05/09/2012
Il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi.
«Le parti sociali italiane sono molto mature e consapevoli e il Governo li aiuterà a rendersi veramente conto che molto della sorte dei
lavoratori degli imprenditori e del Paese è nelle loro mani e non
soltanto nelle mani del Governo». In occasione della Fiera del Levante, il premier Mario Monti manda
un messaggio preciso alle parti sociali. Più che auspicare la concertazione, vorrebbe maggiore collaborazione sull'agenda governativa, in un momento cruciale per l'economia italiana.
"Ci siederemo con loro per fare in tempi brevi un ragionamento sul
fatto che la produttività italiana non sta andando bene e questo è vero
da diversi anni" spiega il premier davanti ai partecipanti alle assise dell'imprenditoria del Sud. Che tipo di ragionamento? La dichiarazione di Monti si carica anche un po' di mistero. E soprattutto: come la prenderanno le parti sociali? Inanzitutto va detto che né Confindustria né i sindacati condividono il cautissimo ottimismo del premier.
Se per Monti l'autunno sarà "tiepido", almeno dalla fiducia che ripone per il futuro, in mattinata era stato lo stesso Squinzi a
ribadire che "l'autunno è già caldo". Anzi, addirittura "bollente". Per Squinzi "ci sono
migliaia di casi di aziende piccole e medie che stanno soffrendo
mediaticamennte in silenzio".
Il leader della Cgil Susanna Camusso la pensa allo stesso modo. Ma aggiunge: "Anche alle imprese
va chiesto di rilanciare gli investimenti e di porsi il tema della
crescita". Quanto all'ottimismo del premier, commenta: "Mi auguro voglia dire che il Governo si appresta a varare provvedimenti per lo sviluppo". Che finora, fa intenere il segretario della Cgil, non ci sono. Nemmeno nell'agenda dei ministri "tecnici".
Francesco Anfossi