19/09/2012
(foto Thinchstock).
Una buona notizia dal Parlamento. Il Senato ha finalmente approvato all'unanimità, con 262 sì, la ratifica della Convenzione di Lanzarote per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale. Era il sesto passaggio da un ramo all'altro del Parlamento e con questo voto il provvedimento diventa legge. Grazie alla ratifica, entra nel nostro codice penale la parola pedofilia (all'articolo 414-bis).
La Convenzione di Lanzarote risponde alla necessità, riscontrata dal Consiglio d'Europa, di dotare i suoi stati membri di nuovi strumenti vincolanti per il contrasto allo sfruttamento e all'abuso sessuale dei minori. La Convenzione era stata adottata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa il 12 luglio 2007. Il testo è già stato sottoscritto da 41 Stati, fra i quali l'Italia, che aveva aderito il 7 novembre 2007. I Paesi aderenti si impegnano a rafforzare la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale, adottando criteri e misure comuni per la prevenzione del fenomeno, per il perseguimento dei colpevoli di reati e per la tutela delle vittime.
Il disegno di legge italiano che recepisce le disposizioni della Convenzione, prevede, fra l'altro di punire con la reclusione da 3 a 5 anni chiunque, con qualsiasi mezzo, anche telematico, e con qualsiasi forma di espressione, istiga a commettere reati di prostituzione minorile, di pornografia minorile e detenzione di materiale pedopornografico, di violenza sessuale nei confronti di bambini e di corruzione di minore. Alla medesima pena sarà sottoposto anche chi, ''pubblicamente, fa apologia di questi delitti''. Punito con una pena da uno a tre anni anche l'adescamento di minorenni.
In un comunicato, Unicef Italia giudica la ratifica “un passo avanti concreto in materia di protezione dei minori” ed esprime soddisfazione per l'introduzione nel codice penale italiano di nuovi reati come la “pedofilia e pedopornografia culturale”.
Roberto Zichittella