Manovra e famiglie, conto triplo

Sgravi, fiscali, servizi sul territorio, tredicesima per gli statali. Tre colpi di rasoio sui redditi dei contribuenti, anche quelli meno abbienti.

14/08/2011

Tra una Manovra e l’altra  il Governo pare accanirsi sulle famiglie con un rasoio fiscale a tre lame, non bastassero le precedenti “passate”. E’ infatti come se pagassero tre volte il conto.
Prima rasoiata: la riduzione delle agevolazioni fiscali. Nella Manovra di luglio è previsto un taglio sostanzioso che colpirà soprattutto chi fruisce delle detrazioni Irpef. La rasoiata sarà lineare è colpirà gli sgravi per i figli a carico, le spese mediche, le rette per l’istruzione secondaria e l’università, per i mutui, per le assicurazioni sulla vita. In pratica viene compromesso quel poco di ordito di Welfare delle famiglie che ancora resisteva in Italia.

Seconda rasoiata: i servizi sul territorio.
Le famiglie, soprattutto le più povere, verranno colpite indirettamente anche  dal taglio dei trasferimenti dello Stato agli enti locali. Da più parti si stanno levando le voci di sindaci, governatori e amministratori vari che avevano già raschiato il fondo del barile e avevano già tagliato tutto il tagliabile. Non rimanendo la carne (i bilanci erano già stati abbondantemente ridotti), non resta che affondare nell’osso: autobus, rette degli asili e dei nidi, mense, assistenza ad anziani e disabili, centri di prima accoglienza. Una fascia di tre milioni e mezzo di famiglie in povertà assoluta rimane praticamente senza alcun aiuto. L’Italia infatti è l’unico Paese insieme con la Grecia privo di misure nazionali in favore dei poveri (se si eccettuano i 40 euro della Social card) e tutto viene demandato a Comuni, Provincie, Regioni.

Terza rasoiata: la tredicesima. Tra le famiglie che contano tra i propri redditi lo stipendio di un dipendente statale, si rischia un magro Natale, poiché la Manovra prevede che se l’ente pubblico non riesce a rispettare gli obiettivi di riduzione della spesa prefissati,  i dipendenti, anche se tra di loro c’è chi ha fatto il proprio dovere fino in fondo, debbano dare addio alla tredicesima. Una sorta di rappresaglia amministrativa che probabilmente si infrangerà davanti a una Corte costituzionale. Ma che intanto rischia di deprimere redditi e consumi. Inoltre, se lo statale va in pensione, dovrà rinunciare per due anni alla liquidazione.

Questo è il triplo conto che le famiglie pagheranno, lasciando da parte le iniquità acclarate messe in atto dal Governo nei confronti dei lavoratori dipendenti, chiamati a sostenere gran parte dei sacrifici richiesti, a cominciare dal contributo di solidarietà, che parte dai redditi superiori a 90 mila euro, soglia oltre la quale i lavoratori autonomi, a leggere le dichiarazioni dei redditi, sono pochissimi. Si è preferito tassare preferibilmente chi guadagna, non chi vive di rendita. Una tassa “patrimoniale” avrebbe permesso una politica economica più  improntata al rigore e all’equità.  E’ stato Marco Mobili, sul Sole 24 Ore, a fare l’esempio di un contribuente in grado di vivere con 100 mila euro di affitti. Ebbene, questo contribuente, optando per la “cedolare secca” del 21 per cento, non solo “porterà a casa un prelievo Irpef scontato più conveniente, ma non sarà tenuto, a meno di modifiche in corsa, a pagare alcun contributo di solidarietà”.

Lo stesso vale per chi vive di rendite finanziarie, anche se l’aliquota sale dal 12,5 al 20 per cento. Chiunque abbia rendite finanziarie infatti non sarà tenuto a pagare un solo centesimo di contributo di solidarietà. Insomma: atteggiandosi a Governo “tecnico”, facendo appello all'unità nazionale e alleandosi con la Bce e il governatore Draghi per fronteggiare la crisi devastante del debito pubblico,  il Governo Berlusconi ha fatto però delle precise  e selettive scelte politiche, risparmiando dai sacrifici parte del suo elettorato di riferimento. Cosa legittima ma che un Governo tecnico, evidentemente, non avrebbe mai fatto, essendo condannato a conciliare rigore ed equità.  

Francesco Anfossi
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Postato da Mikros il 17/08/2012 15:53

E' passato un po' di tempo da questo articolo, che si riferiva alle manovre economiche del governo Berlusconi. Che si aspetta a commentare con almeno uguale rigore l'effetto sulle famiglie delle manovre del governo Napolitano - Monti - Fornero?

Postato da ironyman il 23/08/2011 23:51

Hai perfettamente ragione Folgore. Gli altri stati più “laicisti” di noi hanno una idea della famiglia molto diversa da noi. Ed hanno capito una cosa fondamentale e che cioè in tempi di crisi usare la leva fiscale per favorire le famiglie più bisognose e alleggerire i redditi più bassi assolve alla doppia funzione di riequilibrare le differenze reddituali che la crisi e la globalizzazione tendono ad esasperare ingenerando così meccanismi di maggiore equità sociale e nello stesso tempo danno impulso all’economia che solo se i consumi privati restano sostenuti può ripartire. E’ per questo che i sussidi per le famiglie non sono toccati e i salari degli operai della Wolkswagen tengono il passo. Da noi si fanno scelte diametralmente opposte. Dopo anni di tagli alle retribuzioni dei dipendenti pubblici (mancati rinnovi contrattuali, tagli dai compensi accessori, riduzioni di stipendio in caso di malattia ecc…), adesso gli si bloccano gli stipendi già falcidiati dalla crisi e dalla perdita di potere di acquisto e molto probabilmente non saranno pagate le tredicesime, si taglieranno le detrazioni fiscali comprese quelle per figli a carico ed addirittura adesso si pensa ad un aumento delle aliquote IVA per alleviare il contributo si solidarietà. Ovviamente poiché conosciamo i mali del nostro sistema distributivo, che forse avrebbe meritato maggiori attenzioni da parte di un governo cosiddetto liberista per renderlo realmente più moderno e competitivo ed invece le ultime vere riforme liberiste in questo settore, ironia della sorte, le ha attuate un governo di centro-sinistra ( questo Governo è stato affaccendato in altre faccende), stiamo pur certi che un etto di formaggio che adesso costa 1 euro quando l’IVA su quel prodotto salirà dal 10 all’11% e quindi il maggior costo dovrebbe essere di appena 1 centesimo, il costo non resterà invariato come sarebbe logico, ma l’aumento sarà arrotondato a 1,10 € e cioè un aumento del 10% circa. Ricordiamo tutti come è andata a finire con l’introduzione dell’euro. Tutto ciò per evitare un modestissimo contributo (in rapporto ai redditi) da parte dei più facoltosi. Certo chi guadagna circa 4.000 euro al mese ed ha 4 figli avrà qualche difficoltà in più (per la verità quasi impercettibile visto che è stato stimato un aggravio di appena 100 euro circa) ma pensa a chi invece ne guadagna solo 20-25000 anche con solo due figli. Guarda che la maggior parte della popolazione è in condizioni peggiori. Non voglio pensare ai disoccupati ma pensa alla maggior parte dei rediti di lavoro dipendente che non arrivano neanche alla metà di quei 90.000 euro (non siamo mica in Francia o Germania e magari!). Lasciamo poi stare i pensionati che percepiscono redditi inferiori ai sussidi che percepiscono i disoccupati tedeschi (da noi restano a secco). Poi, sinceramente questa preoccupazione per i redditi medio alti la trovo davvero stucchevole e rivoltante. Nei redditi dai 90.000 in su, non vi sono solo i 90.000 ma anche il reddito di Berlusconi e sinceramente non riesco a capire le ragioni di chi sostiene che occorre stemperare l’influsso sulle finanze familiari del contributo con l’introduzione del quoziente familiare. Siamo seri. Davvero dobbiamo credere che la famiglia Berlusconi avrà difficoltà se gli si taglia il reddito (non il patrimonio) del 10% ? Quando si parla genericamente di famiglia secondo me si fanno dei grossi torti alla maggior parte delle famiglie italiane soprattutto quelle come la tua, ed in qualche misura anche della mia, che vengono equiparate sic et sempliciter a quelle molto più fortunate che il contributo dovrebbero darlo anziché riceverlo. Po è veroi, oltre al danno la beffa, ci si deve anche sentire colpevolizzati per avere fatto una scelta di vita riguardo alla famiglia diversa da quella più diffusamente praticata. Io ho solo un figlio purtroppo, ma ho 8 fratelli e quindi ho vissuto sulla mia pelle i disagi e le discriminazioni che colpiscono le famiglie non “comuni”, anche in periodi forse più difficili di questo. So cosa vuol dire.

Postato da aliasmagi il 23/08/2011 18:58

E come se non bastasse c'è un attacco al sistema pensionistico attuale, nonostante proprio ieri, al Meating di CL che si svolge a Rimini il ministro Sacconi abbia detto che il sistema pensionistico italiano è stato gia' abbondantemente modificato ed è tra i piu' solidi di Europa.Quale sporco gioco si sta perpetrando a danno di chi ha sempre pagato le tasse fino all'iltimo spicciolo e che si augura di avere una pensione decende per sopravvivere??? Il coro è trasversale dall'UDC a Confindustria, dal PDl ecc.ecc. Cordialmente

Postato da folgore il 23/08/2011 13:55

Vedi ironyman, in Francia e Germania hanno anche loro la crisi. Solo che una famiglia si trova con detrazioni ben maggiore delle nostre. E ai loro leader non viene certo alla mente di calare quelle per ovviare alla crisi (previsione 2012 per risanamento bilancio). Inoltre le paghe degli operai sono aumentate (vedi la volkswagen per fare un esempio) ben intuendo che se non aumenta il denaro nella busta paga nessuno spende. Qui no, l'unica critica che sento è sui redditi sopra i 90 mila €. Sai potrebbe trattarsi di una famiglia numerosa e con 3.750 € al mese e quattro figli non si vive tanto nel lusso. VIVA L'ITALIA. Perché sai quante sono le famiglie con tale reddito che hanno quattro figli! Io se avessi tale reddito non farei obiezioni di sorta. Il problema è che i quattro figli li ho, ma non il reddito di tal genere e manco uno Stato che mi aiuti. P.S. Sapessi quanti cattolici (o sedicenti tali) quando affermo che lo Stato dovrebbe aiutarmi mi replicano che "dovevo pensarci prima di fare i bambini, che anche Paolo VI parlava di paternità responsabile (sic! pure Paolo VI citato a sproposito)".

Postato da ironyman il 22/08/2011 17:04

Le misure prese da questo Governo a sostegno delle famiglie sono note ma andrebbero considerate nell’ambito delle politiche sociali complessivamente attuate perché se si mettono 4 soldi di social card nelle tasche delle famiglie indigenti e poi si tagliano servizi sociali essenziali a tutti il saldo resta negativo. Un po’ come l’utile di una società che è dato per differenza tra ricavi e costi. Allo stesso modo, se una società presenta un attivo di bilancio, andrà anche valutato se questo utile anziché essere distribuito ai soci viene utilizzato per ripianare perdite pregresse (buchi di bilancio) ovvero, se le perdite pregresse anziché ridursi sono incrementate con nuove perdite. Questo è fondamentale perché ricordiamoci che il debito pubblico costa interessi esosi per lo Stato ed è un macigno che penalizzerà inevitabilmente le prospettive di crescita e di prosperità future (soprattutto per le nuove generazioni). Detto questo io non amo intessere lodi per i Governi precedenti, non l’ho mai fatto ma quando si tratta di fare delle scelte e noi viviamo una fase in cui occorre fare delle scelte importantissime per il nostro futuro, bisogna certamente sporcarsi le mani se necessario, ma bisogna innanzitutto evitare di fare inutili polveroni e, con tutti i distinguo, cercare di capire le differenze che vi sono tra le diverse proposte politiche e soprattutto tra i risultati dei diversi governi perché più che ai propositi occorre guardare ai fatti cercando di non lasciarci condizionare dallo spirito di partigianeria. Non voglio fare lezioni a nessuno perché è un proposito che rivolgo prima di tutto a me stesso. Io non sono stato molto soddisfatto del governo Prodi per cui tutto sommato non possono tesserne le lodi, però non posso accettare la condanna generalizzata ed il “son tutti uguali” perché questo ci porta alla paralisi ed all’accettazione passiva. Le differenze ci sono eccome, saranno anche minime ma ci sono e dunque ognuno di noi deve farsene una idea. Poi ognuno trarrà le sue conclusioni. Io dico che i risultati del Governo Prodi vanno esaminati anche alla luce degli effetti futuri perché è sin troppo facile e più utile in termini elettoralistici fare leggi finanziarie i cui effetti ricadranno su periodi in cui presumibilmente saranno altri a governare, mentre è certamente molto poco conveniente sempre dal punto di vista del consenso fare scelte che peseranno adesso a vantaggio però delle generazioni future. Ma questo è quel che si dice senso di responsabilità. Infine la valutazione dei risultati non può essere fatta considerando solo la tenuta dei redditi ma occorrerà valutare anche l’impatto che le scelte politiche hanno avuto sulla qualità della vita, giacchè avere città con traffico più caotico perchè non si fanno più parcheggi e giardini pubblici infestati da erbacce non mi rende più gradevole il fatto che il mio stipendio non si sia ridotto, ammesso e non concesso che ciò sia vero posto che le retribuzioni degli statali sono state bloccate per 4 anni, gli aumenti del costo della vita hanno falcidiato i nostri redditi ben oltre il tasso ufficiale di inflazione, ed i nostri redditi (parlo ovviamente di quelli di lavoro dipendente) sono tra i più bassi d’Europa (alla quale, guarda caso, si guarda solo quando occorre uniformarci per ridurre le pensioni). Insomma le differenze ci sono e per fare un confronto basterebbe verificare il nostro livello di benessere (con un occhio al livello di indebitamento) durante i diversi governi. Per mio conto la verifica è quanto mai agevole. Ma si tenga conto che io ho un reddito medio-basso (che non merita le attenzioni riservate ai redditi medio alti da 90.000 euro in su, poveracci!) e quindi non appartenendo alle fasce meritevoli della società il mio caso non fa testo. Osservo solo che nelle mie condizioni si trova la maggior parte della popolazione attiva e forse mi par di capire anche Folgore e che in Italia con i Governi Berlusconi le riserve del risparmio privato si sono ridotte ed è aumentato fortemente l’indebitamento (ormai si comprano a rate anche beni di uso quotidiano). Intanto per non far pagare qualche contributo a quei poveracci di redditi medio-alti (che evidentemente non ce la fanno a tirare la conghia fino a fine mese) si stanno studiando misure per penalizzare tutti i consumatori (attraverso l’aumento delle aliquote IVA) oppure i pensionati (che com’è noto in Italia sono dei privilegiati). E paladini di queste proposte, nel silenzio assordante della Chiesa e con i sindacati pressochè latitanti se non compiacenti, sono noti capitani dell’alta industria ovvero politici di spiccata fede molto attenti alle esigenze delle famiglie (nell’accezione italica del termine). Mi sa che le cose più sensate su queste ipotesi di contro-riforma le ha dette, ma che se lo sarebbe aspettato, Montezemolo. Con questi chiari di luna mi sa che io e Folgore dovremmo aspettare ancora chissà quanto per vedere delle reali politiche a sostengo delle famiglie.

Postato da folgore il 21/08/2011 23:18

BONUS FAMIGLIA 2009 Bonus straordinario per il 2009 fino a un massimo di 1.000 euro destinato a famiglie, lavoratori dipendenti e pensionati con reddito compreso fra 15.000 e 22.000 euro. Sono stati distribuiti 4.711.568 bonus. STOP AUMENTO MUTUI Per aiutare le famiglie penalizzate nel 2007 e nel 2008 dai forti rincari dei mutui a tasso variabile, il governo ha messo in campo due iniziative. Nel giugno 2008 ha stipulato una intesa con le banche per riportare la rata dei mutui al valore del 2006, compensando la diminuzione con l’allungamento dei tempi di restituzione del prestito. Nel decreto anticrisi di novembre 2008 il governo ha stabilito che per i mutui a tasso variabile sottoscritti entro il 31 ottobre 2008 gli interessi sulle rate per il 2009 non potessero superare il 4%. Sono state abolite tutte le spese notarili legate alla portabilità del mutuo. FONDO AFFITTI Il governo ha aumentato di 20 milioni il fondo nazionale per il sostegno dell’affitto, che aiuta i nuclei familiari a basso reddito. Sono state confermate le detrazioni fiscali vigenti sugli affitti per l’abitazione principale. L’importo dello sconto è articolato in due fasce (150 o 300 euro) a seconda del reddito. Sconti più importanti sono previsti per chi ha meno di 30 anni. BLOCCO SFRATTI Il governo ha sospeso per tutto il 2010 l’esecuzione degli sfratti. La misura riguarda solo gli affittuari residenti in comuni ad alta densità abitativa con più di 10.000 abitanti. ASSEGNI FAMIGLIARI Sono state aumentate le risorse per gli assegni familiari, estesi anche ai lavoratori autonomi. Gli importi di questi aumenti sono assegnati sulla base dei livelli di reddito. SORVEGLIANZA SUI PREZZI Il Garante per la sorveglianza dei prezzi ha intensificato la sua azione sui prezzi di beni e servizi, per tutelare famiglie e consumatori. Per informazioni: Lunedì-venerdì 9.00-15.00 www.garanteprezzi.it MENO SPESE IN FAMIGLIA NEL 2009 Per diminuire le spese a carico delle famiglie, nel 2009 il governo ha attuato le seguenti misure: Detrazione abbonamento mezzi pubblici Detrazione del 19% del costo degli abbonamenti ai mezzi di trasporto pubblico locale. Pedaggi autostradali Gli aumenti dei pedaggi delle autostrade sono stati sospesi fino al 30 aprile 2009. Blocco tariffe ferroviarie Per i pendolari, blocco delle tariffe ferroviarie sulle tratte regionali. Detrazione spese sport dei figli Detrazione Irpef del 19% delle spese sostenute per iscrivere i figli alle attività sportive. (da http://www.governoberlusconi.it/dettaglio/690/per-la-famiglia-interventi-2008-2009) Come vedi anche l'attuale governo afferma d'avere fatto tanto. Solo che quello precedente qui è lodato, il presente no. Questa è la differenza.

Postato da folgore il 21/08/2011 22:27

Per quanto riguarda gli assegni familiari si tratta sempre di cifre basse. Mai fatto una sorta di quorum familiare o similia e nel programma del 2008 si poneva l'abolizione di detrazioni e assegni per una "dote" di 2500 € a scalare. TASSATA? Se vi accontentate. Berlusconi ha fatto poco? E chi lo nega, ma per favore non girate sulle cifre che mi viene da ridere.

Postato da spark il 21/08/2011 13:22

Ringrazio Ironyman e tutti gli altri amici per le loro osservazioni e commenti a quanto da me postato a commento di questo articolo di FC. Solo una puntualizzazione, forse mi sono espresso male, ma anch'io ho gli stessi dubbi espressi da Ironyman, sulla volonta' degli italiani a voltare pagina! Appunto per questa mancanza di fiducia e di disaffezione al bene comune di gran parte degli italiani, al momento io mi fermo qui! Non voglio sembrare in contraddizione con quanto ho sempre sostenuto : il voltare la testa dall'altra parte e' stata la causa principale della nostra crisi piu' importante, quella morale! Io non giro la testa da un'altra parte per non vedere, giro la testa cercando un qualcosa di piu' attivo e piu' concreto che scrivere post su un giornale (che merita tutta la mia fiducia), ma adesso questo non basta piu', bisogna sporcarsi le mani e metterci la faccia. Questo lo devo sia a quelli che l'hanno fatto piu' di settanta anni fa (se dovessi constatare che il loro sacrificio e' stato invano, sarei il primo ad ammettere che cio' e' avvenuto anche per colpa mia), sia ai miei figli e nipoti ai quali vorrei lasciare un Italia in cui i valori sanciti dalla nostra Carta Costituzionale, siano ancora punto di riferimento e di orgoglio per il loro futuro e per quello del nostro Paese. Saluti- Osvaldo Bardelli

Postato da ironyman il 21/08/2011 11:54

Alcune misure del Governo Prodi a favore delle famiglie incremento degli assegni familiari per i redditi medio-bassi. Interventi a favore delle famiglie più povere, con il bonus per gli incapienti per il 2007 e la nuova detrazione fiscale per le famiglie numerose, pari a 1.200 euro in più all’anno. Aumento delle risorse finanziarie del Fondo nazionale politiche sociali. Istituzione di altri Fondi specifici a sostegno di specifiche categorie e situazioni: Fondo per le non autosufficienze (100 milioni di euro stanziati per il 2007, 300 milioni stanziati per il 2008). Fondo politiche della famiglia. Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa, istituito dalla Legge Finanziaria 2008. Piano straordinario per gli asili nido, con risorse pari a 800 milioni di euro nel triennio 2007-2010, Ampliamento temporale del congedo di maternità/paternità in caso di adozioni e affidamenti, che dal primo gennaio 2008 è passato a 5 mesi (dai 3 mesi precedenti), fruibili anche in modo frazionato e, in caso di adozioni internazionali, anche prima dell'ingresso del minore in Italia. Maggiore rapidità nelle procedure per le Adozioni Internazionali: 3.420 adozioni nel 2007. Si tratta del numero più alto degli ultimi otto anni, superiore anche al 2004, considerato finora l’anno più "fertile" dall'entrata in vigore in Italia della Convenzione dell'Aja. Bonus di 1200 euro istituito nel 2007 per rimborsare le spese sostenute in Italia dalle coppie di genitori adottivi ed incremento del fondo nel 2008 con l’obiettivo di rendere gratuita l’adozione internazionale Sono misure insufficienti è vero ma misure adottate da un Governo che ha attuato misure di restrizione del debito pubblico checchè ne scrivano i giornali al soldo della parte avversa. Il debito pubblico è calato con i governi del centro sinistra ed aumentato con quelli di Berlusconi. E’ un dato di fatto ma purtroppo in Italia si fa molta disinformazione e propaganda mediatica. Al contrario, i governi Berlusconi pur aumentando il debito hanno attuato un progressivo e forte depauperamento delle risorse a favore dell’assistenza sociale. Senza tacere dei tagli alle risorse destinate agli enti locali che si sono anch’essi tradotti in riduzioni di servizi essenziali alla collettività. Nel mio comune, giusto per fare un esempio sono stati quasi azzerati i fondi per il sostegno delle famiglie senza reddito o alle famiglie meno abbienti con sfratto, è aumentata la tarsu, e le strade ed il verde pubblico ormai in stato di abbandono. Qualche settimana fa ho rotto un pneumatico non accorgendomi di una buca e la disattenzione mi è costata 90 euri. Qualcuno dirà che sono spese private, secondo me sono una tassa occulta che, come tante altre, ci è stata imposta da un Governo sanguisuga che dopo aver aumentato la pressione fiscale direttamente o indirettamente (costringendo i cittadini a pagare servizi che prima erano garantiti dagli enti pubblici) con baldanza e tracotanza continua a sostenere che non ha messo le mani nelle nostre tasche. Riguardo al tema delle famigerate tasse sono state raccontate talmente tante bugie e assurdità che ci vorrebbe un intera pubblicazione di FC per far chiarezza. Se solo ci fosse stata una opposizione più preparata ed efficace!. Qualche considerazione tuttavia non me la voglio far sfuggire. Intanto il termine tasse, giuridicamente improprio, lascerebbe quasi intendere che i prelievi erariali sono solo quelli che noi subiamo sui nostri redditi, o almeno questa è l’idea che si è cercato di inculcare (devo dire con successo) negli italiani. Niente di più falso. Le finanze pubbliche si alimentano attraverso tanti rivoli quasi tutti provenienti dai contribuenti e quindi dalle famiglie. Si badi bene, gli aumenti delle sigarette, degli alcolici, del pedaggi autostradali, sono tutte entrate per lo Stato e non spese per gli italiani ma vere e proprie tasse (nel senso invalso del temine). Allo stesso modo i maggiori oneri che mi derivano per dover pagare i servizi che prima mi garantiva il comune (compreso il mio pneumatico) cosa sono se non tasse? Riguardo ai minori fondi a sostegno delle famiglie e del welfare anche qui si è creata una grande illusione che solo in noi italiani poteva far presa. E già! Perché se in Svezia ad esempio un candidato alla guida del Paese avesse fatto affiggere quei mega manifesti che in noi italiani hanno suscitato tanto entusiasmo con la scritta meno tasse per tutti, ebbene quel messaggio avrebbe decretato il suo suicidio politico. Ma saranno mica scemi i svedesi? No affatto, visto il livello benessere ed il livello di welfare di quel paese. Siamo noi che non abbiamo un senso del bene comune e pensiamo che un taglio delle tasse sia di per sé una buona cosa. In realtà, così considerato non lo è, perché andrebbe valutato nel complesso delle scelte e cioè occorrerebbe considerare se quel taglio è conseguenza di una razionalizzazione delle risorse pubbliche attraverso risparmi sulle spese ed allora è positivo se invece è un taglio e basta (leggi tagli lineari) e cioè meno risorse destinate ai fabbisogni della collettività allora non è una buona cosa per i cittadini ma una ottima per i soggetti privati ai quali i cittadini saranno costretti a rivolgersi per ottenere servizi non più pubblici. A tagliare così le tasse ci riuscirebbe chiunque. Lo spot che da poco appare sugli schermi sulle tasse che se pagate da tutti, ripagano tutti, è stato certamente non voluto da Berlusconi e poiché non c’è messaggio pubblicitario che riguardi il Governo che non debba avere l’avallo del Principe, vuol dire che la divisione e lo scontro in atto nella maggioranza e soprattutto nello stesso Pdl sono reali. Dico la mia. Alla fine anche nella maggioranza c’è sempre qualcuno che sulla via di Damasco si rende conto che è meglio essere “disponibile” per gli interessi del partito. Sono i soliti ma sempre validi mezzucci che tanti successi anche imprenditoriali gli sono valsi. A proposito di successi imprenditoriali qualcuno sa di qualche misura per rendere più libero e concorrenziale il nostro sistema paese adottato da questo Governo (escluso ovviamente il mercato del lavoro, settore più che liberalizzato ormai anarchizzato) La cosa assurda è che questo governo non ha affatto ridotto la pressione fiscale ma nemmeno le maggiori risorse sono state destinate a ridurre il debito pubblico (altrimenti non si troveremmo nella situazione in cui siamo) o a fornire sostegno alle famiglie ed ai ceti meno abbienti (visto l’aumento della povertà). Nel frattempo sono aumentati i grossi patrimoni privati grazie soprattutto all’evasione (che giammai sarebbe giusto tassare), si sono acuite le differenze sociali e si è drasticamente ridotto il potere di acquisto. (Questa a ben pensarci è la tassa occulta più esosa imposta da questo Governo). Verrebbe spontaneo dire che gradiremmo pagare tutti più tasse perché ciò vorrebbe dire che avremmo incrementato le nostre entrate reddituali ma purtroppo così non è. Ed allora dobbiamo tenerci i nostri miseri redditi ridotti dal punto di vista nominale ed ancor più dal punto di vista del potere di acquisto, ma non possiamo far mancare il nostro contributo per salvare le casse malandate dello Stato. Ricorderete il contratto con gli italiani sottoscritto alla presenza del notaio Vespa?. Qualcuno ha chiesto conto di quelle esaltanti promesse? No e non credo che qualcuno ne abbia ancora voglia Intanto non si sente più invocare il popolo come depositario unico della sovranità popolare, le elezioni che prima quando si nutriva la consapevolezza di avere ancora il consenso (ma sarà stato vero?) venivano minacciate ad ogni piè sospinto adesso sono considerate una sciagura, l’atteggiamento legittimamente critico dell’opposizione che veniva denigrato, deriso e bollato come viatico per ulteriori insuccessi elettorali, adesso viene considerato inutile tanto il governo sopravviverà, grazie alla responsabilità dei noti benefattori della patria (responsabili) fino a fine legislatura. Con tanti saluti a tutti.

Postato da folgore il 20/08/2011 20:49

In una cosa l'attuale governo ha fatto lo stesso dei precedenti sulla famiglia per il suo sostentamento: NIENTE! Ma come al solito si vede solo il governo attuale e gli altri sono visti con tanta considerazione!

Postato da santrev il 20/08/2011 01:38

Io non conosco il programma della Bindi o di Franceschini. Conosco peró quello che sta facendo questo governo per aiutare la famiglia, cioé nulla e piú in in particolare quello che non fanno i politici cattolici del PDL, Lupi, Giovanardi, Formigoni, ecc.! In questo momento chi ha in mano le sorti della famiglia é questo governo ed é il solo responsabile dei danni che ne deriveranno. D'altra parte anche il vaticano non da certo una mano. Crede che organizzando incontri forzati giovanili a Madrid e a Rimini si possa ridurre la percentuale di disoccupazione giovanile. Invece non si rende conto che sta lasciando sulle spalle della famiglia anche questo fardello! Il massimo aiuto, a parole, che Bagnasco ha formulato in queste ore é stato quello di dire che la politica si avvicini alla gente. Ma come fa ad avvicinarsi alla gente, finché abbiamo una maggioranza che si ostina a togliere ai cittadini la possibilitá di scegliere i propri candidati durante le elezioni? Ma rileggendo le parole di Bagnasco, mi vien da dire, da che pulpito viene la predica....!

Postato da folgore il 19/08/2011 18:33

Mi sapreste dire quale governo ha attuato una seria politica per la famiglia? Poi uno si sceglie i politici che gli sono più simpatici (e si sa che alcuni sono poco simpatici a chi legge questo settimanale) ma al di là della simpatia mi venga detto, per fare un esempio, quale politica per la famiglia (leggasi quorum familiare) ha messo almeno in programma la Bindi, solo per fare un esempio, o Franceschini? A parole son tutti bravi, ma io li aspetto sui fatti e quelli languono.

Postato da santrev il 19/08/2011 11:03

Intanto come prima cosa dobbiamo far si che il vaticano stia a casa sua. Giá troppi danni ha fatto mettendoci le mani nella politica italiana, nel senso che ha privilegiato troppo spesso l'aspetto politico ed economico. Purtroppo come giá diceva nel '500 Pier Soderini: "Se un papa amico val poco, inimico nuoce assai". La nostra classe politica odierna non la pensa diversamente.

Postato da ironyman il 18/08/2011 23:09

Devo dire che l’analisi accurata di Spark mi trova, come sempre, perfettamente d’accordo. Devo confessare che mi piacerebbe anche condividere le sue certezze sulla volontà degli italiani di voltare pagina, più che sui modi (ma a ben vedere due cose sono strettamente correlate) ma faccio fatica. Non riesco a nutrire molta fiducia nella capacità di riscossa di noi italiani. In una fase di rinascita del sentimento di appartenenza alla comune Patria e di risveglio dell’orgoglio patriottico io sono decisamente controcorrente e penso che anziché sollevare dubbi sullo spirito di autentica voglia di libertà che sta animando le popolazioni arabe in rivolta dovremmo guardare con ammirazione a quegli eventi e cercare di imitare quei temerari. E invece da noi, se dopo un ventennio costellato da una sequela senza uguali di leggi ad uso personale del sultano, vi è ancora chi è disposto (e non sono affatto pochi) a credere alle fandonie che puntualmente e senza alcun ritegno vanno raccontando, senza poi dire delle assurdità sulle famose ”cene eleganti” e via di seguito (ognuno di noi potrebbe allungare l’elenco a piacimento, la materia non manca) allora vuol dire che siamo un popolo che non ha un briciolo di rigore morale e di cultura democratica, che non crede nelle sue virtù (semmai ne possieda) e che ha bisogno di essere guidato da un comandante supremo a cui rimettersi senza alcuna remora morale. Beninteso ho evitato, non casualmente, di esprimere giudizi morali sui certi comportamenti giudicabili a seconda delle interpretazioni esecrabili o moralmente ineccepibili , in quanto più che i fatti in sé ciò che lascia sgomenti ed è inaccettabile è l’ipocrisia di coloro che li vogliono spacciare per pure verità o fatti irreprensibili e l’indecenza di coloro che provano a difenderli. Insomma io avrei trovato molto meno disgustoso che il nostro premier avesse detto agli italiani ciò che pensa riguardo alla sua condotta penale e che cioè le sanzioni contemplate dal codice penale non possono essere comminate anche a lui in quanto profondamente ingiuste e poi perché la fiducia che gli italiani gli hanno accordato nel segreto delle urne equivale ad una sorta di salvacondotto piuttosto che raccontare continuamente panzane gigantesche e francamente offensive del buon senso pur di dribblare i suoi guai giudiziari. Quella della nipote di Mubarak forse è la meno scandalosa e senz’altro tra le più divertenti. Ma evidentemente sono l’unico a pensarla così. Gli italiani come si dice amano essere beffati consapevolmente. Di certo in nessun altro paese al mondo sarebbe potuto succedere quel che accade da noi. Persino il suo padrino Craxi) di fronte alle pressing della magistratura, messo alle strette, alla fine ebbe il buon gusto di raccontare la sua verità dai banchi del Parlamento. D’altra parte anche con la prima repubblica in fondo vi era la convinzione che ai soprusi della oligarchia di allora (appoggiata, ma questo è una costante, da una buona fetta dell'elettorato cattolico, poi rimasto orfano prontamente attratto dalle virtù affabulatorie del nuovo pifferaio magico) ci si dovesse piegare in ogni caso. E’ così che va il mondo ed ogni speranza di piegare il corso ineluttabile degli eventi e di diventare come tu dici artefici del proprio destino è destinato al fallimento. Forse questa concezione è anche figlia di un certo fatalismo inculcato da una visione distorta della dottrina cattolica. Il discorso sulle ragioni ci spingerebbe però lontano. Fatto sta che tutto ciò alimenta un insensato qualunquismo che come tu giustamente osservi permea il tessuto sociale (tutti i politici sono uguali, tutti rubano, le tasse le hanno sempre pagate i più indifesi, l’evasione e la corruzione ci saranno sempre, la mafia al sud non si sconfiggerà mai e così via…). A questo punto ciò diventa per alcuni un’ottima ragione per evitare di impegnarsi in cose forse non così fondamentali, per altri, i più furbi, un ottimo alibi per cercare di catturare le grazie del potere e trarne benefici anche a scapito di altri piuttosto che di condizionarne le scelte in favore del bene comune (un concetto che non fa parte della nostra cultura e che i più fanno fatica a comprendere e tra di essi molti credenti o supposti tali) Dopo gli orrori della guerra e del fascismo davvero non mi sarei aspettato un così repentino crollo dei valori morali della rinascita democratica del nostro paese e perciò vivo la realtà con profondo sconforto e scetticismo. Però hai ragione tu nel sostenere che dobbiamo fare qualcosa per cambiare anche se poi non dovesse rivelarsi utile. In cuor mio credo che l’impegno più grosso lo dobbiamo profondere nell’educazione i nostri figli, un compito che al solo pensiero mi si accappona la pelle. Sarà forse più fecondo di tanti nobili propositi ma anche lì quanti dubbi laceranti. Non è che alla fine con le mie idee bizzarre farò di mio figlio un fuscello che il primo vento spazzerà via? Poi pensi che per un vero cristiano la speranza non deve mai essere persa, neppure per un momento, e che poi in fondo non puoi fare altrimenti; io almeno non ci riuscirei nemmeno se me lo imponessi.

Postato da eugenio.finocchio il 18/08/2011 20:36

In presenza di un Debito Pubblico, (lo stesso che dal 1993 autorizza Governi a RICHIEDERE SACRIFICI a una parte del Popolo Italiano ovvero, a quello che paga la benzina e non esporta capitali all’estero), qual’ è il principio ispiratore che, anziché mettere in campo politiche di contenimento della Spesa Pubblica partorisce : a) la Legge 3 Ago. 1999 /265) che monetizza pesantemente la politica locale con stipendi a: Sindaco, Giunta, Consiglio, City manager, Province ecc. ecc., praticamente + 1.300.000.000 di €uro circa da aggiungere al Debito Pubblico; b) un comma “infilato” nella Legge 2 Feb. 2006 (Mille proroghe) che monetizza ogni aggregazione partitica che partecipa nella campagna elettorale per l’intero periodo della Legislatura anche se dovessero sciogliersi anticipatamente (la Destra di Daniela Santanchè e Francesco Storace, il Partito socialista di Enrico Boselli, Rifondazione, Verdi, ass. italiani all’estero ecc, ecc. ecc. ), il cui contributo ammonta a +100.618.876 di €uro l’annuo a carico della spesa pubblica con scadenza 2012-2013; c) un aumento di AUTO BLU che approdano al una modica somma di +1.279.000.000 anno di spesa; e) qual è il principio ispiratore di un Governo REPUBBLICANO LIBERAL-DEMOCRATICO che, Riduce la spesa sociale ed aumenta quella della Classe dirigente del Paese, quella dei privilegi, e quella militare? (quest’ultima, quanto ci costa in termini di vite umane? Oltre che alla proibitiva spesa Pubblica?) Se quanto suddetto, risponde al vero, perché Sindacati, ed altri soggetti che ieri non perdevano occasione per scendere in piazza (fino a riuscire far dimettere Governi, solo perché la benzina o le sigarette aumentavano di 2 cent/€uro), oggi sembra che non siano mai esistiti????? (effetto forse della televisione utilizzata come arma da guerra contro le poveri menti del Popolo oppure, la causa è il mancato rinnovo dei personaggi, diventati naturale preda della stanchezza)? Intanto, Diritti Costituzionali come LAVORO, PREVIDENZA, SATUTE e ASSISTENZA (OSPEDALI che chiudono) ecc. ecc. ecc., arretrano inesorabilmente (pronti per essere cancellati dalla Costituzione) e, tutto questo Risparmio di Spesa Pubblica, anziché servire a contenere, fa CRESCERE il cosiddetto debito pubblico (siamo per caso in guerra????? O c’è qualche ragioniere che ha smesso di ragionare?????). Però, ci permettiamo il lusso di sanare per ben 4 volte (compresa quella in corso di approvazione), le fughe di capitali (€uro) prodotti e incassati in Italia, tutto nel “rispetto della privacy” (sempre che sia vero che riescono ad uscire) a spregio dei divieti scolpiti nella Costituzione e nel ns. Codice Penale. C’è qualche Volenteroso che ci spiega questo fenomeno visto che, cresce il PIL, (sostenuto dalle finanziarie e dalle manovre aggiuntive, l’ultima supera i 100 mld); cresce il prezzo della benzina ed altri introiti complementari),DIMINUISCE LA SPESA PUBBLICA (per continui tagli a Diritti inviolabili e a servizi erogati dalla Pubblica Amministrazione), come fa a cresce anche il Debito Pubblico??????. Visto che, il Legislatore della Prima Repubblica non si sarebbe mai sognato di comprimere il Suo Popolo in questa maniera, basta ricordare la profonda crisi dal 1973 al 1979, quando l’Italia restò fuori dal sistema monetario Europeo. Ebbene, anziché TAGLIARE la spesa pubblica su Diritti Costituzionalmente garantiti, si preferi di: portare a regime lo STATUTO DEI LAVORATORI; snellire la Previdenza (anticipando l’età pensionabile, ed estendendo garanzie anche agli INVALIDI); costruire OSPEDALI E CASERME in molti Comuni; costruire case popolari, strade, autostrade, ponti, porti, aeroporti ecc. ecc. A cornice di quanto sù detto, si doveva fare i conti anche con un autentico terrorismo che sicuramente non aiutava il cammino Riformatore del ns. Legislatore Ed allora mi domando, :E’ questo il Governo del “fare”? E’ questa la tanto pubblicizzata economia “snella? E’ forse lontano il giorno in cui dobbiamo dimenticarci il ns. “vigoroso e Dignitoso” SISTEMA SOCIALE per Adottare quello RUSSO o Cinese? (come terzo c’è quello dell’India) Non sarebbe meglio utilizzare questo postato ondine per suggerire loro, di ricostruire le case popolari, di riaprire gli Ospedali, di Restituire il Contratto di Lavoro a tempo Indeterminato, di Ridurre l’età Pensionabile, di Bloccare la fuga di capitali in luogo dell’imminente 4° condono e la delocalizzazione industriale, di Restituire la proporzionalità al prelievo Fiscale ecc.. anzichè esportare democrazia, combattere un terrorismo velato o partecipare a missioni di pace in abito da guerra)???????????????? Viva cordialità

Postato da spark il 18/08/2011 14:34

Vedo che fin che si tratta di analisi sulla situazione del nostro Paese, le nostre opinioni, per la maggior parte concordano. Il problema nasce quando si pone la domanda del "che fare?", qui, o non ci sono risposte oppure si preferisce limitarsi a continuare ad usare la valvola di sfogo dei post su FC , e sperare come dice la canzone "..domani e' un altro giorno si vedra'..."! Io non sono ne politologo ne sociologo , sono uno che e' stato in giro per il mondo (per motivi di lavoro) per piu' di quarant'anni, ed ho potuto vedere e constatare di persona che in ogni paese, quando vi e' stata la necessita' di un cambiamento a livello politico, queste istanze sono state portate avanti, non solo da nuove elite di politici, ma in primis, da masse di cittadini che hanno detto basta ed hanno deciso di sporcarsi le mani rendendosi protagonisti del proprio destino e del futuro del proprio paese. Istanze che nella maggior parte dei casi hanno portato a nuove votazioni che hanno sancito la fine di regimi corrotti ed incapaci. Ritornando al noi, devo dire sinceramente che nel caso si riuscisse a portare il Paese a nuove elezioni, le nuove istanze di cui accennavo sopra, avrebbero vita dura a farsi strada: i danni morali, culturali e sociali provocati dal ventennio berlusconiano, sono, a mio parere, di gran lunga peggiori e maggiori, di quelli provocati in campo economico. Il danno piu' grave, a mio modesto modo di pensare, e' quello di aver inculcato in una sempre maggior parte di cittadini il concetto che "la politica e' una cosa sporca, i politici sono tutti eguali, e' inutile andare a votare tanto non cambia niente, rubano tutti etc etc", il tutto contrapposto alle immagini mediatiche del successo del diverso stile di vita "fai da te" su modello del Sire di Arcore. Io la penso diversamente, non e' vero che i politici sono tutti uguali, non e' vero che rubano tutti e che dicono tutti le stesse cose, per me Bersani non e' uguale a Berlusconi, Franceschini non e' uguale a Cicchitto, la Bindi non e' uguale alla Santanche', Letta non e' come Bonaiuti, Tabacci non e' come Calderoli, Pezzotta e' diverso da Sacconi, potrei continuare a dismisura con l'elenco ma prefersico fermarmi qui, facendo notare che anche all'interno del PDL non tutti sono uguali, ad esempio Pisanu non e' uguale a Dell'Utri e per questo non riesco a capacitarmi come mai un esponente come lui che e' nato e cresciuto politicamente con i valori rappresentati da Moro e Zaccagnini, sia finito nelle sabbie mobili della palude berlusconiana. Mi fermo qui, per questa volta evito di evidenziare ed elencare le complicita’ di oltre Tevere con il radicamento della pseudo cultura dell’unto del Signore nella maggior parte delle famiglie italiane. Un radicamento che anche di fronte ad affermazioni come quelle riportate nella edizione odierna del Corsera , in una intervista ad una delle organizzatrici delle serate a tema del Califfo di Arcore, (la quale afferma senza un briciolo di pudore che il cavaliere “Mi ha illuminato! Ecco, sì: lui ha dato luce al mio animo e, così facendo, mi ha avvicinato a Dio”. Se non e’ una bestemmia questa?) impedisce di dire basta! Ringrazio chi ha avuto la pazienza (e la perdita di tempo) di leggere i miei post e mi scuso per la lunghezza di alcuni. Saluti. Osvaldo Bardelli

Postato da GiulioS. il 18/08/2011 12:52

Leggendo gli insulti di Bossi a Brunetta, le invettive di Borghezio, la contestualizzazione indicata dal cardinal Bertone sulle barzellette con bestemmia di Berlusconi, vi ricordate? La bestemmia va contestualizzata... si potrebbe continuare per ore, c'è solo un percorso da intraprendere mobilitarsi!! Da parte cattolica e della gerarchia in particolare si devono allontanare coloro che hanno condiviso le nefandezze dell'attuale governo, un vescovo l'ho citato prima. Perchè occorre che la Chiesa si circondi di testimoni cristiani autentici, di vescovi, di preti, di cattolici CREDIBILI. La Chiesa è un'istituzione bellissima che va recuperata e che deve essere dimostrazione di quella bellezza da cui nasce, quella bellezza che è Gesù Cristo! Oggi, per esempio, dopo l'ennesima manovra economica per riparare ai guasti di una politica irresponsabile si chiede ai cittadini di pagare e pagare di più. La Chiesa dov'è?? Non c'è UNA, dico UNA, proposta in questa manovra a favore delle famiglie: UNA!!! e oggi quel transfuga da una poltrona all'altra di Giovanardi dov'è?? Lui che ogni giorno tuona su dico, gay, divorzio ecc. Io gli chiedo, i cattolici gli chiedono, DOVE SONO LE SUE PROPOSTE SULLA FAMIGLIA???? DOVE???? Ma cosa può interessare a un governo che ha al suo interno divisioni, interessi personali a iosa, sottomissione al capo/despota, nefandezze morali di ogni tipo, cosa può interessare della famiglia a un governo siffatto??

Postato da micheleverona il 17/08/2011 10:26

Ma che altro ci si poteva aspettare dal Governo di Berlusconi ? La maggior parte del suo elettorato è costituito da lavoratori autonomi, imprenditori e liberi professionisti, che, guarda caso, sono tra i meno colpiti dalla finanziaria (e in gran parte, poco o tanto, evasori fiscali). Lo stesso Berlusconi ha più volte dichiarato che solo chi "intraprende" merita, come se i lavoratori dipendenti fossero dei rinunciatari, dei mangiapane "a sbafo". O forse Berlusconi e i suoi erano crebili perchè contrastavano i dico e si proclamavano difensori della famiglia in ogni occasione ? Salvo poi, personalmente, razzolare non male, malissimo ?

Postato da spark il 16/08/2011 22:06

Gentile Sig.Avanzi, sono d'accordissimo con le proposte da lei presentate nel suo post; a questo punto quello che le chiedo e' : in concreto cosa possiamo fare per sostenere e far andare avanti quanto da lei sostenuto? non penso che basti una semplice petizione. Saluti. Osvaldo Bardelli

Postato da dino avanzi il 16/08/2011 20:03

Egr. Sig. Osvaldo Bardelli (Spark), Le faccio una proposta, fissiamoci un obiettivo concreto: lei parla di mobilitazione di chi scrive su Famiglia Cristiana, proponiamo attraverso l’utilizzo della rete l’abolizione di tutte le Province, e non il pasticcio in “salsa leghista” che è stato approvato nell’ultimo Consiglio dei Ministri che alla fine, passata la bufera, non modificherà nulla. Chiediamo anche che vengano ripristinati i Comitati di Controllo degli Enti Locali (vedi il mio commento all’articolo “Manovra il salasso è servito”).

Postato da spark il 16/08/2011 17:59

Vedo che la mia proposta di fare qualcosa di piu' attivo e di concreto, oltre a commentare gli articoli di FC, lascia piu' di un lettore..come dire..perplesso. Io non ho ne' la verita' in tasca ne' la bacchetta magica per una ricetta che risolva i problemi del nostro paese, dico solo che le varie manovre che si sono succedute negli anni, io le ho sempre pagate (e paghero' anche questa), prima da lavoratore dipendente reddito fisso ed adesso da pensionato, quindi sono sempre stato parte della categoria di quelli che volenti o nolenti hanno sempre dato, in accordo con quanto deciso dai vari governi succedutesi da piu' di quarant'anni a questa parte. Quello che mi indigna e che mi ha portato a dare la mia adesione ad un un eventuale sciopero generale proclamato (al momento) solo dalla CGIL, e ad invitare la redazione ed i lettori di FC a prendere iniziative vere, che diano spazio al malcontento dilagante nel mondo cattolico e non, e' il fatto che a gestire questa macelleria sociale (non voglio soffermarmi a commentare i contenuti) sia la stessa classe politica che in dieci anni ha portato il nostro debito dal 100% al 119%, la stessa classe politica cialtrona che ci ha sempre detto che tutto andava bene, che i conti erano a posto, che non metteva le mani in tasca agli italiani ( purtroppo dovevano supplire a tale ruolo gli enti locali, falcidiati dai tagli di bilancio del sultano di Arcore), l'importante era asservire il parlamento agli interessi dell'Unto del Signore ( e benedetto da oltre Tevere, aggiungo io). Non voglio tediarvi oltre, non voglio sembrare ne' saccente ne' fare il primo della classe ma rimango dell'idea che bisogna uscire dallo sfogo a livello di commento ed agire. Osvaldo Bardelli

Postato da clagio il 16/08/2011 15:40

Dai commenti, anche ad altri articoli di questo giornale, ricavo un giudizio molto severo nei confronti della Chiesa (non quella guidata da Gesù). Ma alla Chiesa (ai suoi capi) interessa tutto questo? Rilevo anche un certo "scoramento" in molti ed è il mio caso: sono dispersato perchè la ditta di mio figlio (con moglie e tre figli) da giugno ha smesso di pagare gli stipendi e un'alternativa, sia pure di andare a scaricare le cassette della frutta, non è facile da trovare. Altri sono "arrabbiati" e vorrebbero una "rivoluzione" e invocano F.C. a mettersi alla testa di un movimento non ovviamente di estremisti (anche se qualche volta .....) ma di reale, ferma e onesta protest per cacciare gli attuali politici (di tutti gli schieramenti) incapaci e corrotti. Io ho 70 anni e vorrei un Parlamento composto da soli giovani 30 enni in numero massimo di 300.

Postato da Franco Salis il 16/08/2011 14:28

@ spark il 15/08/2011 19.15,ormai spero non sfugga a nessuno che Casini è l’opposizione di Berlusconi.Cioè quando Berlusconi apre all’opposizione lo fa riferendosi a Casini,Infatti tutte le volte che Berlusconi è stato in difficoltà è sempre intervenuto Casini a dire di non essere d’accordo,ma per l’interesse degli italiani. Sai con € 4000 mila netti si vive male. Togline l’assegno per la prima moglie e vedi quel che ti rimane. Chi meglio di Casini sa fare questi conti? Hai visto con quale spregiudicatezza esprime le sue valutazioni:? “ce lo chiede l’Europa,ce lo chiede la Chiesa”. Di una sola cosa sono certo che non produce alcun contro effetto il prelievo forzoso da chi ne ha:la cosi detta,se non ho capito male, patrimoniale,naturalmente progressiva come detta la nostra Costituzione. Se a me sottrai, oltre a quanto già sottratto dalla locazione dell’immobile (seconda casa = bene di rifugio, 27% del canone più 288 € di ICI + spese manutenzione immobile parti comuni),non farò salti di gioia,ma pur di mettere la parola fine al così detto debito pubblico, di cui contribuisco a pagare gli interessi, che sono tanto elevati da mandare la economia in default,dico SI. Quindi c’è un ritorno anche immediato in servizi. Andrea Annibale si pone una domanda seria “Se faccio una patrimoniale per far fronte ad ammanchi correnti come quelli dipendenti dai maggior interessi di mercato sul debito pubblico, chi e che cosa mi garantisce che il prelievo sia veramente una tantum e non venga ripetuto in futuro?”La risposta può essere facile se alla patrimoniale (di cui dovrebbero essere esentati chi ha un reddito inferiore ad un certo livello) si accostasse anche la lotta all’evasione. Il caso mio personale bi pensione con seconda casa(che pure tasserei),ma l’evasione è ben altra cosa che non è quella dello scontrino fiscale per un chilo di pane. Allora è inutile stare a recriminare sono stati i governi di “sinistra” che hanno portato alle stelle il debito pubblico,che però ti hanno dato anche ospedali scuole e perché no chiese. Vedi la Chiesa in tutti i suoi organi di stampa non fa altro che attaccare il governo per le scelte che colpiscono la famiglia ma non ha il coraggio di dire che l’unico scelta ,efficace, senza contro effetti è LA PATRIMONIALE. Non credo che sia necessario spiegare il perché: La Chiesa potrebbe essere colpita dalla patrimoniale, ma io mi chiedo, o ci crediamo o non ci crediamo, e allora che la Chiesa paghi e i fedeli contribuiscano liberamente nella misura che possono. I fedeli sono disponibili? Io credo di SI. Che F.C. si faccia carico di una manifestazione,mi lascia perplesso. Come fa a conciliare le varie “anime”? Sarebbe invece opportuno che a livello di CEI, consapevole umilmente che anche lei è compromessa , mettesse insieme parlamentari meno compromessi, e questo gruppo faccia cadere il governo e contemporaneamente ne proponga al Capo dello stato un altro,in questo Parlamento. Ciao

Postato da spark il 16/08/2011 14:24

@Santrev: onde evitare fraintendimenti possibili, dato il tenore della mia risposta su Casini (dovuta alla fretta), ribadisco che sono completamete d'accordo con l'opinione e la descrizione da te espressa al riguardo di questo personaggio. Osvaldo Bardelli

Postato da Franco Salis il 16/08/2011 14:13

@ spark il 16/08/2011 11.25,non ho capito se la pensi come Casini,o condividi il giudizio di santrev su Casini.C'è una bella differenza.Ciao

Postato da spark il 16/08/2011 11:25

@Santrev-ho la stessa opinione di Casini! @Sig.Avanzi, lo sciopero generale lo sta proponendo la CGIL, il sottoscritto (visto il silenzio complice delle altre sigle sindacali e non) nel suo piccolo aderisce. Se qualcun altro ha diverse alternative meno dirompenti ma piu' efficaci ..ben venga! Quello che intendo dire e' che a parer mio, e' giunto il momento di non limitarci piu' a scrivere commenti su FC on line , a leggere la rivista cartacea, a seguitare (io non ce la faccio piu') a partecipare a raduni domenicali per sentire sermoni serviti da impiegati della CEI (io non li considero piu' sacerdoti del Vangelo di Cristo), sempre a pare mio, e' arrivato il momento di mettere in pratica quello in cui credo: il Vangelo degli umili, dei deboli, degli ultimi! Osvaldo Bardelli

Postato da aquarius52 il 16/08/2011 10:48

Ad ogni manovra fiscale,mi chiedo quanto pagheranno in più i ricchi.Quanto verserà in più al fisco quel 10% di italiani che detengono,quasi,metà della ricchezza del nostro paese.Quanto,ad esempio,pagherà in più il paperone di Arcore. La risposta è sempre la stessa: ZERO EURO!!

Postato da dino avanzi il 16/08/2011 04:46

Sig.Spark,. lo sciopero generale, che lei propone nel suo commento, è un lusso che l’Italia in questo momento non si può assolutamente permettere. Avrebbe ricadute molto pericolose sulla tenuta delle istituzioni democratiche di questo paese e i mercati finanziari potrebbero reagire malissimo; oltre che di dubbia efficacia da un punto di vista politico. Si possono in alternativa studiare e proporre altre forme di mobilitazione e di protesta che potrebbero risultare più efficaci

Postato da santrev il 15/08/2011 23:26

@spark - Casini é un altro esponente che la nostra gerarchia ecclesiastica difende. Sicuramente é l'esponente principale dell'opposizione che la gerarchia ecclesiastica sostiene, per avere, in caso di cambiamento politico di governo, un suo uomo pronto da far salire sul carrozzone. Al Vaticano non interessa il colore politco del governo, l'importante é di avere un suo rappresentante che difenda gli interessi ECONOMICI del Vaticano all'interno del governo che comanda! Casini non parla per difendere le famiglie. Lui si interessa prima di tutto, degli interessi del suocero, il noto Caltagirone, proprietario del Messaggero, che gli garantisce i soldi per la dispendiosa campagna elettorale. Al suocero, uno come Berlusconi garantisce sia appalti, che finanziamenti al suo giornale. E noi dovremo credere che Casini difenda le famiglie? Al Vaticano e a Casini dell'IVA non gliene frega proprio un fico secco. Tanto poi il Papa all'Angelus spenderá le solite quattro parole rivolte al governo perché aiuti le famiglie. Ma come sempre saranno parole , solo parole e tante parole!

Postato da giorgio traverso il 15/08/2011 23:02

Signor anfossi,io sono grato,a questo giornale,e ai giornalisti,come lei.Il mio pensiero,è,che per quelli come noi,le parole non bastano più,servono i fatti.Ci stanno spremendo come limoni,eppure uno degli artefici,di questa stangata,appena un mese fà,ha sborsato 560 miloni di euro,come se fossero noccioline.A difenderci da queste iniquità,dovrebbe esserci la Chiesa Cattolica,ma il Vaticano e tutta la nomenclatura eclesiastica,fanno parte del capitalismo mondiale,sono tra quelli che si dividono la torta,in più,per merito del nostro governo non pagano tasse.Vorrei sapere come è andata a finire la storia del San Raffaele?Chi tira fuori i soldi per ripianare i debiti di Don Verzè?

Postato da spark il 15/08/2011 19:15

Vedo che Casini si erge. come suo solito, a difensore della famiglia e per questo propone di abolire il cosidetto "contributo di solidarieta'" e di compersarlo con l'aumento dell'IVA! Il nostro ipercattolicissimo e specialista in economia familare, giustifica la sua proposta con il fatto che con "il contributo di solidarieta'", verrebbero colpite anche le famiglie composte da marito, moglie (che non lavora) e due figli, con un reddito mensile complessivo di 4000 euro netti. Il leader dell'UDC, evidentemente non si e' accorto che aumentando l'IVA, sarebbere colpiti TUTTI I CITTADINI, anche i pensionati al minimo, perche' purtroppo per lui e per tutti quelli che condividono la sua proposta, anche i vecchi a meno di 600 euro al mese di pensione, devono mangiare e quindi spendere, e quindi essere soggetti a tutte le variazioni dell'IVA.Purtroppo vedo che al momento solo la CGIL minaccia lo sciopero generale contro questo macello sociale; se cosi sara', io aderiro' a questa manifestazione: e' l'unica arma che ci rimane, scendere in piazza! Sarebbe un cosa meritevole e foriera di conseguenze positive , al momento impensabili, se FC decidesse di organizzare anche lei una manifestazione, raduno, convegno, petizione, chiamatela come volete, in cui coinvolgere i propri lettori in qualcosa di piu' concreto che continuare a scrivere commenti sul giornale. Saremmo finalmente chiamati, tutti, a come si dice...metterci la faccia! Se non ora quando? Osvaldo Bardelli

Postato da folgore il 15/08/2011 11:24

@Salis. E' classico da noi che chi paga le tasse (I - CHIAMATI - SOLITI FESSI) debba ritrovarsi due volte mazziato. Una per le manovre varie ed eventuali e l'altra perché chi evade approfitta di un stato sociale per i "meno abbienti". Non è da ora, ma da sempre che funziona così. E in questo modo si spinge anche chi paga a cercare di evadere, dandogli anche la motivazione morale e psicologica.

Postato da dino avanzi il 15/08/2011 10:48

Allora, anche Famiglia Cristiana è tra quelli che ritiene utile un governo tecnico? Ma attualmente nel Parlamento Italiano vi è una maggioranza per sostenere questo tipo di governo?

Postato da Franco Salis il 15/08/2011 07:40

Non vedo cosa c’è di nuovo oggi nel sole,anzi d’antico, ho preso colpi tutta la vita e continuo a prenderne. Fuor di metafora,E’ da tempo che il governo riduceva i trasferimenti ai comuni e continuava a dire che non metteva le mani in tasca ai contribuenti,con tanto di faccia tosta. Ed io,povero stupido,consapevole della mia incapacità di incidere, allertavo dicendo che i comuni non potevano far altro che diminuire i servizi a danno ovviamente dei più deboli,che diminuiva l’attività lavorativa e ovviamente diminuivano i consumi. La cedolare secca la conosco bene anche io, senza essere esperto in economia,perché interessato(piccolo appartamento, e uno solo, dato in locazione ) non mi conveniva la cedolare secca ma il libero mercato al 27%. Se ne avessi avuti cento mi sarebbe convenuta la cedolare secca. Conti fatti più volte in presenza del rinnovo del contratto di locazione regolarmente registrato. Speriamo che la terza rasoiata non abbia a venire,se no sono dolori:molte attività commerciali chiuderebbero,e verrebbero a mancare i versamenti IVA e quindi controproducente. L’altra storia assurda è il ripetere “ce lo ha chiesto l’Europa” .Niente di più falso. L’Europa può e deve chiedere i conti in regola,cioè i “così detti saldi” ,ma non può chiedere il “come “raggiungere tali obiettivi.(Che poi segretamente abbiano voluto passare anche il “come” vista la grande litigiosità fra uomini di governo tutti impegnati a difendere il proprio particulare,è una altra cosa. Eppure lo dicono. Altra tragedia:ho come l’impressione che la gente sia ormai non “esasperata” ma rassegnata.Ha creduto e agito di conseguenza con i referendum,che cosa ha ottenuto? L’Italiano non ha carattere rivoluzionario se non in particolari momenti (vedi disordini occasionali). Famiglia Cristiana si è spesa molto, soprattutto in questo ultimo periodo,ma non solo, adesso però si trova in problema di credibilità: se non agisce i cristiani pensano che la “chiesa” alza qualche volta la voce,ma in effetti lascia poi correre,perché,perché ha anch’essa interessi da difendere (sto facendo l’avvocato del diavolo). Riviste, associazioni, le stesse autorità cristiane dovranno scegliere il numero necessario di parlamentari fra i meno compromessi per far cadere il governo. In una situazione di emergenza dell’emergenza si farà SUBITO altro governo con persone più responsabili. Per carità buttate a mare coloro che fanno continui proclami,ma appena il governo è in pericolo,diventano “responsabili nell’interesse dei cittadini”,dicono che il problema “non è Berlusconi”Chi più di tutti si è pronunciato contro la “patrimoniale”? Troppo lusso stare all'opposizione e beneficiare (sottobosco) del governo.Insomma pochi ma buoni e affidabili:due soli obiettivi:gestione dell’emergenza e nuova legge elettorale che restituisca la capacità di scelta agli elettori. Buona giornata,se ne siete capaci,come direbbe Alfred HitchcocK.

Postato da galletto il 14/08/2011 22:09

questa manovra che è la più grande dal dopoguerra dice tutto quello che il centrodestra voleva dire in campagna elettorale. Vi ricordate le promesse per il quoziente familiare per esempio? Infatti hanno solo sbagliato a fare la divisione. Anzichè dividere il reddito familiare per il numero dei componenti la famiglia hanno detratto quel "beneficio" riferito alle detrazioni per figli a carico. Come è buono lei! diceva fantozzi. Io che faccio parte di una famiglia monoreddito (5 persone), con due figli all'università che già non hanno diritto agli assegni familiari, un altro figlio di 11 anni e moglie a carico che faccio? Devo complimentarmi per la manovra? Ma andate a farvi benedire (per usare un eufemismo)! Sono stanco.

Postato da Andrea Annibale il 14/08/2011 21:10

Quando c’è un problema drammatico di disoccupazione, la rendita ed il risparmio (due facce della stessa medaglia) sono una stampella, un ammortizzatore sociale importante. Se faccio una patrimoniale per far fronte ad ammanchi correnti come quelli dipendenti dai maggior interessi di mercato sul debito pubblico, chi e che cosa mi garantisce che il prelievo sia veramente una tantum e non venga ripetuto in futuro? Inoltre, si chieda ai tanti disoccupati che hanno una piccola rendita da credito pubblico o da una seconda casa se accetterebbero un posto di lavoro a tempo indeterminato in cambio di una imposta sul patrimonio o sulla rendita. Sono sicuro che la stragrande maggioranza risponderebbe di sì. In definitiva, questo governo cerca di far fronte con entrate correnti ad uscite correnti ed il metodo è, in linea di principio, corretto. Capirei una imposta patrimoniale una tantum, come la vuole lo stimatissimo Onorevole Bersani, per far fronte a spese una tantum, se si vogliono seguire corretti criteri di bilancio dello Stato; ad esempio per ridurre una tantum lo stock del debito pubblico o per finanziare opere una tantum come la TAV, la costruzione di un ospedale, di un carcere, di un’autostrada. Comunque, questa manovra, di emergenza e fatta sotto pressione della Comunità Internazionale, specie Europea, non risolve nessuno degli squilibri di fondo della finanza italiana. Sono, tali squilibri, l’elevato tasso di disoccupazione e di evasione fiscale, l’elevato debito pubblico e la scarsa qualità dei servizi pubblici a fronte di un Fisco molto esoso. L’articolo del dott. Anfossi è molto ben argomentato e documentato ma lo condivido solo in parte, per i motivi che spero con chiarezza ho cercato di esporre.

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