20/03/2012
Il dolore di un gruppo di alunni della scuola ebraica "Ozar Hatorah" (foto sopra e di copertina: Ansa).
"E' una tragedia nazionale. E' impossibile accettare l'idea che si possa fare un
tale massacro. Ed è una tragedia anche che esistano dei dementi capaci di
commettere atti simili". Lo ha dichiarato il presidente Nicolas Sarkozy, accorso
lunedì mattina a Tolosa, davanti alla scuola ebraica "Ozar Hatorah" dove poche
ore prima un killer con un casco, arrivato su uno scooter nero, ha aperto il
fuoco sulla piccola folla dei bambini e dei loro genitori fermi come tutte le
mattine al punto di raduno. Sono morti un insegnante (un rabbino) di 30 anni, i
suoi due figli di 3 e 6 anni e una bimba di 10 anni figlia del direttore
dell'istituto. Anche un adolescente di 17 anni è rimasto vittima dell'agguato:
gravemente ferito, il ragazzo è in fin di vita all'ospedale di Tolosa.
Il
killer è riuscito a fuggire a bordo del medesimo scooter nero. Una vera e
propria caccia all'uomo si è scatenata in città e nella la regione, dove tutte
le forze di polizia disponibili sono state mobilitate. Da Parigi è giunto un
gruppo di agenti dell'antiterrorismo. Gli investigatori non hanno dubbi: il
killer della scuola ebraica è lo stesso che nei giorni scorsi ha freddamente
assassinato tre militari, tre paracadutisti, uno a Tolosa (l'11 marzo) due nella
vicina città di Montauban (15 marzo). Un quarto militare, gravemente ferito, è
in fin di vita. In tutti e tre i casi la "tecnica" degli attentati è stata la
stessa (agguati fulminei con uno scooter, esecuzioni perpetrate con una
freddezza impressionante) e anche l'arma è la stessa, una pistola mitragliatrice
di calibro 11,43.
Nell'assalto alla scuola ebraica l'assassino aveva tentato, in
un primo tempo, di fare fuoco con una pistola di calibro 9, ma l'arma si era
inceppata. I magistrati di Tolosa che coordinano le indagini mettono l'accento
sul carattere razzista degli attentati: le vittime di oggi sono tutte ebree,
mentre due dei tre soldati assassinati nei giorni scorsi erano musulmani, il
terzo, originario delle Antille francesi, aveva la pelle nera.
Subito dopo
Sarkozy si è recato sul posto della tragedia anche il leader socialista François
Hollande, principale concorrente del presidente uscente
nella corsa all'Eliseo. La classe politica nel suo insieme ha espresso orrore e
indignazione, ed è stato deciso, di comune accordo, di fare una pausa nella
campagna elettorale, a un mese esatto dall'appuntamento con le urne.
Saranno
sospesi per due o tre giorni i comizi, i raduni, gli interventi in Tv e alla
radio. Tutti e 10 i candidati in pista per la corsa all'Eliseo, compresi Marine
Le Pen (estrema destra) e Jean-Luc Mélenchon (estrema sinistra) si sono
solennemente impegnati a non strumentalizzare per fini elettorali la tragedia di
Tolosa.
Sarkozy ha anche decretato, per martedì, un minuto di silenzio in
tutte le scuole pubbliche e private di Francia. Lunedì sera, a Parigi, c'è stata
una marcia silenziosa seguita da una messa nella cattedrale di Notre-Dame e da
cerimonie nelle sinagoghe (una alla quale è intervenuto Sarkozy). Misure
straordinarie sono state messe in opera per rinforzare la sicurezza attorno agli
istituti scolastici, e per proteggere i militari. La polizia, come si è detto,
ha mobilitato tutte le sue forze per tentare di catturare l'assassino. Gli
investigatori si sono rivolti anche agli psicologi per stabilire un "profilo"
del serial killer, di cui si ignorano (per ora) gli obiettivi e il movente.
Quello che è certo è che l'uomo ha un eccezionale sangue freddo e conosce molto
bene i luoghi in cui compie le stragi.
Segno che le autorità sono ormai
persuase che il serial killer sia un solo e medesimo uomo, la sezione
antiterrorismo del tribunale di Parigi ha deciso di unificare le inchieste sulla
strage della scuola ebraica di Tolosa e sugli assassini dei militari a Tolosa e
a Montauban. Anche in Israele le popolazione ha espresso orrore e sdegno, mentre
la comunità ebraica francese è sotto schock. I sentimenti i orrore e di
inquietudine sono alimentati dalla dinamica dell'attentato contro la scuola
ebraica, così come l'ha ricostruita il procuratore della repubblica di Tolosa,
Michel Valet. "E' successo in un attimo, qualche minuto prima delle 8 del
mattino", ha detto il magistrato. "Il killer prima ha sparato contro tutto
quello che aveva di fronte, poi ha anche inseguito alcuni bambini all'interno
dell'istituto, sempre sparando all'impazzata". Le immagini registrate dalle
telecamere di sorveglianza della scuola, ha aggiunto il procuratore, "sono
insopportabili".
Paolo Romani