19/03/2012
Susanna Camusso al Convegno di Milano di Confindustria (foto sopra e di copertina: Ansa).
Martedì 20 marzo dovrebbe essere il
giorno della riforma sul lavoro. Più importante, da un certo punto di vista, di
quella sulle pensioni. Così come i cambiamenti previdenziali sono stati il
punto di partenza per uscire dal baratro finanziario, l’accordo sul lavoro
dovrebbe essere il primo passo per la ripresa economica. Il Governo stringe, i sindacati non ci stanno. A Milano si è tenuto
un primo incontro informale, a margine
del convegno di Milano del Centro studi di Confindustria, tra il presidente del Consiglio Mario Monti, i
leader di Cgil, Cisl e Uil e l'associazione degli imprenditori.
In realtà, soprattutto
sull’articolo 18, siamo lontani da un accordo, dopo i segnali positivi dei
giorni scorsi.
In particolare con la Cgil “tutte le soluzionei sono lontane da
un possibile accordo”, ha sottolineato la leader Susanna Camusso. Più
possibilista Raffaele Bonanni, segretario della Cisl, che sul piano della
sintonia con Confidustria e Governo ha scavalcato la Uil di Angeletti,
sindacato tradizionalmente più moderato. Bonanni agita il
rischio che il Governo “faccia da solo e sarà una riforma più dura”,
manifestando disaccordo con la Cgil. Il leader della Uil Angeletti invece
sostiene che “Non ci sono allo stato soluzioni condivise, il punto fondamentale
è l’articoio 18”.
Sembra profilarsi
all’orizzonte un duello all’ok Corral tra due donne molte toste: il segretario Camusso e il ministro del Lavoro Elsa Fornero. “Il Governo vuole fare un accordo? Perche
se si vuole un accordo serve un un po' di mediazione, non si può mantenere fino
alla fine quanto detto in premessa" ha commentato dal palco di
Confindustria il segretario della Cgil.
'”La settimana prossima si
chiuderanno le trattative sul mercato del lavoro e sugli ammortizzatori
sociali'” ha invece ribadito il premier Mario Monti con l’usuale tono professorale:
“Dovrò richiamare i sindacati allo spirito di coesione”. Una frase elegante per
dire che Cgil e Uil devono accodarsi alla posizione della Cisl. “Se veramente teniamo
al futuro e crediamo gli uni degli altri, allora bisogna cedere qualcosa
rispetto al legittimo interesse di parte" ha detto poi Monti. "L'obiettivo di questo governo non é di farsi rieleggere e abbiamo
libertà": ha detto intervenendo a conclusione del convegno".
Francesco Anfossi