Monti, eutanasia di un Governo

Il premier sale al Colle e concorda con il presidente Napolitano l'exit strategy. A marzo ci saranno le elezioni della Terza Repubblica.

08/12/2012
Il presidente Giorgio Napolitano con il segretario del Pdl Angelino Alfano (Ansa).
Il presidente Giorgio Napolitano con il segretario del Pdl Angelino Alfano (Ansa).

La zampata di Berlusconi - decisa nel momento più impopolare del Governo dei professori -  ha prodotto i suoi frutti.  Monti salirà al Colle per concordare la fine del suo esecutivo tecnico e traghettare l'Italia dalla Seconda alla Terza Repubblica. Il presidente Napolitano - in pieno semestre bianco -  confida che risulti possibile "un percorso costruttivo e corretto sul piano istituzionale, nell'interesse del Paese e della sua immagine internazionale", come si legge nella nota diffusa dal Quirinale. Napolitano ha ricevuto questa mattina il segretario e i presidenti dei gruppi parlamentari del PdL che hanno dichiarato conclusa l'esperienza del governo Monti. "Al tempo stesso", si legge sempre nella nota "essi hanno espresso il fermo intendimento di contribuire a un'ordinata conclusione della legislatura, anche in vista di adempimenti inderogabili relativi al bilancio dello Stato, riservandosi di decidere l'atteggiamento da tenere in Parlamento su ogni altro provvedimento già all'esame delle Camere". 

Ora inizia una campagna elettorale che, c'è da scommetterlo, nonostante le dichiarazioni di intenti, vedrà momenti molto aspri e infiammati. Si andrà al voto probabilmente con la stessa legge elettorale, quel "Porcellum" che fa comodo alle segreterie dei partiti (abilitate a mettere in lista i candidati che preferiscono), che prevede una soglia di sbarramento molto bassa (provvidenziale per la Lega Nord) e un premio di maggioranza alla Camera capace di portare un partito del 35 per cento (Per esempio il Pd di Bersani) al 52 per cento dei seggi. Saranno elezioni molto cruciali per la storia della Repubblica. Non solo per la crisi economica in atto, i pericoli dell'antipolitica, il passaggio delicato dalla Seconda alla Terza Repubblica. La posta in gioco è altissima, perché a maggio si vota anche per il nuovo Capo dello Stato. Se il Pd alla Camera dovesse ottenere il premio di maggioranza (come dicono i sondaggi dopo l'effetto primarie) la Sinistra si riserverebbe il potere di scegliere, al quarto scrutinio, (quando la maggioranza richiesta non è più qualificata) il nuovo Capo dello Stato.

Francesco Anfossi
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Postato da giogo il 10/12/2012 13:28

Condivido l'articolo e quasi tutti i post....naturalmente come sempre mi sento in dovere di controbattere Libero Leo...tenace sostenitore del passato bunga-governo e della coerente(?) difesa della famiglia che ne fece il berlusca.......(tanti e tanti puntini).Ecco il motivo del mio sdegno e sopratutto della VERGOGNA che dovrebbe provare il Leo per parlare(con falsa ironia) di famiglia. Gli rammento (visto che la sua memoria ha seri problemi(?) il criticato governo Prodi almeno aveva un ministero dedicato alla famiglia, ministero soppresso poi dal ruby-sultano.Parlare a sostegno della famiglia,da parte di un sostenitore del "fuggitivo", veramente da le nausee per tanta sfacciata ipocrisia... Ironia x ironia cosa sostiene il Leo un modello familY day? del tipo:sfilata di cattivo gusto guidata dai massimi "sepolcri imbiancati"che allora governavano(si fa x dire)il Paese,berlusconi-casini-fini-bossi??? Tutti "fedelmente pluri-accasati!! Bè la scelta mi pare assai imbarazzante...perciò carità cristiana invoca un meditato e UMILE SILENZIO!! Saluti

Postato da Libero Leo il 09/12/2012 11:55

Potrebbe non essere così negativa come appare la fine del fiscalgoverno Monti. Ormai è chiaro che avremo un nuovo governo Bersani-Vendola e, con esso, grandi novità. Infatti Bersani sarà molto riconoscente a Vendola, senza il quale non avrebbe vinto le primarie. Grazie a Vendola, si aprirà una fase nuova, soprattutto per quanto riguarda la famiglia. Infatti avremo un grande allargamento del concetto di famiglia: non più famiglia cristiana, o famiglia musulmana, o famiglia eterosessuale; ma semplicemente famiglia. Nessuna discriminazione: né di religione, né di cultura, né di sesso. Massima libertà di fare la famiglia come si ritiene più opportuno. Ed in futuro, per adeguarsi ai tempi e prevenire il calo delle vendite, forse si valuterà il cambiamento del nome “Famiglia Cristiana”. Il nuovo nome potrebbe essere semplicemente FAMIGLIA, oppure FAMIGLIA UNIVERSALE. Con Bersani-Vendola sta per arrivare la nuova famiglia!

Postato da Rodolfo Vialba il 09/12/2012 08:14

Delle dimissioni di Monti non mi sento eccessivamente preoccupato per tre ragioni: perchè fanno parte delle regole del gioco democratico, perchè indicano l'alto livello della dignità istituzionale e personale di Monti e perchè rendono evidenti le strumentali ragioni di Berlusconi che le ha provocate e la sua mancanza di senso dello Stato e delle istituzioni. Le elezioni rappresentano l'occasione democratica per mettere definitivamente fine al bipolarismo e al berlusconismo e per eleggere un governo che, diversamente da Berlusconi, del bene comune e del bene del Paese ne faccia la priorità del suo programma e della sua azione.

Postato da Franco Salis il 08/12/2012 16:24

Mi sembrate eccessivamente preoccupati. E’ vero che il popolo italiano non è all’altezza di quello francese inglese spagnolo americano neozelandese . Ve lo immaginate un Monti o un Bersani rispondere all’arroganza di un Bagnasco, come (vedi stampa nazionale e internazionale) i rispettivi capi di governo dei paesi citati hanno risposto a corrispettivi presidenti delle conferenze episcopali? Ve lo immaginate in Italia un David Cameron, una Cécile Duflot, un Rajoy, un Obama, una Louisa Wall ? Perché non ci provano (veramente ci hanno provato, ma dato il risultato…) a parlare di “princìpi non negoziabili”. Certamente ogni stato ha una storia tutta sua. La Francia ha avuto la rivoluzione francese, quindi la Cecile Duflot può rispondere “le leggi le facciamo noi, se collaborate(è dovere civico del cittadino e delle sue aggregazione collaborare con l'amministrazion e locale e statale e non viceversa e senza condizioni:questa è civiltà giuridica morale acquisita) va bene, se no c’è sempre la legge e io e non voi la farò rispettare. Un David Cameron “io sono a favore della legge, se “il parlamento” dovesse approvare la legge la farò rispettare, anche se riconoscerò l’obiezione di coscienza. In Francia verrà riconosciuta l’obiezione solo per i ministri, perché le chiese sono beni di stato e come tali a disposizione delle leggi dello stato, vuol dire che nella chiesa in cui i “nubendi” hanno deciso di sposarsi la cerimonia sarà presieduta da un non obiettore. In Italia soggetto della dichiarazione dei redditi è il contribuente, sebbene con la consulenza dello stato (caf): si può sapere perché non si sa a quanto ammontano i beni della chiesa? Ribadisco che dissento dai matrimoni gay, ma condivido la posizione della Corte costituzionale , che mi appare “giusta” non posso accettare nel modo più assoluto l’adottabilità dei figli. Ma vedo una forte contrazione dei commenti, “Son le leggi d’abisso così rotte? //o è mutato in ciel novo consiglio, // che, dannati, venite a le mie grotte?//». (Dante purgatorio canto I vv 46-48) . Anche io non sono dannato. Ritenete di non pubblicare? è un vostro diritto. Ora però, ti prego, marialma, non piangere. Ma se piangere proprio vuoi, piangi per le sciocchezze e i toni arroganti con cui il tuo vescovo Scola si è rivolto al sindaco e alla cittadinanza (Repubblica.it 6.12.12): mi sembrava il grande inquisitore! Ajò

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