20/11/2012
Uno spagnolo mostra un cartello dove si legge "Basta sfratti" (Reuters).
Compri casa a Madrid, a Barcellona, nelle isole Baleari, a Bilbao o a Siviglia? Ebbene, se sei straniero avrai il permesso di soggiorno. Sempre che la casa ti sia costata almeno 160mila euro. Il Governo spagnolo propone di cambiare la legge in vigore, che già permette agli stranieri con sufficienti entrate di poter acquisire il permesso di soggiorno temporaneo nel Paese: al momento uno straniero che conta su un reddito di almeno 2.100 euro al mese, può chiedere il permesso di soggiornare in Spagna senza lavorare. La novità da introdurre? Che si potrà ottenere con il solo acquisto di un'abitazione; l'acquirente sarà inoltre liberato dall'obbligo di trascorrere almeno sei mesi e un giorno all'anno in Spagna per non perdere la residenza (come avviene regolarmente adesso).
Il Governo di Mariano Rajoy chiede l'introduzione di questa categoria speciale di residenti per risolvere il problema delle centinaia di migliaia di case costruite nel periodo d'oro del boom immobiliare e poi, in tempo di recessione, rimaste invendute. Nel 2007 in Spagna si vendevano addirittura 80mila abitazioni al mese. Oggi, in un Paese dove il tasso di disoccupazione ha superato il 24 per cento (oltre 5.600.000 cittadini senza lavoro), la gente non solo non riesce a comprare casa ma non riesce più neppure a sostenere il mutuo per quelle già acquistate: alle abitazioni costruite e rimaste invedute va dunque aggiunto un milione circa o anche di più di immobili pignorati.
Così, l'Esecutivo ha cominciato a guardare agli investitori stranieri come àncora di salvezza e già mesi fa ha approvato delle misure volte ad agevolare gli investimenti stranieri, come l'Iva al 4 per cento per l'acquisto di nuove abitazioni. E ora, il permesso di residenza speciale. Una proposta che le associazioni degli immigrati in Spagna hanno bollato come una forma di discriminazione. In realtà questo tipo di permesso di soggiorno per gli investitori o acquirenti stranieri non sarebbe una novità, perché è già attuato in altri Paesi, in forma uguale o simile, come il Portogallo, l'Irlanda, il Regno Unito, la Francia e gli Stati Uniti.
Intanto, nei giorni scorsi il Consiglio dei ministri di Madrid ha approvato un decreto per risolvere l'emergenza degli sfratti a causa dei pignoramenti per insolvenza ipotecaria. Fra le misure previste, c'è la creazione di un fondo sociale di alloggi e una moratoria sugli sgomberi per almeno due anni per le fasce più deboli, in particolare per le famiglie numerose, quelle con minori, disabili o persone non autosufficienti a carico, quelle le cui entrate non superino i 1.600 euro mensili.
Giulia Cerqueti