24/09/2011
Il nuovo arcivescovo di Milano Angelo Scola insieme con Benedetto XVI.
Oggi, domenica 25 settembre, è il giorno dell’ingresso del cardinal Angelo Scola nella diocesi di Milano. Una giornata ricca di riti significativi e segni che affondano le radici nella più antica tradizione ambrosiana. L’ingresso del nuovo arcivescovo si articola in vari momenti tra loro strettamente collegati. Anzitutto per raggiungere la città di Milano, il cardinale Scola ha espresso il desiderio di partire da Malgrate, suo paese di origine, dove si raccoglierà per un momento di preghiera nella chiesa parrocchiale di San Leonardo.
L’arrivo a Milano prevede la tradizionale sosta presso la Basilica di Sant’Eustorgio alle 16. La conferma di questa secolare consuetudine rende onore al più antico luogo di culto cristiano in città, legato all’annuncio del Vangelo, ai primi battesimi, alla sepoltura dei martiri. Davanti alla basilica l’arcivescovo sarà accolto dal sindaco di Milano Giuliano Pisapia e dal vicario episcopale della città, monsignor Erminio De Scalzi. In chiesa, insieme ai sacerdoti e ai fedeli della parrocchia, Scola incontrerà i catecumeni dell’arcidiocesi, per rinnovare quella predicazione del Vangelo che fin dai primi secoli risuona in questo luogo. Secondo un’antica usanza, l’arcivescovo regalerà alla basilica il proprio rocchetto (una veste liturgica di lino bianco), ricevendo in dono un’urna con la terra del cimitero dei martiri.
La santità della Chiesa ambrosiana è, visibilmente, il frutto di quel «tesoro nascosto nel campo» proclamato dal Vangelo di questa breve celebrazione. Congedatosi da S. Eustorgio, il corteo muoverà alla volta del Duomo. Accolto alle 16.45 sulla piazza dal vicario generale monsignor Carlo Redaelli e dal moderator curiae monsignor Gianni Zappa, e dopo aver ricevuto gli onori militari, l’arcivescovo incontrerà il cardinale Tettamanzi sul sagrato e insieme a lui farà ingresso in Duomo. Appena varcato il portale, sarà salutato dal capitolo metropolitano, dai vescovi ausiliari, dal consiglio episcopale. I riti “della soglia” prevedono che l’arcivescovo veneri con il bacio l’antica Croce capitolare, riceva l’onore dell’incenso e asperga i fedeli con l’acqua benedetta.
Poi il cardinale Scola si recherà a vestire gli abiti liturgici nella cripta di San Carlo e del grande Arcivescovo utilizzerà, come tutti i predecessori, l’anello episcopale e il bastone pastorale. All’inizio della celebrazione l’assemblea ascolterà le parole della lettera con cui Papa Benedetto XVI ha nominato il cardinale Angelo Scola arcivescovo di Milano, quindi il nuovo Pastore, sedutosi sulla cattedra arcivescovile, riceverà il saluto dell’arciprete della Cattedrale e l’omaggio da parte di alcuni rappresentanti del clero, dei religiosi, dei laici. La messa si concluderà con la benedizione papale, impartita dal Duomo all’intera arcidiocesi.
Le celebrazioni di ingresso proseguiranno nelle prossime settimane con i quattro incontri in ascolto delle realtà sociali presenti in Diocesi e con i sette incontri con i fedeli nelle zone pastorali. L’ultimo incontro, nella città di Milano, vedrà il tradizionale e significativo gesto dell’insediamento sull’antica cattedra episcopale posta nella basilica di S. Ambrogio e la venerazione delle reliquie del Santo predecessore dell’arcivescovo Angelo.
Alberto Laggia