16/05/2011
Il primo dato certo ed inequivocabile è che i napoletani sono andati alle urne mentre per le strade della città “giacevano” circa 3mila tonnellate di spazzatura. Anche per questo, in molti hanno scelto di non votare; l’affluenza, infatti, è appena del 60,33 per cento, con un meno 6 per cento rispetto alla precedente tornata amministrativa. I napoletani, dunque, hanno voluto così denunciare la loro sfiducia verso le Istituzioni e la politica in genere. Un senso di sfiducia che è stato molto bravo ad intercettare Luigi De Magistris, la vera sorpresa delle elezioni napoletane: l’ex magistrato e candidato sindaco per IDV supererebbe nelle preferenza il candidato PD Mario Morcone e, dunque, sarebbe lui ad andare al ballottaggio con Gianni Lettieri, candidato sindaco per il PDL.
Nello specifico, dopo le primissime proiezioni, Gianni Lettieri (PDL) supererebbe il 40%, mentre Mario Morcone (PD) oscilla al di sotto del 20%, ampiamente superato da Luigi De Magistris, accreditato addirittura oltre il 24 per cento. Decisivi, dunque, in vista del ballottaggio potrebbero essere i voti del Terzo Polo, il cui candidato sindaco Raimondo Pasquino si attesterebbe all’8-10 per cento. Un primo commento arriva dal sindaco uscente Rosa Russo Iervolino che sottolinea come il centrosinistra paghi la scelta di andare diviso al voto: “Se il Centrosinistra avesse avuto l'intelligenza politica di presentarsi unito, sarebbe già avanti”.
“Se la matematica non è un'opinione - prosegue la Iervolino - se si fosse corso in modo unitario, il Centrosinistra sarebbe già avanti rispetto al candidato PDL”. Un dato - conclude il sindaco uscente di Napoli - che deve essere un monito per il futuro perchè è evidente che le beghe di partito non pagano davanti all’elettorato”.
Giovanni Nicois