02/02/2012
Maltempo a Torino, allerta per il ghiaccio (foto Ansa).
L’inverno, dopo essere rimasto fin ora in letargo, si è improvvisamente risvegliato e adesso minaccia addirittura di esagerare in termini di freddo e di neve anche in pianura. Infatti attualmente tutta l’Europa è ricoperta da una vastissimo lago di aria prelevata dalla Siberia dall’anticiclone russo, una delle sue ormai rarissime comparse sullo scenario europeo, e poi sospinta dal medesimo verso Est fino alla Francia.
L’aria siberiana preme ora anche sui Balcani e le sue avanguardia hanno fatto già qualche timida incursione sulle regioni centrosettentrionali. E si prevede che freddo e neve interesseranno ancora almeno fino al 10 febbraio tutta la penisola, dalle Alpi alla Sicilia, seppure con tempi intensità diversi tra Nord, Centro e Sud.
Per quanto riguarda la neve, abbiamo già avuto due nevicate: quella di sabato 27 gennaio sulle regioni di Nordovest e poi la meganevicata (per estensione) di ieri 1 febbraio e di oggi 2 febbraio su quasi tutto il Nord Italia (tranne le Venezie) e tutte le regioni centrali (tranne le coste toscane e abruzzesi). Nei prossimi 3-4 giorni la dama bianca insisterà ancora, anche lungo le coste, su Marche, Abruzzo, Molise, zone interne del Lazio e fino a bassa quota sui rilievi calabro-lucani e su quelli della Sardegna. Poi intorno al 6-8 del mese le nevicate saranno limitate ai rilievi del Meridione, seppure fino a bassa quota.
Ma se vi sarà qualche record nei prossimi 10 giorni, questo è più probabile che provenga dal freddo. La parte più gelida dell’aria siberiana irromperà sulle regioni centrosettentrionali nella giornata di venerdì 3 febbraio, ovvero proprio mentre su molte regioni del Centronord - come Piemonte, Lombardia, Venezie e Toscana - il cielo sarà per più giorni con poche nubi nelle ore notturne. La circostanza favorirà un intenso raffreddamento notturno, che unito all’aria gelida appena giunta dai Balcani, farà crollare li minime notturne di 5-10 gradi su tutto il Centronord della penisola .
Già dalla notte tra giovedì 2 e venerdì 3 febbraio e per altri 3-4 giorni in Valpadana le temperature minime notturne saranno comprese tra meno 5 e meno 12 gradi, fino a sfiorare i -15 gradi sul Piemonte. Sulle Alpi centro-orientali, a quote intorno 1500 metri, le minime notturne potranno scendere fino a valori di 20 gradi sotto zero. Sulle regioni centrali l’apice del freddo si verificherà tra il 4 e il 7 febbraio, con valori minimi notturni tra meno 5 e meno 10 gradi. I valori più bassi verranno raggiunti nelle zone interne. Sulle regioni meridionali le temperature più basse verranno raggiunte tra il 6 e l’8febbraio, con valori minimi notturni intorno zero gradi.
Mario Giuliacci