Arcore, difeso dalla passionaria Santanchè ( andate a rileggervi le dichiarazioni di questa signora su Berlusconi dell’Aprile 2005, frasi che non si possono riportare su una rivista come F.C. dato il livello di volgarità) la nave-governo-italiano comincia a fare acqua … Perché Napolitano non costringe al ritiro al Quirinale queste persone, dicendo apertamente che la sua pazienza ha un limite e “quella” sua lettera ( avete capito) ce l’ha già sul tavolo? ( “Quousque tandem abutere patientia nostra? “ traducetela per Berlusconi e per i suoi al governo e fuori governo ). Nel discorso al Congresso americano ( 1 marzo 2006) Berlusconi alla fine diceva solennemente : “ … La storia di un ragazzo che alla fine dei suoi studi liceali fu portato dal padre a visitare il cimitero in cui riposano molti giovani valorosi soldati, giovani che avevano attraversato l'Oceano per ridare dignità e libertà ad un popolo oppresso. Nel mostrargli quelle croci, quel padre fece giurare a quel ragazzo che non avrebbe mai dimenticato il supremo sacrificio con cui quei soldati americani avevano difeso la sua libertà.” ( ma quel padre non sapeva,essendosi rifugiato in Svizzera, che c'erano, e ci sono, cimiteri di GIOVANI partigiani; invito che faccio spesso:leggiamo a Berlusconi le lettere dei condannati a morte della resistenza italiana). *** LA SUA LIBERTA’ : siamo sicuri che quella dell’ultimo ventennio ( cfr. la “guerra dei vent’anni” di due giorni fa, su canale 5 ) sia proprio la stessa? E se Berlusconi forre vissuto e fosse stato presidente negli USA in quest’ultimo ventennio, DOVE sarebbe ora?

Postato da Santi Di Mauro il 14/05/2013 11:12

Quando si evocano metafore sportive, spogliatoio, si corre il rischio di enfatizzare le potenzialità del gioco di squadra che dovrebbe essere assicurato dal "parco" atleti. Che sono quelli che sono e messi lì da "larghe" intese affidate alla moderazione di Schifani e Brunetta o alle alchimie relativiste dei vari D'Alema che oggi mandano figli a studiare a New York. dopo aver studiato da piccoli a Mosca e nei climi delle ideologie frantumate ma resistenti nell'immaginario...collettivo. Il gioco che può uscire e che è uscito dallo "spogliatoio" e quello della politica delle cose da fare dei 100 giorni: Altre politiche andavano in onda sulle reti Mediaset con il titolo storico della Guerra dei venti anni. A voglia Napolitano e Letta, prima e seconda generazione, di rimescolare la minestra il circolo non si chiude mai, inconclusive circle. Due sono gli argomenti assenti dallo spogliatoio: uno ' la riforma elettorale, è stato subordinato dai pensatori del PDL al pensiero del padre- padrone del partito: la riforma dell'architettura costituzionale. Dai tempi lunghi e per un altro Stato quello presidenzialista del Sogno di Berlusconi. Il secondo non è entrato neanche in agenda come se non esistesse per convenzione decisa dalla casta: il conflitto di interesse. A che gioco giochiamo Caro Letta, potrebbe star bene il Convento per il ritiro, poi lo spogliatoio nell'intervallo delle partite perse ..... ma per quale gioco? Elezioni anticipate, presidenzialismo, traino di ascari per i dominanti dell'economia e della finanza? Lo "spogliatoio" è utile se si ha un target comune e un gioco condiviso. Prima dello spogliatoio sarebbe utile decidere il torneo a cui iscriversi. Alfano e Lupi, di scuola cattolica, lo hanno detto e hanno scelto il " catenaccio" difesa ad oltranza del loro leader anche di fronte a fatti documentati ampiamente. Il gioco degli esponenti principali del PDL e chiaro, Lupi difende l'EXPO 2015 e quanto di sottinteso ed Alfano difende le scelte del suo Partito per la sua terra di origine il Mezzogiorno e la Sicilia....con la coalizione con la Lega. Allora caro Letta apri gli occhi e torna sul Colle fa dire a Napolitano che l'Italia sarà fuori dal pantano solo con due priorità una nuova legge elettorale da tenere pronta nel cassetto e la liberazione dal potere mediatico di Mediaset. (ovvero conflitto d'interesse) I ministri nello spogliatoio sanno che se vacilla il leader il loro ruolo tramonta da qui “mors tua e vita mea”

Postato da franchetta il 13/05/2013 19:18

no

Postato da giorgio ferretti il 13/05/2013 15:14

Intesa perfetta, tra Alfano e Letta... dopo avere il primo insieme ai ministri del pdl fatto eco al ruggito emesso dal cavaliere in quel di Brescia, la leonessa d'Italia. Diversamente da Ofelia che tuttavia é annegata, il governo s'é salvato ritirandosi in convento e così stavolta ad "annegare" saremo noi, gente comune - giovani e meno giovani - che si aspettava il cambiamento e non la riesumazione della vecchia politica. Adesso cercano soldi per togliere IMU, prossimo aumento IVA e rilanciare questo e quello, ma non sanno dove prelevarli. Posso dirlo io? Fate pagare di più chi ha di più. E non dite che non li conoscete.

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare
%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati