05/03/2012
Da sinistra: Rita Borsellino, Davide Faraone, Antonella Monastra e Fabrizio Ferrandelli.
Normal
0
14
L’infinita
“sfida all’O.K Corral” delle primarie del centrosinistra per il comune di
Palermo si è chiusa alle due di notte ma si è subito riaperta dopo pochi
minuti. Il giovane bancario Fabrizio
Ferrandelli (sostenuto da un polo civico e da una parte del Pd) ha vinto la
consultazione, prevalendo sulla farmacista Rita Borsellino (sorella del giudice
ucciso in Via D’Amelio e appoggiata ufficialmente da tutti i partiti del
centrosinistra). Lo scarto? Soltanto 67 voti su 30 mila partecipanti (ma
secondo i supporter di Ferrandelli, lo scarto sarebbe un po’ superiore, circa
150 preferenze). L’esiguità dello scarto, in ogni caso, ha indotto il comitato
di Rita Borsellino a chiedere il riconteggio dei voti.
L’annullamento o meno di
alcune schede, infatti, potrebbe clamorosamente ribaltare il risultato.
Comunque
vada, le primarie di Palermo resteranno negli annali per una serie di record.
Un primo successo è rappresentato dalla partecipazione oltre ogni più rosea
aspettativa. In una delle città più astensioniste d’Italia, 30 mila palermitani
hanno aspettato per ore in fila per votare i candidati del centrosinistra: un
numero quasi doppio rispetto ai 18 mila votanti del 2007, quando fu incoronato
il portavoce di Italia dei Valori, Leoluca Orlando, poi sconfitto dal centrodestra
nelle elezioni amministrative.
Un
altro record è rappresentato dal gioco delle alleanze. Ferrandelli (che ha
ottenuto 9945 preferenze) si è candidato contro il parere del suo partito
(Italia dei Valori) e ha dovuto abbandonare la carica di capogruppo in
Consiglio Comunale (ma è stato appoggiato da alcuni dirigenti locali di Idv e
dall’europarlamentare Sonia Alfano, figlia del giornalista ucciso dalla mafia).
Al fianco di Ferrandelli si sono schierati un cartello di associazioni (Il polo
Civico) e la componente del Partito democratico legata al senatore Beppe Lumia
(già presidente della Commissione Antimafia) e all’onorevole Antonello
Cracolici (capogruppo del Pd all’Assemblea
Regionale Siciliana).
Rita
Borsellino, invece, è stata sostenuta ufficialmente dal Pd, da Idv, da Sinistra
E Libertà, da Rifondazione Comunista, dai Verdi e dai Comunisti Italiani. A
Palermo, per sostenere Rita Borsellino (che ha ottenuto 9878 preferenze) sono
giunti i big del centrosinistra: da Pierluigi Bersani ad Antonio Di Pietro, da
Nichi Vendola a Paolo Ferrero, da Angelo Bonelli ad Oliviero Diliberto. Oltre
ai partiti di centrosinistra, la sorella del giudice ucciso è stata sostenuta
dal movimento “Un’Altra Storia”.
Tale
movimento, fondato proprio da Rita Borsellino, ha però subito la defezione di
Antonella Monastra, ginecologa palermitana con un passato nel Partito
Comunista, che ha deciso di candidarsi alle Primarie, quando le consultazione
sembravano tramontare per le polemiche roventi. Antonella Monastra ha ottenuto
1750 voti.
L’altro
candidato delle Primarie di Palermo era Davide Faraone, deputato regionale del
Pd e appoggiato dalle “Forchette Rotte” e dal sindaco di Firenze, Matteo Renzi.
Faraone ha ottenuto un risultato superiore alle aspettative (7975 preferenze).
Subito
dopo l’annuncio della vittoria, in tarda notte, festeggiamenti “da stadio” sono
iniziati nella sede elettorale di Ferrandelli, che ha parlato di “vittoria dei
palermitani” e ha categoricamente escluso accordi con il presidente della
Regione Raffaele Lombardo (Mpa) e con il Terzo Polo (come invece sospettavano
gli altri candidati).
I
supporter di Rita Borsellino, invece, hanno chiesto ufficialmente il
riconteggio dei voti, che potrebbe ribaltare il risultato, in presenza di un
esiguo scarto di 67 voti tra i candidati. Tra le anomalie segnalate dal
Comitato per Rita Borsellino, una riguarderebbe la sezione di Piazza Campolo,
nel centro residenziale di Palermo, dove risulterebbero cinquanta schede in
meno rispetto ai votanti iscritti. Altre anomalie segnalate dagli sconfitti si
concentrerebbero nella sezione dello Zen, dove più volte ieri è intervenuta la
Digos (ma senza alcun provvedimento). Infine, il Comitato per Rita Borsellino
ha invitato ad occuparsi delle sezioni di Borgo Nuovo e di Mondello (dove ieri
si sono avuti anche attimi di tensione per un accenno di rissa). Tensione anche
in Piazza Indipendenza e Corso Calatafimi, nei dintorni del Palazzo dei
Normanni, sede dell’Assemblea Regionale Siciliana.
I
sostenitori di Ferrandelli hanno manifestato serenità, ribadendo che anche in
caso di riconteggio dei voti il loro candidato risulterà il vincitore.
Inoltre,
hanno chiamato a raccolta tutto il centrosinistra per sostenere Ferrandelli e
conquistare la poltrona di sindaco, dopo 10 anni di centrodestra.
In
ogni caso le primarie sono state laceranti. Sindacati, partiti, quartieri e
nuclei familiari si sono divisi al loro interno. Vi è il caso di una famiglia
palermitana, dove il padre ha votato per Davide Faraone, la madre per Antonella
Monastra, la figlia per Rita Borsellino e il figlio per Fabrizio Ferrandelli.
Ma
desta attenzione anche il risultato per aree geografiche, dove quartieri
limitrofi hanno dato esiti totalmente differenti, al contrario di altre
elezioni. Nella zona nord della città, ad esempio, Faraone ha conquistato la
borgata marinara di Mondello e la zona residenziale di Viale Strasburgo, mentre
Ferrandelli ha vinto a Tommaso Natale e Pallavicino.
Nella
periferia di Palermo, l’Uditore ha incoronato Rita Borsellino, all’Arenella ha
trionfato Davide Faraone, mentre Ferrandelli ha conquistato, tra gli altri, Brancaccio
e Bonagia. Nelle zone centrali, Rita Borsellino ha vinto in Piazza Politeama,
in Piazza Campolo e in Piazza Don Bosco, mentre Ferrandelli si è imposto in
Piazza Indipendenza.
Per
questo motivo, fino all’ultimo, una suspense degna di una combattuta finale ai
calci di rigori (con continui colpi di scena e sorpassi) ha stregato i
palermitani, che non hanno dormito ed hanno preso di assalto i siti dei
quotidiani locali e dei giornali on line, per conoscere il nome del vincitore.
Pietro Scaglione