04/05/2012
Foto Corbis.
La mediazione funziona, quando è conosciuta. E sempre più cittadini si dicono favorevoli a farvi ricorso. Per le piccoli liti, piuttosto che la lunga trafila dei tribunali ordinari, il 70 per cento dei cittadini intervistati a Roma preferirebbe ricorrere a via alternative. Il 60 per cento di loro, però, non è a conoscenza delle procedure e della possibilità effettiva di rivolgersi a soggetti qualificati per dirimere le controversie. In particolare, spiega il secondo Rapporto sullo stato dei confllitti nella Capitale, i cittadini si dichiarano disponibili a utilizzare strumenti alternativi al percorso normale di giustizia sui temi che riguardano la casa, le interminabili liti tra condomini e i trasporti.
Roma è stata presa come riferimento, dall'Osservatorio sui conflitti e sulla conciliazione, per l'altissimo numero di contenziosi che intasano la giustizia civile. La maggioranza dei conflitti (il 52 per cento) è tra privati, con in vetta (34 per cento) le liti condominiali. All'ultimo posto invece, con l'uno per cento sia le liti per le eredità sia quelle legate a responsabilità mediche.
Ottimista l'ex ministro della giustizia Giovanni Maria Flick, padre della legge che ha aperto la strada alla conciliazione, visto che, nell'ultimo anno, nel periodo marzo dicembre si sono registrate, in tutta Italia, 11.383 conciliazioni. Un passo in avanti per alleggerire il peso che grava sui tribunali civili e per avvaire "buone pratiche di giustizia che promuovono la convivenza civile e migliorano la qualità della vita", ha affermato Francesco Caroleo, vicepresidente dell'Osservatorio.
Dal canto suo, l'avvocato Paola Moreschini (coordinatrice del Rapporto insieme con Caroleo), ha sottolineato che "i vantaggi dell'istituto sono sia in termini di tempi più rapidi per la risoluzione dei conflitti che per quanto riguarda la salvaguardia di rapporti civili tra le persone in causa. Abbiamo dimostrato in questi due anni che l'istituto può funzionare abbassando anche le spese delle parti coinvolte. C'è dunque un ampio margine di crescita, soprattutto nel campo assicurativo e finanziario". In questo campo infatti, per quanto riguarda i rapporti tra clienti e banche o assicurazioni, la conciliazione è stata resa obbligatoria.
Annachiara Valle