31/10/2012
In Italia un giovane su tre è disoccupato. In copertina: la protesta di disoccupati sul tetto di Palazzo Reale (Ansa).
L’Italia è una Repubblica sempre più basata sulla disoccupazione. Il numero dei senza lavoro a settembre è salito a quasi 2,8 milioni: il livello più alto dal 1992. Un record assoluto. In un mese sono andati persi 62 mila posti di lavoro (e secondo l’Istat il calo riguarda quasi esclusivamente la componente maschile). Su base annua si arriva a oltre mezzo milione di posti di lavoro. Il tasso di disoccupazione è salito al 10,8 per cento.
La disoccupazione giovanile è a quota 35,1 per cento. Oltre un giovane su tre è disoccupato. Una cifra da Repubblica di Weimer. Nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni le persone in cerca di lavoro sono 608 mila, cioè il 10,1 per cento della popolazione in questa fascia d’età. Solo l'agricoltura è in controtendenza: registra, infatti, un incremento record del 10,1 per cento di lavoratori dipendenti nel secondo trimestre 2012. Lo sottolinea Coldiretti, evidenziando che è il risultato di una crescita record del 13,7 per cento al nord, ma anche del 3,5 per cento. Anche il tasso di occupazione complessivo continua a scendere, dopo molti anni è tornato al di sotto del 57 per cento.
Francesco Anfossi