23/08/2012
Francesco Pizzetti.
Chi non paga le tasse non può votare. Fa discutere la proposta lanciata
sulle pagine del quotidiano Avvenire da Francesco Pizzetti, giurista ed ex
garante della privacy. Un sondaggio lanciato sul web raccoglie una maggioranza
di pareri favorevoli. Dalla politica non mancano però le voci critiche. Il
principio di Pizzetti è semplice (forse un po’ troppo): chi non osserva i suoi
doveri fiscali, soprattutto se è un grande evasore, non ha diritto di voto.
Il
motto dei pionieri americani che si ribellarono alla madrepatria inglese era :
no taxation without representation, niente tasse se non si possono eleggere i
propri rappresentanti. Pizzetti propone di rovesciarlo: niente diritto di voto
per chi non paga le tasse. La sospensione dei diritti potrebbe valere per un
periodo limitato di tempo, aggiunge il giurista. Noi ci permettiamo di andare
controcorrente rispetto al sondaggio. Quella di togliere i diritti fondamentali
di un cittadino, anche se è un cittadino evasore è un’idea forte, ma in fondo
poco rispettosa dei moderni principi democratici. Inoltre avrebbe una scarsa
efficacia: chi elude o non paga le tasse probabilmente se ne fregherebbe della
minaccia del divieto di voto e continuerebbe a non pagarle.
Francesco Anfossi