10/10/2012
Beppe Grillo in un fotomontaggio pubblicato sul suo blog (Ansa).
Francamente non si capisce perché il 62enne Beppe Grillo debba sbarcare in
Sicilia a nuoto, traversando i 3,2 chilometri dello Stretto di Messina, per
inaugurare, tra una bracciata e l'altra, la campagna elettorale del suo movimento. E' un'altra trovata del guru
Gianroberto Casaleggio? La dimostrazione manifesta che Casaleggio è la mente del Movimento e Grillo il braccio (natatorio)? La Sicilia è una regione tormentata, il Palazzo dei Normanni è uno
dei simboli dei fasti e degli sprechi della “casta”, dove prolificano centinaia
di enti collegati a un apparato ipertrofico e a un esercito di lavoratori
precari. La mafia continua a imperversare e le scelte politiche lacerano una
terra impoverita. La disoccupazione è alle stelle.
E il leader di un
Movimento che i sondaggi danno al 18 per cento che fa? Si esibisce in un’impresa
natatoria tra Scilla e Cariddi che rimanda a Mao e Mussolini. Che l’impresa bislacca e demagogica del
D’Annunzio di Genova riesca o no che senso ha quest’esibizione di muscoli in una regione che
avrebbe bisogno di lavoro e buona amministrazione? Forse per dimostrare che il Grillo Natante è in buona salute? O abbiamo di fronte un potenziale piccolo Putin?
Quella dell’esibizione del corpo ci pareva
un’esperienza politica ormai alle spalle, in tempi di spread. E invece c’è chi - pur avversandolo - in fondo cerca di emulare Berlusconi, che pure si limitava a un salutare jogging.
Francamente da un leader politico ci si attende come affronterà la politica
industriale del Mezzogiorno. Ai siciliani non importa verificare la sua capacità di sfidare le correnti dello
Stretto. Semmai vorrebbe sapere che ne pensa della politica fiscale, di come uscire dal tunnel della recessione, dei consumi ristretti delle famiglie, dei risparmi bruciati. E magari del fatidico Ponte sullo Stretto, tante volte promesso dai politici nazionali e regionali.
Francesco Anfossi