La pena di morte non si ferma

La sedia elettrica torna a uccidere in Virginia. In Sri Lanka suscita sdegno l'esecuzione di una babysitter. In troppi Paesi giustizia fa ancora rima con vendetta.

19/01/2013
Lo Sri Lanka protesta per Rizana (Reuters).
Lo Sri Lanka protesta per Rizana (Reuters).

In Virginia, con l’ennesimo “omicidio legalizzato” è stato giustiziato Robert Gleason, che aveva ucciso due compagni di cella mentre stava scontando un ergastolo. La prima condanna a morte del 2013 negli Stati Uniti porta con sé un’altra brutta notizia: il ritorno della sedia elettrica, che non veniva più utilizzata dal 2010.
Già la settimana scorsa si sono levate molte proteste contro la pena di morte per l’esecuzione di Rizana Nafeek. Le hanno tagliato la testa per l’omicidio di un neonato di cui faceva la tata nel 2005, quando era ancora minorenne. Una condanna a morte eseguita in Arabia Saudita, paese che nell’ultimo anno ha registrato almeno 79 esecuzioni, di cui 27, non a caso, nei confronti di cittadini stranieri. Rizana Nafeek era nata in una famiglia povera dello Sri Lanka; emigrata in cerca di lavoro in Arabia, è diventata adulta nel braccio della morte. Infatti, quando nel 2005 il neonato che accudiva morì mentre gli stava dando da bere del latte, Rizana fu accusata di averlo ucciso e arrestata.

Nonostante si sia sempre proclamata innocente,
fu interrogata e processata senza avvocato e senza interprete, come spesso accade nei procedimenti penali del regno saudita. Firmò una confessione in arabo, senza capire cosa ci fosse scritto, e anche gli appelli della associazioni internazionali, come Amnesty International e la Comunità di Sant’Egidio, non sono servite a salvarla.

L’esecuzione, tra l’altro, viola la Convenzione Internazionale sui Diritti del Bambino che proibisce la pena capitale per crimini commessi da minorenni: l’Arabia ha firmato la Convenzione e Rizana aveva 17 anni all’epoca del fatto. Nel mondo, tra i “dead man walking”, “gli uomini morti che camminano” ovvero i condannati a morte, non mancano purtroppo i minori. Come Alphonse Kenyi Makwach, che oggi ha 16 anni ed è recluso insieme ad altri nove adolescenti nel braccio della morte del carcere di Juba, capitale del nuovo stato africano del Sud Sudan. Alphonse, che vendeva bottiglie di plastica raccolte per strada per aiutare la famiglia, è stato arrestato nel 2009, a 13 anni, con l’accusa di omicidio plurimo compiuto da una banda giovanile violenta, a cui era ritenuto appartenere. È stato condannato a morte l’anno successivo, ma la Comunità di Sant’Egidio denuncia: «Blandi indizi conducevano a lui. Alphonse dice di essere stato costretto con le percosse dei poliziotti ad ammettere un omicidio che non aveva assolutamente compiuto. Fu trascinato davanti a un giudice e, dopo un interrogatorio sommario in cui il ragazzo professò con caparbietà la sua innocenza,fu ugualmente portato in prigione».

Anche in Iran, secondo solo alla Cina nella triste classifica delle esecuzioni, la pena di morte ha recentemente fatto nuove vittime. Più di una al giorno: almeno 431 nel 2012 e 670 nel 2011. Nel nuovo anno, il 5 gennaio, due giovani sono stati impiccati per uno stupro, mentre il giorno successivo la stessa sorte è toccata a due uomini condannati per possesso e traffico di droga. Il 27 dicembre, invece, le vittime sono state ben 12, tra cui 6 curdi accusati di far parte di un gruppo salafita. Non mancano però le buone notizie.

A novembre, una nuova richiesta di moratoria delle esecuzioni è stata approvata all’Onu con ben 110 voti favorevoli, una cifra record. O come l’abolizione della pena di morte in Mongolia, Gabon, Togo, Benin e nell’americano Connecticut. Proprio negli Usa, il 2012 è stato l’anno in cui si è ucciso di meno (43 persone) dal 1977, anno della reintroduzione della pena di morte. Sister Helen Prejean, la suora che è forse il volto più noto di questa battaglia in America, ha raccontato nel suo libro “Dead Man Walking” l’ingiustizia della pena capitale e di come, quando lo Stato uccide in nome della comunità, abbassa tutta la comunità al livello di chi uccide.

Stefano Pasta
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Postato da Vincenzo Alias Il Contadino il 20/01/2013 11:52

FAME E PENA DI MORTE;MONTI NON HA SULLA COSCIENZA ALTRI DUE MILIONI DI POVERI ALLA FACCIA DELLA SOCIETA' CIVILE? Si fa presto a dire,ma fare come quei profughi delle carrette annegati nel Mediterraneo? Ma i Cattolici Cristiani con l'atroce delitto di Gesù non hanno fatto molto per la galera:non ho mai alzato la voce in tangentopoli che si potevano anche essere colpevoli ma il cuore l'amore del fratello uomo dov'era dove sta Zazà?Io l'ho vissuta in prima persona in mezzo la città quando arrestavano“ presunti colpevoli” uccidendo il Diritto sancita dalla“Carta”conquistata col sangue d'era la“Società Civile” che tanta decanta Monti e cosa ha fatto di prodigio o di Patriottico forse come me lasciato per terra in un lago si sangue da quelli che oggi saranno Compagni di merenda e dai Centri Sociale mettendo a ferro a fuoco la“Milan da bere”nel vedere Corso Buenos Ayres con saracinesche scarabocchiate di vernici spray e messo a fuoco i bancomat e magistrati clementi per criminalucci? Dov'erano i Capi di stato e Cattolici Cristiani che lasciarono crepare il mio amico Statista Bettino Craxi in terra straniera e una terrorista assassina importata dagli Usa sì?Ho visto al Palazzaccio un ragazzo pensavo a Gesù lo trascinavano con catene e dietro uno stuolo di ragazzine e suore sorridente e più avanti sempre in catene, un'altro“criminale” di nome Enzo Carra,che poi aderì col suo carnefice!Ma la Giustizia cos'è una arma per“Santi magistrati e Giudici”super pagati da super burocrati che occorrono anche 20 anni per un processo perchè okkupati a rivoltare l'Italia come un Che dire di un condannato all'ergastolo che dopo decenni altro era il seria killer,ma per scagionarlo occorreva il processo per farlo uscire? Ebbene, quanti magistrati e avvocati eletti in Parlamento che hanno messo mano a queste leggi anomale“fatta la Legge trovato l'inganno'”Già negli Usa la pena di morte reale è Legge,ma allora se l'essere umano ci sta tanto cuore anche se riconosciuto colpevole,oltre ragionevole dubbio non vi pare che non bisogna farlo attende nel braccio della morte per altri decenni e non eseguire la pena,seppure serial killer non è masochismo?Io sono contro la pena di morte di chicchessia,ma almeno non essere ipocrita di costruire carceri sprecando 1000 miliardi per guerre che moriranno 2 milioni di esserei umani innocenti(Afghanistan-Iraq):ebbene,non meglio condannare a morte solo criminale mafiosi d'ogni genere e serial killer od uccidere il i soli Dittatori o Mostri()senza offrire scappatoie con rifugi d'oro,ma usare questi capitali per non fare morire di fame e di stenti Popoli interi?Infatti,leggiamo spesso di blitz ed arresti,poi mafiosi e trafficanti liberi dopo un po'?Proposta indecente:abolire i carceri usando (Farms) campi di lavoro per criminali incalliti,mentre per altri usare la tecnologia microchip GPS liberi di stato per tanti ed usare arresti calibrate,viceversa pene severissime a quei magistrati che abusano della Legge diventano peggio di dittatori in modo masochista,solo per fare carriera Politica senza aver costruito niente di buono o i processi a Berlusconi sia accuse serie e non giustizialismo a tavolino?Per questo occorre la distinzione di ruoli e mai più,abolendo i salti di quaglia trai poteri!Vi pare pare l'Amaro Petrus Alias Di Pietro, De Magistris, Ingroia, D'Ambrosio e Oscar Scalfaro hanno prodotto qualcosa di buono o procurato danni irreparabile e dolore inutile alle persone e al Paese reso immobile ed intimorito da un Potere giudiziale manco eletto dai Cittadini?Pensaci Giacomino.

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