Applausi e bis per il Monti-Figaro

Industriali, partiti, istituzioni varie, organismi internazionali fanno la gara a mostrare il loro appoggio al premier e a chiedergli il bis. E lui intanto vola nei sondaggi.

30/09/2012
Adesso tutti vogliono il Monti bis (Ansa).
Adesso tutti vogliono il Monti bis (Ansa).

Monti? E' il nuovo Figaro. Ricorderete senz'altro l'immortale capolavoro di Mozart, in particolare quei versi che ben si addicono al nostro premier: "Tutti mi cercano, tutti mi vogliono...". E un fragoroso applauso, al termine di questa prima legislatura tecnica, è pronto a chiedere il bis.

Cominciamo dagli industriali. Non è una sorpresa che il loro sostegno vada all'unico presidente del Consiglio che, negli ultimi decenni, ha saputo dare un po' di ordine alla finanza pubblica. Certo, le tasse sono troppe, ma, restando lui al Governo, la speranza è che ci sia spazio per abbassarle. Marchionne, manager cui la Fiat ha consegnato il proprio destino, è stato ancora più esplicito: se resta lui, anche noi restiamo in Italia.

Facciamo un salto fuori dai confini nazionali: qui il consenso è unanime e incondizionato. Sia per quanto riguarda l'Unione europea - mentre la Merkel sembra un pochino spaventata da un eventuale rientro di Berlusconi - sia per quanto riguarda gli Usa: fra Obama e Monti è scoppiato un profondo feeling, che il presidente americano ribadisce ogni settimana.

E in casa nostra? Non c'è forza politica che, potendolo, ne farebbe a meno, perché "sposare" Monti significa rinunciare almeno in parte al proprio potere e dare una precisa direzione alla politica economica. La dura realtà dei fatti, però, costringe i partiti a più miti consigli. Ecco allora che il Pdl non esclude un nuovo Governo Monti; Bersani che lo vorrebbe, anche se solo dopo elezioni politiche; Casini, poi, ne ha fatto la stella polare della sua campagna elettorale; e Montezemolo ha fatto sapere che il suo sostegno - in caso di discesa in campo - andrà al prof bocconiano.

Anche la Chiesa, seppure nel rispetto del dibattito politico, ha lasciato intuire che sia la persona Monti sia il suo operato hanno dato un contributo importante alla rinascita del Paese e, quindi, la sua permanenza a Palazzzo Chigi sarebbe auspicabile.

E l'opinione pubblica?
Un fresco sondaggio pubblicato oggi sul Corriere della Sera mostra che l'indice di gradimento del premier tocca l'80 per cento. Altre ricerche di qualche giorno fa, indicavano qualche disaffezione nei confronti del suo esecutivo, ma grande apprezzamento per lui.

Insomma, per Monti-Figaro si prepara una nuova stagione come presidente del Consiglio.

Paolo Perazzolo
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Postato da fabiotrezzi il 03/10/2012 23:17

Grazie a Dio non tutti sono favorevoli al "finto-bene" dell' Italia: www.ioamolitalia.it

Postato da Rodolfo Vialba il 01/10/2012 19:20

Se capisco bene al momento non esiste una lista da presentare alle elezioni per un Governo Monti Bis ma solo la dichiarata intenzione di aderirvi da parte dell’Unione di Centro, di Futuro e Libertà e di Italia Futura. Mi pare che una lista così composta è troppo sbilanciata a destra al punto di apparire, più che una lista Pro Monti, il tentativo di costruire un contenitore intestato a lui come porto di approdo per i molti che sono in uscita da un Partito delle Libertà in via di dissoluzione. Evidentemente chi sostiene l’idea di una lista Monti Bis involontariamente, ma di fatto, concorda con Alfano che confonde le sue aspirazioni, o meglio quelle di Berlusconi di cui è portavoce, con la realtà e le possibilità offerte dalla Costituzione e dalla Legge. Entrambi non vogliono Monti come Presidente del Consiglio prossimo a meno che non sia espressione di una lista elettorale vincente e, dunque, eletto. Fatto salvo che Monti è stato nominato dal Presidente Napolitano Senatore a vita, e dunque come tale sarà presente in Parlamento, quale che sia la maggioranza che vince, senza bisogno di essere eletto, non risulta che l'Italia sia passata da un regime parlamentare ad un regime presidenziale, in virtù del quale il Presidente della Repubblica e del Consiglio dei Ministri, a seconda del regime definito dalla Costituzione, è eletto direttamente dal popolo. E' vero che in politica la realtà viene molto spesso confusa con le proprie ambizioni , ma qualcuno mi vuole spiegare in base a quale norma Monti non potrà fare il Presidente del Consiglio nella prossima legislatura, o meglio, lo potrà fare solo se si presenterà alle elezioni pur essendo Senatore a vita o se alle elezioni ci sarà una lista pro Monti? Forse sarebbe utile per Alfano e compagni un corso di aggiornamento sulla norme Costituzionali. Non è detto che tale lista sia condivisa anche da Monti, avendo lui detto in molte occasioni di volersi mantenere fuori dai partiti, e non è neanche detto che ciò serva al dopo elezioni in quanto un Monti schierato non sarebbe accettato da una delle due forze maggiori in campo, PD e PdL, qualora si rendesse necessaria, per assenza di alternative, la riproposizione dell’attuale strana maggioranza. Il Prof. Roberto D'Alimonte ci ha spiegato nei giorni scorsi che pur che si voti con la legge attuale o con la legge che si sta discutendo in Parlamento, due sono le maggioranze possibili: una con UdC, PD e SEL, e quindi un nuovo Presidente del Consiglio, e una di larghe intese come quella attuale che avrà per forza di cose come Presidente Monti e Ministri come espressione dei partiti politici. Rispetto a questi due scenari possibili, chiedo all’UdC di voler chiarire, già adesso, come intende schierarsi alle elezioni visto che essa è determinante per ognuno dei risultati previsti da D’Alimonte. Devo forse ritenere che il sostegno dell’UdC alla lista pro Monti significhi che è già stata scelta la grande coalizione per il dopo elezioni con Monti Presidente? E se così fosse a cosa servono le elezioni prossisme?

Postato da DOR1955 il 30/09/2012 15:49

Forse (forse) il presidente del Consiglio super-mario-fmi ha spostato l'Italia dal bordo del baratro (di quanto?) ma in compenso, dato incontrovertibile, è aumentata la disoccupazione, il debito pubblico, l'inflazione. Qual'è il male minore? Un'Italia, quella dei ricchi, dei banchieri, dei privilegiati, dei ladri e disonesti che hanno visto e vedono aumentare le loro ricchezze o quell'altra, costituita dalla maggioranza degli italiani che sono diventati più poveri e che stanno perdendo la speranza di un futuro migliore? La mia risposta sta nella lettera di San Giacomo apostolo letta oggi (30/9) nelle chiese italiane (5,1-6): "Ora a voi, ricchi, piangete e gridate per le sciagure che cadranno su di voi ..............." Ma tanti ricchi e sedicenti cattolici praticano il Vangelo? O vanno in Chiesa per "mostrarsi". IPOCRITI

Postato da aldo abenavoli il 30/09/2012 10:00

Dunque Monti si ricandida? Certamente avrà l’appoggio di tutto il mondo, perché il suo programma è quello di risanare i conti in modo da evitare che il virus Italia infetti le altre nazioni. Cosa importa se poi il risanamento passa sulla pelle della povera gente. Del resto a noi italiani forse interessa qualche cosa dello stato di disperazione in cui si trova la povera gente della Grecia, costretta a subire una manovra lacrime e sangue? No, non ce ne può fregare niente anche perché anche noi siamo abbastanza nei guai. Questo spiega la ragione per la quale l’Italia, dopo che durante il decennio di Berlusconi è stata dipinta come un pedalino puzzolente, con Monti è diventata una sorta di Omsa che gambe! Un paese amato e apprezzato soprattutto dalle istituzioni finanziarie internazionali che con le loro politiche ultraliberiste hanno determinato il collasso del pianeta. Se dunque Monti ha il sostegno di mezzo mondo è evidente il motivo per il quale in Italia avrà il sostegno di quel 10% che da solo detiene il 50 % della ricchezza e che trema al solo pensiero di dover fare qualche timida rinuncia, specie ora che con le misure a carico dei ricchi adottate da Hollande, la opinione pubblica potrebbe accarezzare l’idea di fare un poco di giustizia, imponendo a chi se lo può permettere sacrifici paragonabili a quelli che gravano sui pensionati e i precari a 800 euro al mese. Solo che dal rimanente 90% che avrebbe l’interesse a fare giustizia non arriva nessun segnale di riscossa. Rassegnata, apatica e indifferente, questa maggioranza silenziosa non da segni di vita anche perché non c’è nessuno in grado di rappresentarla. Cosa ci si può attendere del resto dai partiti di opposizione che non hanno fatto nessuna opposizione alla spartizione di ostriche alla regione Lazio? Del resto, se la parte del paese che oggi prende sberle a tutto spiano,è stata capace di gettare alle ortiche la esperienza di Prodi, il quale è riuscito nel miracolo di risanare il paese per ben due volte senza intaccare lo stato sociale, è difficile che trovi oggi le energie e le motivazioni per attuare quella rivoluzione necessaria a cambiare radicalmente. Eppure non ci vuole molto a capire che, se si vuole che in Italia si realizzi un poco di giustizia, quella che oltretutto è prevista dalla dottrina sociale della Chiesa, e che per i cattolici dovrebbe rappresentare un valore non negoziabile, è indispensabile cambiare completamente registro. Dopo avere ringraziato Monti che ci ha salvato dal baratro, dovremmo trovare un partito o una coalizione capace di realizzare la giustizia umana, che non è allo stesso livello di quella divina ma che sempre giustizia è. Ma la giustizia si può realizzare partendo da un progetto di società per poi trovare l’uomo adatto a portarlo avanti. E invece si fa esattamente il contrario. E così non ne usciremo mai.

Postato da martinporres il 30/09/2012 09:59

Noi non siamo "padroni in Italia", perché il nostro destino è nelle mani di chi possiede i titoli del nostro debito pubblico, titoli che deve acquistare ad ogni asta. Pierluigi Bersani, che è una persona intelligente, sa bene che ha ottime possibilità di vincere le prossime elezioni, ma poche possibilità di governare se non raggiunge dei compromessi con le istituzioni europee.

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