Ho preso i soldi, ammiratemi

Voglio cambiare mestiere, sull'esempio del senatore Lusi. E se dovessero condannarmi, non criticatemi ma piuttosto ammiratemi.

03/02/2012
Il senatore Lusi (copertina e questa foto: Ansa).
Il senatore Lusi (copertina e questa foto: Ansa).

     La faccenda del senatore Lusi, che si è preso dalla cassa della Margherita tredici milioni di euro, ha posto alla grande stampa dei problemi politici e a me un problema personale. Un po’ tutti gli articolisti si chiedono come sia stato possibile un simile furto, senza che nessuno (?!) se ne accorgesse, e come si possa arginare la cascata di soldi ai partiti, fonte di corruzione e malversazioni.

     Io condivido, ma lascio ad altri le soluzioni. Il fatto è che, proprio imparando dal senatore Lusi, ho una reazione diversa. Dopo 66 anni di giornalismo, diconsi sessantasei, mi propongo anch’io di cambiare mestiere. Capisco che la cosa non è semplice. Per rubare milioni, che ai miei tempi erano miliardi, non basta una vocazione. Servono studi, appunto una scuola adeguata. Serve allenamento. Serve soprattutto una specializzazione: un master, come si dice oggi. Meglio ancora se si è parlamentari, amministratori di grossi enti, mandarini dell’apparato statale; tutte qualifiche, ahimè, cui non posso più aspirare. Tanti anni fa ci fu chi mi propose di candidarmi a qualcosa, comprese Camera e Senato. Ma adesso mettono a riposo i cardinali, figuriamoci i giornalisti. Per cui dovrò farmi venire delle idee.     

     Naturalmente dovrò procedere per esclusione. Niente scippi o borseggi, roba da balordi. Niente rapine a mano armata, per le quali bisogna avere la mano, oltre che il pelo sullo stomaco. Niente casseforti da forzare evitando che suoni l’allarme, come succede in banca. Neanche è da tentare la truffa ai vecchietti, non foss’altro che per solidarietà fra coetanei. Oltre tutto, salvo organizzare una gang con lance termiche, sono imprese che non fruttano granchè mentre il senatore Lusi, senza pistole o uso di manolesta, mostra da vero docente  la strada giusta.      

     Dovrò quindi procedere per gradi: in primo luogo, individuare il bersaglio; poi studiare le procedure; infine agire. Quando mi sentirò pronto, sarà mia premura divulgare metodi, traguardi e risultati. Da subito, comunque, posso rendere noto il mio obiettivo. In estrema sintesi, e appunto a imitazione del senatore Lusi, portarmi a casa un bel pacchetto di milioni, proporre di restituirne un terzo e chiedere al giudice un patteggiamento. Diciamo la condanna a un anno, beninteso con la condizionale. Cioè senza andare in galera, luogo che tutti i benpensanti considerano scomodo e poco civile.

     Ditemi un po’ se sbaglio. Anche se non mi dessero la condizionale, e mi affibbiassero un anno a San Vittore o a Regina Coeli, ho già fatto i miei conti. Poniamo che, dopo aver rimborsato un terzo del malloppo – ed è già un favore che faccio – mi restino otto o dieci milioni. Dividiamo per dodici e otterremo fra i sette e i novecentomila euro al mese. Venti o trentamila euro al giorno. Mi pare davvero che ne valga la pena. Se poi fossero arresti domiciliari, non protesterei. Anzi. L’appartamento dove sto in affitto, a prezzi di mercato, dispone anche di un giardinetto. Non dovrei nemmeno rivendicare l’ora d’aria.        

     Capisco che si tratta di obiettivi molto ambiziosi. Ma vi assicuro che fin d’ora avvio la preparazione. Se avrò successo, e leggerete sui giornali che mi hanno condannato per un furto milionario, non compiangetemi. Ammiratemi.                                                                

Giorgio Vecchiato
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Postato da mateghen il 07/02/2012 09:17

I rimborsi elettorali con la loro perversa logica devono essere profondamente revisionati se non eliminati del tutto; in ogni caso i soldi erogati sono sicuramente troppi e vengano utilizzati in maniera pessima. Quelli del PD (e di tutti gli altri partiti) che si sono autovotati le leggine "pro domo loro" non si preoccupano mica di tagliarsi i rimborsi (dicasi soldi dei contribuenti).

Postato da martinporres il 05/02/2012 18:39

Luigi Lusi, avendo in mano i cordono della borsa, era il vero padrone della Margherita.

Postato da giogo il 05/02/2012 16:53

Amico Vialba, che la situazione per il poco onorevole Lusi sia "drammatica sul piano personale" a me fa il solletico....lui il Lusi è semplicemente un... e i suoi bravi conti li ha fatti e sapeva benissimo che poteva succedere...perciò che paghi !! Amico Dor che Monti sia da paragonare al "mariuolo" che ci ha governato per quasi 11 anni ce ne passa... ti rendi conto di come eravamo messi meno di 3 mesi fa?? paragonarlo al bunga-presidente mi pare un'ingiusto giudizio, sopratutto molto molto affrettato. Saluti

Postato da Rodolfo Vialba il 04/02/2012 21:20

Non fosse per la serietà dei temi che richiama il caso del tesoriere della ex Margherita, si potrebbe ben sorridere per quanto di ironico e divertente ha scritto Giorgio Vecchiato, a cui va comunque riconosciuto il merito di farci sorridere pur di fronte a situazioni che immagino siano drammatiche sul piano personale per Luigi Lusi e difficili su quello politico per gli ex dirigenti della Margherita. Detto ciò anch’io condivido ciò che un po’ tutti i giornali si sono chiesti, e cioè “come sia stato possibile un simile furto, senza che nessuno (?!) se ne accorgesse, e come si possa arginare la cascata di soldi ai partiti, fonte di corruzione e malversazioni”, e lascio ad altri le soluzioni. Richiamo però l’attenzione su due questioni: 1) Se è indubbio che la responsabilità sulle modalità del sistema dei rimborsi elettorali sia della politica, essa è altrettanto responsabile della finora mancata attuazione dell’art. 49 della Costituzione “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”. Tutto si può dire, non certo che il metodo democratico governi la vita dei partiti e la loro partecipazione nel determinare la politica nazionale. 2) Se è vero che i reati commessi da Lusi possono essere sanati con la restituzione di un terzo del mal tolto e la richiesta di patteggiamento, che comporta la condanna a un anno con la condizionale, ciò riflette non tanto l’immagine della così detta “casta politica” che si autodifende, ma quella di un sistema fiscale molto, troppo tollerante verso l’evasione, l’elusione, la corruzione, la furbizia. In fondo quando per molti anni il Ministro delle Finanze è stato un commercialista, il cui compito è di far pagare meno tasse ai suoi assistiti anche attraverso l’elusione, il risultato non può che essere che questo. Vero è che la tolleranza fiscale esisteva anche prima di lui, ma lui l’ha di molto ampliata per favorire il suo capo del governo. Fatto salvo ciò che deve fare la magistratura, ci si può solo augurare che questa classe politica sia sostituita da una nuova che ancora crede nella politica come la più alta forma di carità.

Postato da Pietro Fiorito il 04/02/2012 18:45

Ormai noi italiani non ci scandalizziamo più di queste cose, ci siamo assuefatti e, quindi, rassegnati ad accettarle come una malattia incurabile. Dire e ripetere che é una grande vergogna non fa più presa con nessuno. Questo senso di impotenza squalifica la giustizia italiana che non riesce o, meglio, non vuole arginare in modo drastico il fenomeno della corruzione che ha invaso svariati settori della società, e a pagare "veramente" sono i più deboli.

Postato da Thomas More il 04/02/2012 17:53

Oramai tocchiamo con mano il degrado e la disonestà di persone che si pensavano affidabili. Come popolare e ex iscritto alla Margherita sono profondamente offeso e amareggiato per questo incredibile fatto. Ci vogliono pene esemplari e certe senza sconti per nessuno. Abbiamo toccato il fondo?

Postato da santrev il 04/02/2012 14:47

Meravigliamoci piuttosto che questo "signore" non puó essere messo in galera se non dopo l'autorizazione del parlamento! Dopo i faccendieri, insediati negli uffici e per conto del ex governo, i collusi con le mafie, la compravendita dei parlamentari, ci mancavano i ladri dei soldi di partito. Comunque caro Vecchiato, non crede lei che tra i "bravi" seduti in parlamento questa sua idea non sia balzata in testa a piú di qualcuno tra loro? Io sono certo di si, visto che il pensiero dominante che circola tra queste persone é quello di farsi gli affari propri, e lo affermano senza tentare neppure di mascherarlo !!!

Postato da martinporres il 04/02/2012 02:38

E' chiaro!; Lusi da questa vicenda, agli occhi della gente, fa la figura del "furbo" dello scaltro. Ha imboscato (dalle notizie dei mass- media) una cifra considerevole ( la cui reale consistenza non si conoscerà mai) e il massimo che li può capitare (sembra) è una condanna a due anni con la condizionale. Beh! è chiaro che è gia pronto a "godersi" il "tutto".

Postato da Franco Salis il 04/02/2012 00:10

Purtroppo non sono pochi che fanno questo ragionamento e non lo fanno per denunciare una certa cultura dominante, come appare evidente nell’autore, ma per convinzione. Purtroppo Una ragazza che ha assassinato in maniera feroce madre e fratellino con complice anzi che l’ergastolo,26 anni (mi pare) ridotti a dieci per poi andare in Africa ad espiare la sua colpa, attraverso attività di volontariato. Ma il volontariato, anche quello faticoso e pericoloso è una forma di espiazione della pena o è una nobile forma di scelta di vita? Delitto grave premeditato con l’aggravante del rapporto di consanguineità della vittima=ergastolo. Ma quello mica è scemo. Non volevo uccidere e conseguente pentimento qualche provocazione della vittima attenuante = 20 anni. Buona condotta, mica è scemo sa che comportandosi bene uscirà prima e prima regolarizzerà i conti in sospeso. Dieci anni in meno. Leggetevi la sentenza Corte costituzionale di oggi sentenza n.275 relativa allo stupro di gruppo, che pure ha una razio. Non si può “obbligare” il giudice ad affibbiare il carcere come unica forma di sicurezza preventiva se la sicurezza può essere data da altri strumenti per non violazione dell’art. 3 ed altri Cost. La sentenza della corte è lunghissima, ma ciò che afferma è solo il “non obbligo” cioè se le circostanze lo richiedono va bene, ma l’obbligo no. Ma scusate, tutti i delitti sono uguali? Chiaramente se vi è dubbio sulla colpevolezza il problema si pone. Ma allora perché non amministrare la giustizia con tempi certi? Sempre di oggi nel U.K. un ministro si è dimesso perché accusato di aver addossato la colpa di incidente automobilistico alla allora moglie, per gli effetti meno disastrosi che ne sarebbero scaturiti . Invettiva contro Firenze « Godi, Fiorenza, poi che se' sì grande// che per mare e per terra batti l'ali,// e per lo 'nferno tuo nome si spande! Tra li ladron trovai cinque cotali// tuoi cittadini onde mi ven vergogna,// e tu in grande orranza non ne sali.//» Dante Inferno canto XXVI vv. 1-6.Firenze sta per Italia, Il “battere le ali”, sono quelle dei giovani che, in fuga dall’Italia, si disperdono in tutto il mondo. fanno onore all’Italia per le loro eccellenze. Il fatto che è i responsabili sono ancora viventi, e di qualcuno, recentemente dipartito, si sono celebrate le lodi e il beneficiario, zitto, zitto sta mi’. Ma mi chiedo Belzebù starà preparando il nuovo piano regolatore all’inferno per accogliere tutti i mascalzoni e i loro difensori d’ufficio? “Dietro li andai incontro a la nequizia // di quella legge il cui popolo usurpa,// per colpa d’i pastor, vostra giustizia”. Dante Paradiso canto XV vv 142-144.Questi non li spiego, se no Vecchiato si indigna. Buona notte

Postato da CZAR il 03/02/2012 23:29

Dottor Vecchiato, lei crede veramente che il senatore Lusi abbia lavorato in proprio ? Voglio dire : da solista ? Se così non fosse ( ed io credo che così non sia ) lei deve rifare i suoi conti. Non tutte le gang usano la lancia termica.

Postato da DOR1955 il 03/02/2012 18:58

Egregio Dr. Vecchiato, purtroppo lei non è l'unico che ha sbagliato "mestiere". Come lei, milioni di italiani siamo "ignoranti" in materia e, anche se volessimo "studiare", non ci permettono di accedere "all'università dei ladri". Numero chiuso. Purtroppo per gli italiani onesti, il numero di quanti hanno frequentato questa speciale "università" è molto alto e, grazie alle loro "lauree", hanno contribuito non poco al pauroso debito pubblico dell'Italia. Diciamo per il 50%?. E Monti pensa che le sue "manovre" risolvano il problema dell'evasione fiscale?. Illuso o "prestigiatore" come un suo predecessore?. Propendo per la seconda ipotesi!

Postato da giorgio traverso il 03/02/2012 18:46

Purtroppo,Sig.Vecchiato,in quasiasi campo,è difficile scegliere le persone oneste,specialmente alla giornata d'oggi.Però,nella politica,nel volontariato,e nello stesso ambiente cattolico,bisogna sempre avere gli occhi aperti,e non lasciarsi ingannare dalle apparenze.Questo signor Lusi,io non lo chiamo onorevole,risulta fosse presidente dei boys scout. giorgio traverso

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