«Liberate i vescovi di Aleppo»

Sconcerto e angoscia per il rapimento di Gregorio Ibrahim e Paul Yazigi fra i cristiani siriani. Si moltiplicano gli appelli alla liberazione. Primo fra tutti quello di Papa Francesco.

23/04/2013
Gregorio Ibrahim, metropolita della Chiesa siro-ortodossa (Foto Ansa).
Gregorio Ibrahim, metropolita della Chiesa siro-ortodossa (Foto Ansa).

Sconcerto e angoscia. Per la comunità cristiana di Aleppo, già pesantemente provata dai mesi di combattimenti e di violenze, è un duro colpo nel morale il sequestro dei due metropoliti: Gregorio Ibrahim della Chiesa siro-ortodossa, Paul Yazigi di quella greco-ortodossa di Antiochia.

I due vescovi, a quanto risulta dalle ricostruzioni dell’accaduto, si trovavano insieme a bordo di un’automobile proveniente dal confine turco, che si trova a una trentina di chilometri da Aleppo. Giunti alla periferia orientale della città siriana sono stati fermati da uomini armati che li hanno fatti scendere dalla macchina. L’autista – un diacono – è stato assassinato sul posto, dopo di che i rapitori si sono dileguati portando con sé Ibrahim e Yazigi.

Finora non risulta alcuna rivendicazione del sequstro. Ibrahim e Yazigi stavano portando aiuti umanitari, attraversando la fascia di territorio – quella fra Aleppo e il confine turco, che ormai è diventata una sorta di “terra di nessuno” dove, oltre ai ribelli che combattono Assad,  si trovano armati di ogni genere, dalle bande di criminali ai gruppi di estremisti islamici stranieri che poco hanno a che fare con l’insurrezione dei ribelli siriani.

Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa missionaria Misna, i vescovi sarebbero riusciti a entrare in contatto con i rapitori di padre Michel Kayyal (armeno cattolico) e di padre Maher Mahfouz (greco ortodosso), due religiosi rapiti il 9 febbraio scorso sulla strada Aleppo-Damasco. Il nuovo sequestro di Gregorio Ibrahim e Paul Yazigi potrebbe avere un collegamento con le trattative per la liberazione dei due sacerdoti.

La Santa Sede ha diramato un appello per la liberazione dei metropoliti. «Papa Francesco», ha detto il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, «segue gli eventi con partecipazione profonda e intensa preghiera per la salute e la liberazione dei due vescovi».

«Il rapimento, come pure l’uccisione dell’autista», recita l’appello, «sono una drammatica conferma della tragica situazione in cui vivono la popolazione della Siria e le sue comunità cristiane».

Anche il Patriarca di Mosca, Kirill I, si è detto «addolorato per quanto accaduto nel Nord della Siria» e per il fatto che a essere presi di mira sono «uomini di chiesa, la cui unica colpa è stata di aiutare il popolo e pregare per la pace».

Paul Yazigi, vescovo ad Aleppo della chiesa greco-ortodossa (Foto Ansa).
Paul Yazigi, vescovo ad Aleppo della chiesa greco-ortodossa (Foto Ansa).

Anche la Comunità di Sant'Egidio ha diramato un appello per la liberazione: «Abbiamo appreso con dolore del rapimento dei metropoliti», scrive Sant'Egidio.

«Il rapimento», continua l'appello, «è una triste conferma  dell'escalation di violenza in cui versa il popolo siriano. La Comunità di Sant'Egidio si riunisce in preghiera per la sicurezza di due amici e per molti anni compagni di cammino verso la pace e il dialogo tra fedeli di diverse culture e religioni nello spirito di Assisi. Gregorio Ibrahim e Paul Yazigi hanno sempre operato senza sosta dall'inizio del conflitto per il benessere della popolazione e la coesistenza pacifica in Siria, facendo appello più volte alla comunità internazionale di non lasciare solo il Paese nella ricerca di una soluzione politica».

«Supplichiamo i rapitori», conclude il testo, «di non privare la popolazione siriana dei loro pastori, amici di tutte le confessioni religiose in Siria. E fa appello alla comunità internazionale ad adottare misure urgenti per assicurare il loro rilascio».

Luciano Scalettari
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