Nigeria, cristiani sotto attacco

Ennesimo attentato degli estremisti musulmani con un'autobomba davanti a una chiesa a Kaduna, a Nord della capitale. I fedeli si vendicano a colpi di machete.

28/10/2012
Le operazioni di soccorso dopo l'attentato (Reuters).
Le operazioni di soccorso dopo l'attentato (Reuters).

«Siamo di fronte all'ennesimo, odioso attentato che colpisce i cristiani proprio nel giorno della festa religiosa». Il ministro degli esteri Giulio Terzi commenta così la notizia dell’attentato di stamattina a Kaduna, a nord della capitale della Nigeria. Un’autobomba esplosa presso la chiesa cattolica di Santa Rita ha provocato almeno otto vittime, compreso l’autista kamikaze, e oltre 150 feriti.

La spirale di violenza innescata ormai da tempo dal gruppo estremista islamico Boko Haram coinvolge particolarmente proprio la città di Kaduna.  La reazione dei cristiani non si è fatta attendere. Dopo l'esplosione, infatti, alcuni di loro armati di machete e bastoni sono scesi nelle strade vicine attaccando persone ritenute di fede islamica. La furia non si è placata e alcuni cristiani hanno bruciato vivo un musulmano dopo averlo cosparso di benzina. Testimone oculare un reporter di Afp che ha riferito che l’uomo è morto senza ricevere soccorso perché la folla ha impedito a chiunque di avvicinarsi.

Secondo un portavoce dell'Agenzia nazionale di soccorso, anche un veicolo dei soccorritori è stato attaccato dopo l'attentato.

In una nota diffusa alla stampa il vicepresidente del Senato, Vannino Chiti, ha affermato che «non possiamo permettere che la Nigeria continui a essere un terreno fertile per il terrorismo. Preoccupano i ripetuti attacchi alle chiese cristiane così come ogni atto contro i cittadini ebrei e le sinagoghe, e l`intolleranza verso i musulmani. Occorre difendere la libertà religiosa e impegnarsi per rafforzare la coesistenza di etnie e culture diverse sempre e ovunque».

Annachiara Valle
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Postato da Franco Salis il 28/10/2012 19:57

Credo che abbia l’opportunità di dire una “sciocchezza” almeno una volta al mese. Se tale opportunità mi verrà negata, non me la prendo. Prima di tutto è inconcepibile che a una puntuale e tempestiva notizia , non corrisponda un minimo di analisi di uno sconvolgente fenomeno. Dite: “bruciato vivo un musulmano dopo averlo cosparso di benzina. Testimone oculare un reporter di Afp che ha riferito che l’uomo è morto senza ricevere soccorso perché la folla ha impedito a chiunque di avvicinarsi. Secondo un portavoce dell'Agenzia nazionale di soccorso, anche un veicolo dei soccorritori è stato attaccato dopo l'attentato”. E’ vero, almeno questa volta avete riferito un fatto a carico dei cristiani,(o ho capito male?) ma lo avete riferito con una spaventosa freddezza. A proposito perché non telefonate agli amici della “tavola della pace” consigliando loro di inserire fra gli F 35 anche i machete e bastoni! Non è il bando delle armi che prevengono le guerre, ma una realtà molto più complessa. Ve ne ricordo due per tutte. La con partecipazione azionaria dell’ENI, che in Nigeria sta distruggendo le mini risorse di un Paese alla fame. La costruzione dell’università di medicina (quale obbrobrio architettonico!). Queste sono causa di guerra, come pure opere di per sé buone del volontariato: un acquedotto in Africa ( Vedi F.C. di qualche settimana fa). Fra i proprietari dell’impianto, compare anche la diocesi del luogo: E’ UN ATTO DI NEOCOLONIALISMO. Non è, caro Fulvio Scaglione, una “ sciocchezza”, ma il frutto di analisi approfondite con metodiche scientifiche. Affermato questo fatto inconfutabile, è lecito affermare che la Chiesa Cattolica nella sua espressione gerarchica è responsabile dei conflitti e guerre nel mondo di ieri di oggi . Ma hai visto l’indecenza del Sinodo? E’ questa la nuova evangelizzazione? Quanto è costato? Quanti F.35 ,pardon, quanti posti letto in ospedale si sarebbero potuti fare? Il Papa nel suo messaggio finale ha detto al punto 3 :“L’opera della nuova evangelizzazione consiste nel riproporre al cuore e alla mente, non poche volte distratti e confusi, degli uomini e delle donne del nostro tempo, ANZITUTTO A NOI STESSI, la bellezza e la novità perenne dell’incontro con Cristo” BELLISSIME PAROLE, ma se il Papa , non cerca di incontrare Cristo nonostante gli vada incontro , come ha detto, se non fa almeno una volta una opera a Lui gradita e rinuncia alla sua auto magnificenza, non potrà mai evangelizzare. Ma come fa questo Papa ad invocare il nome di Maria a termine del messaggio al punto 14? «L’anima mia magnifica il Signore […] Grandi cose ha fatto per me il Signore» Questa espressione suona come bestemmia . Non basta esprimere costernazione per i preti pedofili, quasi fossero solo quelli a minare l’umanità. Al punto 1 del messaggio fa riferimento alla samaritana e dice : “ l’incontro di Gesù con la donna samaritana (cf. Gv 4,5-42). Non c’è uomo o donna che, nella sua vita, non si ritrovi, come la donna di Samaria, accanto a un pozzo con un’anfora vuota, nella speranza di trovare l’esaudimento del desiderio più profondo del cuore, quello che solo può dare significato pieno all’esistenza. Molti sono oggi i pozzi che si offrono alla sete dell’uomo, ma occorre discernere per evitare acque. Urge orientare bene la ricerca, per non cadere preda di delusioni, che possono essere rovinose. [….] così che possano incontrarlo, perché lui solo è l’acqua che dà la vita vera ed eterna. Solo Gesù è capace di leggere nel fondo del nostro cuore e di svelarci la nostra verità: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto», confessa la donna ai suoi concittadini”. Nel Popolo di Dio ,anche gli sposati divorziati e risposati, (solo per fare un esempio) anche se forse non hanno mai letto il Vangelo, ma LO SANNO BENISSIMO, perché ogni giorno trovano chi offre loro “altra acqua” (lusinghe) e, NONOSTANTE LA CONDIZIONE DI PECCATO, compiono tutti i giorni “miracoli” perché hanno Cristo nel loro cuore. Il Papa faccia come la samaritana, confessi tutti i delitti, ma tutti, che ha consumato a danno della cristianità e della umanità. Dopo e soltanto dopo, può parlare di “nuova evangelizzazione”. Buon onomastico a tutti.

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