Restituite i soldi ai cittadini

Anticipiamo il Primo Piano di Famiglia Cristiana n. 41, in edicola e in parrocchia da giovedì 4 ottobre. Un'onda di piena inarrestabile travolge la cattiva politica.

03/10/2012
L'ingresso del Consiglio regionale del Piemonte (foto Ansa).
L'ingresso del Consiglio regionale del Piemonte (foto Ansa).

«La rabbia degli onesti», l’ha definita il cardinale Bagnasco. Disgusto e indignazione montano, giorno dopo giorno, di fronte a ruberie e spreco di denaro pubblico. Un’onda di piena inarrestabile travolge la politica. Anzi, la “cattiva politica” di chi ruba e si sistema a vita. A spese dei cittadini. A ogni livello: dalle Province alle Regioni al Parlamento. In una girandola grottesca di spese folli. Con falsi rimborsi e assunzioni clientelari di mogli, figli, parenti e amici. Persino una settimana bianca pagata con i soldi dei contribuenti. E “vitalizi” di quattro-cinquemila euro al mese, elargiti alla “venerabile” età di cinquant’anni. Per aver “scaldato” qualche sedia istituzionale.

Una seria riforma delle pensioni non può ignorare il taglio netto di ogni vitalizio. Questione di equità verso i pensionati a mille euro al mese, dopo quarant’anni di duro lavoro. Un colossale sperpero di risorse pubbliche, fatto passare come “rimborsi” per i “costi della politica”. Così, svanisce l’ultimo residuo di credibilità della “casta”. E l’antipolitica ringrazia. Non c’è più onestà. Né rigore morale. È prevalsa l’Italia dei furbi. Di chi “ruba” legalmente. Secondo le norme stabilite. Nella connivenza e nel silenzio colpevole di chi, in altre circostanze, si appella ai valori etici. O ai princìpi cristiani.

Tutti rassegnati al dilagare della corruzione. E impotenti sulla legalità. Come denuncia don Luigi Ciotti, presidente di Libera: «C’è un Governo sotto ricatto sulla legge anticorruzione. È importante sostenerlo e chiedere con forza il diritto alla trasparenza nel nostro Paese. Tutti, a parole, sono contro la corruzione. Ma, nei fatti, da decenni non si fa nulla».

Un dossier anticorruzione, accompagnato da un milione di firme, è stato presentato da Libera e Avviso pubblico al presidente Napolitano per la confisca dei beni ai corrotti. Così come avviene per i mafiosi. Per destinare queste risorse ad attività sociali. I continui richiami del capo dello Stato, purtroppo, cadono nel vuoto. E la corruzione si afferma come una “tassa occulta”. Così, ogni italiano versa mille euro l’anno nelle casse del malaffare e dell’illegalità. E sessanta miliardi di euro vengono a mancare allo Stato. Cioè alle famiglie e alle politiche sociali.

Abbiamo davvero toccato il fondo.«I partiti facciano pulizia, senza aspettare i magistrati», ha detto Michele Vietti, presidente del Consiglio superiore della magistratura. Una legge anticorruzione è più che mai urgente. Ma non sarà impresa facile chiedere a questa classe politica di autoriformarsi. Nell’ultima legislatura, tra il 2008 e il 2012, novanta parlamentari sono stati indagati, condannati o arrestati per corruzione, concussione, truffe e abuso d’ufficio (cinquantanove del Pdl, tredici del Pd e otto dell’Udc: circa il 10 per cento tra Camera e Senato). Ciononostante un forte segnale va dato. Per frenare i costi (diretti e indiretti) della corruzione dilagante. Non è più tempo di tacere. O restare inerti. E chi ha rubato deve restituire i soldi ai cittadini.

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Postato da lettrice il 03/10/2012 20:19

Quando si inizia a parlare di come denunciare e poi aggiustare le cose il discorso si fa difficile, ma è così che si fa vera informazione. Vedendo spezzoni di telegiornali di qualche decennio fa, ci si accorge di quanto più spazio avessero le spiegazioni rispetto alle opinioni; oggi invece si mettono in mano i microfoni ai passanti che dicono la loro (selezionati dal montaggio tv), e i giornalisti pensano di avere assolto il loro compito. Torniamo a parlare veramente del come possono avvenire certi fatti in modo da poter studiare un "antidoping" per impedire la corruzione politica.

Postato da rob.ba il 03/10/2012 16:57

Ho letto con piacere, se famiglia cristiana, le acli, la chiesa diranno la loro forse qualcosa si potra fare. Penso anche che i numeri e la loro distribuzione tra i partiti: 59 del Pdl, 13 del Pd e 8 dell’Udc, debbano far riflettere. Per me i costi della "politica" buona non hanno niente a che fare con l'arrichimento degli eletti, ma devono essere al servizio agli elettori, e allora basta molto meno (un decimo ? un centesimo ?). Copiamo dalla Germania: 4000Euro al mese e massimo due legislature, e i risultati si vedono.

Postato da giogo il 03/10/2012 14:29

Condivido tutto dell'articolo...una "breve precisazione" sulla legge anticorruzione, il PDL tira il freno e trova mille giustificazioni forte dei legali del "fuggitivo" perchè bisogna a tutti i costi salvare il padrone sul caso Ruby, hee ciò il bunga-furbacchione rischia grosso. Saluti

Postato da lamarta il 03/10/2012 13:46

sono perfettamente d'accordo con DOR1955, i grillini o altri movimenti classificati nello schedario dell'antipolitica sono in realtà frutto della reazione all'antipolitica dei ladri che di certo non hanno a cuore le sorti della "polis", ma solo quelle delle proprie tasche. E ha ragione anche quando non crede nell'emanazione di una buona legge anticorruzione, infatti dalle ultime notizie pare che lo sbarramento sia solo per condanne definitive superiori ai due anni, cioè il limite per non andare in galera. Ma se io venissi condannata per un reato che comporta questo tipo di pena, verrei immediatamente, e giustamente, licenziata dal mio datore di lavoro che non potrebbe più avere fiducia in me e nessun giudice contesterebbe la giusta causa del licenziamento. Perchè invece i cittadini devono continuare a sopportare di essere governati anche da malfattori? ma cosa dobbiamo fare per porre fine a questo scempio?

Postato da DOR1955 il 03/10/2012 09:57

Articolo ineccepibile con un gravissimo errore; e cioè quando si parla di "antipolitica". La vera "antipolitica" non è quella dei grillini o movimenti vari (che non hanno mai governato) , ma quella messa in atto da decenni a questa parte da tutte le forze politiche che si sono avvicendate alla guida di questa sciagurato Paese. Se avessero fatto "buona politica" di sicuro non saremmo in queste condizioni e pertanto "l'antipolitica", che penso si possa assimilare alla cattiva politica (in quanto non è stata applicata nessuna buona regola del fare politica), è quella che abbiamo subito e pagato (caramente). Continuiamo pure a credere ai "furboni" che ci hanno mal-governato in questi anni e di certo ci troveremo non solo a dover ripagare un enorme debito pubblico la cui maggior parte è andata ad arricchire pochi, ma non potrà altro che succedere di vedere incrementati i problemi che già affliggono l'Italia (in primis il lavoro). Per cui, a mio sommesso parere, non aspettiamoci nessuna buona legge anticorruzione (visto che la dovrebbero fare molti che sono implicati in vicende giudiziarie di tale natura), nessuna buona riforma della legge elettorale (visto che dovrebbe stilarla lo stesso personaggio che ha partorito il porcellum) e nessun stravolgimento del "sistema Italia" (leggasi corruzione-evasione-privilegi) in quanto andrebbero a toccare gli interessi di chi tale stravolgimento lo dovrebbe fare, i loro parenti, i loro amici, gli amici degli amici, le lobby a loro collegate e via dicendo fino ai compagni di merende e/o cene elettorali (magari con ostriche e champagne). Oramai il marciume è presente a tutti i livelli, dal più piccolo comune fino al parlamento, passando per enti inutili - associazioni fantasma - consorzi vari - municipalizzate - sanità e ogni altra entità dove circoli anche un solo Euro di denaro pubblico. L'imperativo categorico è: "Rubare tanto e subito. Tanto poi saranno gli italiani onesti a ripianare il debito". In barba alla morale e alla "buona politica". Seguiamo le "cassandre" politiche e di sicuro continueremo a farci del male.

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