La famiglia italiana non mangia

Sette nuclei su dieci hanno modificato (in peggio) qualità e quantità dei prodotti sulla spesa.

23/04/2013

Il quadro presentato dal presidente dell’Istat Enrico Giovannini in audizione alla Camera sullo stato di salute economica delle famiglie è agghiacciante, pur con qualche lampo di speranza. L’autoritratto di un Paese che non ce la fa. Oltre sette famiglie su 10 (pari al 71 per cento) hanno modificato quantità e qualità dei prodotti acquistati. I nuceli familiari hanno risparmiato perfino sulla salute tagliando le spese per visite mediche, analisi cliniche e radiografie. E’ rimasta solo quella incomprimibile per i medicinali. La crisi, ha spiegato il presidente dell'Istat, ha modificato profondamente i modelli di consumo delle famiglie.

Qualche timido segnale di ottimismo però c’è. Ad aprile 2013 l'indice del clima di fiducia dei consumatori segna un rialzo, aumentando a 86,3 da 85,3 di marzo. Lo rileva l'Istat. Il miglioramento arriva dopo il calo del mese precedente e vede l'indice posizionarsi al livello più alto dallo scorso luglio, ovvero da nove mesi. Nel dettaglio, il clima economico e quello futuro salgono ai massimi da oltre un anno.  Guardando alla situazione economica del Paese, i giudizi e le attese sono in miglioramento. Non è però così per le aspettative sulla disoccupazione, vista in crescita. A livello personale, le valutazioni sulla condizione economica della famiglia migliorano, ma diminuisce il saldo dei giudizi sul bilancio familiare.  

Francesco Anfossi
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Postato da lettrice il 26/04/2013 15:55

Non diamo tutte le colpe ai parlamentari: per quanto riguarda l'economia siamo ormai all'interno di un mercato del lavoro di dimensioni mondiali e i fattori che la influenzano sono molteplici. Certo che pur essendo un imprenditore Berlusconi non è stato in grado di dare un sostegno politico all'economia già in sofferenza fin da prima della formazione dell'Europa dell'Euro. Eppure gli Italiani gli hanno dato ancora fiducia... e siamo in una fase di stallo... si tratta di capire se ormai siamo proiettati verso il presidenzialismo. Il partito democratico che colpevolmente non ha sostenuto adeguatamente il referendum per abolire il porcellum ne ha fatto le spese insieme a tutta l'Italia. Forse non basta più cambiare la legge elettorale, occorre purtroppo cambiare il tipo di repubblica e passare a quella presidenziale. Intanto speriamo che Enrico Letta formi il nuovo governo.

Postato da Fedone il 26/04/2013 09:39

In un paese dove un ministro piange a catinella al pensiero di dover fare brutte cose e poi dopo essere stata la causa di numerosi suicidi si dà un bel 7 cosa possiamo pretendere? Abbiamo avuto un primo ministro educato dai Salesiani che è un esempio morale per tutto il mondo. Fortuna che la Chiesa sta cambiando rotta: gli ultimi 3 Papi non sono Italiani e quest'ultimo è del tutto diverso. Io vedo in due culture forti e millenarie la possibilità di salvezza dallo sfacio globale: la Cina e la Chiesa. Ma i tempi non sono paragonabili a quelli della variazione dello spread.

Postato da DOR1955 il 23/04/2013 16:03

Egregio Dr. Anfossi, tempo 6-9 mesi e i famosi "nodi" circa la reale situazione economica in cui versa il Paese verranno al pettine. Non crederà mica che il non-governo che si andrà a formare sia in grado di dare risposte concrete ai temi lavoro, povertà, equità e tutto quanto è necessario fare per il Paese? Questi sono gli stessi "cialtroni" che hanno portato l'Italia in queste condizioni e adesso promettono di fare "i bravi bambini"; mi scusi Dr. Anfossi, lei che ingenuo non è, non crederà mica alle favole? Se io fossi Napolitano ieri al discorso di insediamento gli avrei detto, forse superando i diritti-doveri del Capo dello Stato: "Se entro 6 mesi non fate questa, quella, quell'altra riforma, io sciolgo le Camere e ve ne tornate a casa "TUTTI"". Poi voglio vedere chi vi voterà ancora. Questi sono bambini viziati (ricchi e arroganti) che non gliene può fregar di meno dei problemi della gente; mirano solo a mantenere il posto e sono talmente "stupidi" che applaudivano Napolitano mentre gli stava dicendo che sono stati incapaci e stolti. Grande classe politica! O no?

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