Annalisa Minetti, la donna delle sfide

Dal Festival di Sanremo del 2000 alle Paralimpiadi di Londra: l'orgoglio di una donna che ha sempre lottato contro le avversità. Vincendo.

06/09/2012
Annalisa Minetti, in duetto insieme a Toto Cutugno, al Festivale di Sanremo 2008 (Ansa).
Annalisa Minetti, in duetto insieme a Toto Cutugno, al Festivale di Sanremo 2008 (Ansa).

Non ho mai conosciuto una persona volitiva, determinata e risoluta come Annalisa Minetti, medaglia di bronzo alle paralimpiadi di Londra nei 1500 metri e detentrice del record mondiale della specialità. L’avevo conosciuta a Sanremo nel 2000 dove aveva partecipato alla gara nella categoria nuove proposte, l’aveva vinta e, per il regolamento di quella edizione, era stata ammessa tra i “big” e, sorprendendo tutti, Famiglia Cristiana, che in un certo senso l’aveva adottata, aveva puntato su di lei.

Il nostro fotografo aveva scattato un servizio in esclusiva e quei giorni festivalieri li avevamo passati in sua compagnia. Aveva 24 anni (è nata a Rho il 27 dicembre 1976) e la sua vittoria fece scompiglio, sparigliò quello che, come in quasi ogni Sanremo, sembrava deciso. La discografia ufficiale, quella delle major, già allora miope, non la prese bene e Annalisa fu praticamente messa al bando.

Annalisa Minetti, insiema alla guida Andrea Giocondi, durante la finale dei 1500m alle Paralimpiadi di Londra.
Annalisa Minetti, insiema alla guida Andrea Giocondi, durante la finale dei 1500m alle Paralimpiadi di Londra.

Per un po’ non ci perdemmo di vista. Andavo a trovarla a Rho nella sua casetta a due piani dove viveva con la famiglia. Prima di Sanremo aveva partecipato a Miss Italia. Poi O con te o senza te in qualche modo la fece notare al mondo dello spettacolo, le propose di interpretare un musical, Beatrice e Isidoro, scritto da autori troppo giovani per accettare consigli. Lo spettacolo era eterno, seguii le prove e lei se la cavava bene. Cantare era il suo mestiere, per ballare sfiorava delle corde tese sul palco.

Prima del debutto le dissi che dopo lo spettacolo sarei andato a salutarla in camerino solo se mi fosse piaciuto. Non ci andai e Annalisa, durante l’incontro con la stampa per il concerto “Amiche per l’Abruzzo”, mi rimproverò: «Proprio non ti era piaciuto». «No, Annalisa te l’avevo detto». Poi lei incontrò Gennaro Esposito, calciatore del Castel di Sangro, e nel 2006 è nato Fabio.

Annalisa è diventata insegnante di spinning e ha cominciato a praticare l’atletica. Come sempre ha fatto sul serio. Come è lontano il tempo in cui Aldo Busi l’accusò di aver vinto il Festival grazie alla sua malattia. Lei rispose per le rime e lo zittì. È proprio vero, nella vita ci sono vari tipi di Minetti. Annalisa fa gara a parte. E vince le paralimpiadi. Alla prossima, cara amica.

Gigi Vesigna
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