Silvio contro l'Europa che guarisce

Dopo tante critiche e sacrifici, la cura Ue produce i primi effetti in Italia, Grecia, Spagna. Contro questo interviene la crisi del populista Berlusconi.

09/12/2012
Mario Monti (foto del servizio: Reuters).
Mario Monti (foto del servizio: Reuters).

C'è del metodo in questa follia. Cerchiamo di non sbagliarci: il ritorno di Silvio Berlusconi ha, sì, dei tratti di follia (perché scarica i rischi e gli eventuali costi della turbolenza politica sul Paese e sugli italiani) ma è stato deciso e organizzato con la massima razionalità. E il suo primo obiettivo non è tanto riportare il Cavaliere al centro della scena ma piuttosto fermare (a tutti i costi, appunto) l'azione del Governo Monti prima che anche i cittadini si accorgano che, dopo tanto e diseguale soffrire, la cura sta sortendo i primi effetti positivi.


Il primo indicatore significativo è quello dello spread, cioè la differenza tra gli interessi pagati agli investitori dai buoni del Tesoro tedeschi e da quelli italiani. Poche ore prima che Berlusconi desse lo sfratto a Monti, lo spread era sceso a 287, la metà esatta di ciò che era quando Berlusconi, tredici mesi fa, lasciò la poltrona di Primo ministro. Miliardi di euro risparmiati dallo Stato, condizioni migliori per i nostri imprenditori in cerca di finanziamenti. E poi i primi provvedimenti a favore delle famiglie, la messa in sicurezza dei conti dello Stato e così via.

Il bilancio del Governo Monti non è tutto rose e fiori, anzi. Ma il punto non è questo. Le sue terapie economiche sono state lo specchio fedele, e solo in parte "italianizzato", delle terapie che l'Unione Europea ha proposto a tutti i Paesi in profonda crisi economica. E a dispetto delle critiche più o meno giustificate e dei tanti difetti, la cura sta funzionando.

Dell'Italia si è detto, e bisognerebbe comunque aggiungere che, mentre pensava ai conti, Monti ha trovato il tempo di varare riforme (del lavoro, delle pensioni, della Giustizia) parziali ma lungamente attese. La Grecia, proprio in queste ore, è riuscita a "riacquistare" una fetta importante (30 miliardi di euro) del proprio debito, mostrando così di aver recuperato un minimo di solidità finanziaria e di credibilità sui mercati. In Spagna la coalizione di governo, dopo le enormi manifestazioni di piazza e le tensioni sociali, sta recuperando consensi a ogni tornata elettorale, mentre le riforme a suon di sacrifici si impongono, anche presso quell'opinione pubblica, come l'unica soluzione possibile.

Così, ancora una volta, e a dispetto delle vagonate di retorica, l'Europa si rivela a volte matrigna ma resta l'unico porto affidabile per la gran parte dei Paesi europei, Italia compresa, ormai troppo "leggeri" per affrontare da soli le tempeste economiche globali. E' questo che il berlusconismo non può tollerare, perché Europa vuol dire anche regole, gioco di squadra con gli alleati, rispetto dei patti e dei trattati, adeguamento a criteri dolorosi ma virtuosi. Per questo la critica a Monti e quella all'Europa sono tutt'uno, come infatti succede presso i gruppi e gruppuscoli dell'antipolitica, in Italia e altrove. 








Fulvio Scaglione
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Postato da giogo il 12/12/2012 17:53

Tranquillo Libero Leo che il "salvatore della Patria" ridiscende in campo...e tutte le sventure degli Italiani saranno risolte...Monti in un angolo e il Paese VOLA!!! Vola,Vola,Vola lu bello... mi ricorda una vecchia canzone, suvvia rincuoratevi che il "nuovo arriva" sic. Saluti

Postato da giorgio traverso il 11/12/2012 18:42

La mia opinione è questa. Si può essere di destra, di centro di sinistra,ogni opinione è rispettabile,ma votare per Berlusconi è inconcepibile.Questo signore,sà che se non vien eletto ,và in galera,e se riucsirà a governare nuovamente,farà esclusivamente i suoi interessi.Ma dobbiamo farci governare da un individuo,che ha mille problemi con la giustizia,e senza morale?I problemi degli italiani vengono dopo,abbiamo visto dove ci ha portato. giorgio traverso

Postato da Libero Leo il 10/12/2012 23:57

Capisco che per questioni politiche si voglia attribuire a Monti il merito del calo dello spread. Ma questa sarebbe disinformazione, perchè tutti coloro che seguono i mercati sanno bene che il calo dello spread è stato determinato da Mario Draghi, presidente della BCE. Anche la messa in sicurezza dei conti è una affermazione di tipo politico che non trova riscontro nella realtà dei numeri. Infatti nell'anno di Monti: Disoccupazione: da 8,5% a 10,8%. Inflazione: da 2,7% a 3,6%. Consumi: da 0,1% a -3,2%. PIL: da +0,4% a -2,4%. Debito pubblico: da 1904,8 mld a 1982,2 mld, pari al 126% del PIL. Ed il futuro appare ancora peggiore se si considerano altri dati significativi: l'aumento della fuga dei capitali, del trasferimento di aziende all'estero, della chiusura di aziende in Italia. Infine i politici di parte ascrivono a Monti il prestigio internazionale. Ma è molto semplice avere prestigio al cospetto degli altri capi di governo. E' sufficiente svendere gli interessi degli italiani, facendo bene i compitini assegnati dalla Merkel ed imposti dalla finanza internazionale. Preferirei avere un capo del governo temuto, ed anche perfino avversato, dagli altri capi di stato, perchè sempre pronto a lottare strenuamente per difendere gli interessi degli italiani, e pronto anche a minacciare, tatticamente, l'uscita dall'euro pur di ottenere decisioni che non penalizzino l’Italia, come lo fu la svendita della lira.

Risposta di: Fulvio Scaglione (vice direttore FC)

Caro Libero Leo,
siamo tutti abituati, qui, alla Sua propoaganda berlusconiana, quindi prendiamo con un sorriso sulle labbra l'accusa di disinformazione. Per il nostro giudizio sul Governo Monti, rimando agli infiniti articoli critici pubblicati su Famiglia Cristiana e Famigliacristiana.it.
Quanto allo spread: certo, molto ha influito l'azione di Mario Draghi e della Bce (quindi, punto primo: l'Europa non è quella disgrazia che i berlusconiani descrivono, ma un'ancora di sdalvezza). Ma tale azione non avrebbe potuto svilupparsi se i (nuovi) Governi di Grecia, Italia e Spagna non avessero preso provvedimenti tali da tranquillizzare, quanto a serietà, gli altri Paesi d'Europa, quelli più virtuosi di noi, quelli che dovevano appunto approvare e coprire l'azione di Draghi. Con il Cavaliere di mezzo (quello di: la crisi è finita e l'Italia ne è uscita meglio degli altri, ricorda?), la Germania non avrebbe mai dato via libera (e cospicui finanziamenti) al Fondo Salva Stati. Lo sappiamo tutti, si rassegni.
Cordialmente

Postato da martinporres il 10/12/2012 17:31

Per giogo. Per idea di centro intendo un progetto politico.

Postato da giogo il 10/12/2012 12:46

Perfettamente d'accordo con l'articolo.Per Martinporres "se non prende voti il CD stà al palo per molto tempo" mbè mi pare che stare al palo stà accozzaglia di sepolcri imbiancati se lo meriti "da molto tempo". Saluti

Postato da martinporres il 09/12/2012 17:27

La legislatura è finita con la legge di stabilità, questo lo sanno tutti. Il punto politico è che adesso alla sinistra è rimasta in mano un’agenda di destra. Il secondo punto è che è una mossa che ha accellerato la politica. Primo esito Bersani non è più un problema perché il problema diventa la leadeship dell’area moderata. Adesso bisogna capire se Monti –candidandosi a premier- per vincere si deve appoggiare su Bersani e per quanto tempo ciò durerà. Se non prende voti l’idea del centro sta al palo per molto tempo.

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