"Mai pensato ad armi a scuola"

Parla l'ex ministro dell'Istruzione Fioroni: "Il protocollo è stato cambiato in corso d'opera, era nato nell'ambito di un'iniziativa sulla pace, in collaborazione con i francescani".

30/09/2010
L'ex ministro dell'Istruzione Beppe Fioroni
L'ex ministro dell'Istruzione Beppe Fioroni

“I ministri Gelmini e La Russa vengono chiamati in causa inopportunamente e su un'iniziativa su cui avrebbe molto da dire Fioroni''. Lo aveva ricorda Valentina Aprea, deputato del Pdl e presidente della commissione Cultura della Camera, a proposito delle polemiche suscitate dal programma ''Allenati per la vita'', dell'Ufficio scolastico regionale e del Comando dell'Esercito della Lombardia. “Il progetto è stato erroneamente attribuito ai ministri la Russa e Gelmini, in realta' nato in maniera sperimentale quattro anni fa ed ufficializzato sotto il governo di Centrosinistra, quando il ministro della Pubblcia istruzione era Fioroni”.

Ma il ministro Beppe Fioroni, contattato da Famiglia Cristiana, smentisce l’interpretazione dell’onorevole Aprea. “L’iniziativa con i militari parte all’interno di un progetto denominato La pace si fa a scuola, in collaborazione con i francescani e con la Basilica di Assisi per valorizzare tutte le iniziative a difesa della libertà, della giustizia, dei diritti umani e della pace oltre che gli aiuti per gravi calamità. Il progetto è stato cambiato in corso d’opera”, dice l’ex ministro dell’Istruzione del governo Prodi. “Noi avevamo dato vita a un protocollo che nasceva per valorizzare le iniziative portate avanti dall’esercito e sulle missioni che i nostri militari compiono quotidianamente in difesa della pace”.

E le pistole e le carabine ad aria compressa? Chi ha deciso la “divisione degli studenti in pattuglie” vestiti con la mimetica? “Non certo io. L’applicazione di un protocollo purtroppo è figlia di coloro che sono chiamati ad applicarlo nell’ambito dell’autonomia delle direzioni regionali e degli istituti scolastici. Mai e poi mai avrei pensato a una simile terminologia militare e l’uso di pistole, nemmeno giocattolo. Avevo già dimostrato la mia contrarietà a qualsiasi introduzione di armi, fossero pure fucilini col tappo di sughero, in ambito scolastico, quando alcune scuole me lo avevano chiesto in iniziative autonome. Figuriamoci se avrei autorizzato esercitazioni di tiro al poligono per studenti delle secondarie”. Il giallo s'infittisce. Chi ha cambiato in corso d'opera l'iniziativa?        

Francesco Anfossi
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Postato da 53franco il 04/10/2010 11:57

Seppur con finalità diverse anche il progetto del ministro Fioroni (del cui contributo riformatore peraltro non ricordo nulla) era solo una di quelle novità senza senso che non servono a nulla tanto che i successivi ministri hanno potuto con poche varianti utilizzarla per creare altro danno al mondo della scuola ed ai nostri ragazzi. A parte il risultato che avranno di aumentare aggressività e senso del branco……..ma persino pistole ad aria compressa che ci abbiamo messo decenni per convincere i ns ragazzi a non usarle!

Postato da Wuako il 02/10/2010 17:33

Meglio ripristinare la naia abolita da Berlusconi, vero? Mi stupisco dell'ignoranza e della superficialità di tutte queste opinioni, che per altro non approfondiscono lo studio dell'oggetto delle stesse... capisco che il mondo contemporaneo esiga rapidità, ma ciò non può essere una giustificazione della censura della razionalità. Comunque sia l'esercito è un organo istituzionale. E le vacche (lo dico per il 90% degli italiani che sono contrari alla caccia ma sono inspiegabilmente carnivori) non muoiono di malattia... ma con un chiodo sparato in testa...

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