Italia-Libia, quante contraddizioni

Dall'invasione della Cirenaica e della Tripolitania all'umiliante baciamano di Berlusconi a Gheddafi. Sino alla recente denuncia del nostro Premier: il rais mi vuole morto.

23/08/2011

La caduta del regime di Muammar Gheddafi avviene proprio nell'anno in cui si celebra il centenario dell'invasione della Libia da parte dell'Italia. A partire da quella data i rapporti fra l'Italia e la Libia sono stati caratterizzati da fasi di tensione, di gelo, fino a recenti momenti di imbarazzante sintonia.

1911: dopo una breve guerra con l'Impero ottomano l'Italia conquista in controllo della Cirenaica e della Tripolitania.

1943: la Libia viene occupata dagli Alleati

24 dicembre1951: la Libia dichiara l'indipendenza

1° settembre 1969: Gheddafi conquista il potere

1970: il governo libico confisca i beni degli italiani presenti in Libia e il 15 ottobre ordina l'espulsione della comunità italiana

1978: visita a Tripoli del presidente del Consiglio Giulio Andreotti e disgelo nelle relazioni bilaterali

1986: raid aerei americani su Tripoli, per rappresaglia Gheddafi fa lanciare due missili verso l'isola di Lampedusa, senza colpirla

1998: firmato a Roma un accordo bilaterale con il quale l'Italia si mostra disponibile a un gesto di riparazione per gli anni del colonialismo

25 agosto 2004
: visita del presidente del Consiglio Berlusconi a Tripoli. Gheddafi insiste sul gesto riparatore e chiede che l'Italia costruisca una autostrada costiera

novembre 2004: per la prima volta la Libia concede il visto di ingresso agli italiani espulsi nel 1970

17 febbraio 2006: il ministro leghista Roberto Calderoli indossa in televisione una maglietta con vignette offensive per gli islamici. Si scatenano incidenti davanti al Consolato italiano di Bengasi (11 morti)

10 novembre 2007: il ministro degli esteri Massimo D'Alema incontra Gheddafi a Tripoli per “una intesa di massima e di principio” sulle questioni bilaterali

30 agosto 2008: a Bengasi Berlusconi e Gheddafi firmano il “Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione” che chiude lo storico contenzioso. L'Italia promette di finanziarie infrastrutture in Libia per un costo di 4 miliardi di euro in 20 anni

10 giugno 2009: visita di Gheddafi in Italia

29-31 agosto 2010: ultima visita di Gheddafi a Roma

Roberto Zichittella
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Postato da Andrea Annibale il 23/08/2011 01:17

Le guerre si combattono sia per ragioni morali che per motivi economici. Un giornalista italiano ha scritto in questi giorni che la guerra in Libia non ha vincitori. Basta guardare in borsa l’andamento del titolo ENI per capire che ci sono enormi interessi in gioco. Almeno questo non lo si può negare. Gheddafi non è un mostro mentre Bin Laden lo era. Gheddafi ha cercato di interpretare un ruolo d’attore per continuare a calcare la scena. Ha giocato la carta del patriottismo ma ha perso. Mi ricorda un po’ una sorta di Benito Mussolini d’Africa. Ha ricattato e forse è complice della strage di Lockerbie. Ha elemosinato da Berlusconi quanto poteva. In fondo mi fa pena.

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