Noi di Famigliacristiana.it non abbiamo mai pensato che i sondaggi via internet (i nostri compresi) siano la bocca della verità. Li consideriamo, però, un sempre utile, spesso interessante e qualche volta pure divertente registratore di umori e di sentimenti. Avere il senso del limite non equivale, però, a essere sprovveduti o disponibili a farsi prendere per il naso. Quando ci siamo accorti, insieme con diversi lettori di Famiglia Cristiana e utenti del sito che si sono fatti vivi con mail, commenti e interventi su Facebook, che il sondaggio “Berlusconi sotto processo: dovrebbe dimettersi?” registrava strani sobbalzi nell’andamento del voto, non ci è voluto molto per fare le dovute verifiche e scoprire l’IP del computer (cioè il punto esatto da cui stava accedendo alla Rete) e il gestore telefonico di quell’unico votante che, da solo, ha espresso quasi 3 mila risposte “no” all’ipotesi delle dimissioni del Premier. Il consenso politico e persino l’affetto che molti cittadini mostrano per Silvio Berlusconi ci sono sempre parsi più che leciti. Il sospetto che qualcuno si organizzi in modo professionale per disoneste campagne di propaganda, e in buona sostanza per ingannare la gente, ci piace assai meno. In caso di necessità, riporremo la massima fiducia nelle indagini della Polizia postale.
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Postato da Paolo Ruffatti il 16/02/2011 19:37
Sono stato uno di quelli che ha denunciato la presenza di questi agenti del minculpop di Berlusconi: adesso ne avete le prove! Però sono molto più preoddupato dei brogli che fanno durante le elezioni. Ricordate quando Prodi era in vantaggio di un buon 5% e poi ha chiuso con un misero 0,niente%: è fuori da tutte le leggi della statistica, come lo è stata la prima vincita in sicilia di 62 circoscrizioni su 62: non era mai successo in tutta la storia della repubblica. Ma qui abbiamo a che fare con professionisti, come con il metodo della scheda pre votata. Se qualcuno lo conosce ve lo spiego: qualche giorno prima del voto i soliti ignoti ruba qualche centinaio di schede buone, il giorno delle elezioni altrettanti mafiosi si piazzano davanti ai seggi e quando arrivano le persone che li conoscono (e che li temono) , consegnaono loro la scheda già votata, questi entrano e votano e devono portare fuori la scheda intonsa che viene loro consegnata. Il mafioso la rivota e il giro continua, quindi con 2-300 schede rubate si può fare l'en plein in 2-300 sezioni elettorali: in questo modo può essere eletto qualsiasi mafioso, ladro, prostituta dei capi, ecc ecc. ....altro che i nostri sondaggi. Poi ci sono altri metodi più pericolosi: alle ultime elezioni hanno trovato schede votate valide nei cumuli di spazzatura, segno che sono state sostituite da altrettante fasulle votate dall'organizzazione criminale (non solo la mafia), ma ciò è possibile solo se tutta la filiera di controlli è occupata da disonesti/ corrotti.
Postato da Rouge il 16/02/2011 17:20
E' il loro modo di intendere la cosa pubblica. E' il loro capo che gli insegna che per raggiungere gli obiettivi, qualsiasi metodo è lecito. Utilizzano queste "regole" nella politica, con compravendite di parlamentari che non dovrebbero ASSOLUTAMENTE essere in parlamento, nel giornalismo, con cosidetti giornalisti che in modo servile attuano le direttive del padrone. Chi è abituato a COMANDARE e non a governare, considera qualsiasi forma di libertà e di democrazia un grave impedimento, da rimuovere con ogni mezzo.
Postato da Mauri il 16/02/2011 15:09
Siamo al ridicolo
Postato da Piermario il 16/02/2011 13:15
Truccare sondaggi? Certamente non è una cosa inaspettata e neppure rara, visto l'andazzo che si sta generalizzando di truccare la verità. Capita non solo per il caso Berlusconi ma per tante altre cose importanti; non solo tra i devoti del Premier ma anche tra la gente comune.... Vale sempre il detto: vuoi migliorare il mondo, comincia dal migliorare te stesso. In fondo in fondo i politici sono il ritratto, anche se brutto, della società.
Postato da eagle_gio il 16/02/2011 12:37
Non è sicuramente una cosa inaspettata, visto il "personaggio" e le persone che che gli stanno attorno, era strano che non l'avessero fatto prima... se ci si preoccupa di un sondaggio on-line vuol dir proprio che siamo al capolinea... la domanda è: riusciremo a fermarci prima dei respingenti?
Postato da Mozart il 16/02/2011 12:14
Grazie per l'opportuna precisazione. Ieri ho guardato il vostro sondaggio alle 17.30 e con un numero di circa 3500 votanti era totalizzato un sì alle dimissioni nell'intorno del 98%, questa mattina ho rilevato invece circa un 70%. "Strana cosa !" ho pensato, dal momento che con numeri rilevanti la distribuzione non si modifica in modo sostanziale... tranne se si eseguono trucchetti stile "votazioni di Sanremo".
Postato da Virgilio il 16/02/2011 11:08
Che ci fosse qualcosa che non andava me ne ero accorto mesi fa quando pubblicaste un sondaggio che mostrava un SI' al 72 %.Dopo pochi giorni mi accorsi che erano scesi al 30%. Purtroppo da una certa parte politica c'è la forte tentazione di mostrare che i cattolici sono indifferenti a certi comportamenti.
Postato da cattolico il 16/02/2011 10:05
Confermo: in giro ci sono mercenari pagati per influenzare i gruppi di discussione e i sondaggi. Alla fine la storia e' sempre la stessa: una enorme concentrazione di potere in mano a gente senza scrupoli.
Postato da Luzinchen il 16/02/2011 09:39
Anche io avevo notato la cosa ieri pomeriggio, un improvviso ribaltamento di tendenza. E questo rafforza un sospetto che mi assale da anni: se questo tipo di trucchi fosse stato adottato anche nelle consultazioni elettorali? Se a sostegno della sicumera con cui certe forze politiche ostentano la certezza che avranno sempre e comunque il "mandato degli elettori" ci fosse qualche inganno? Probabilmente non sapremo mai la verità, ma il sospetto è forte. Per favore, controllate anche i sondaggi precedenti, è probabile che ci saranno altre "sorprese".
Postato da Andrea Annibale il 16/02/2011 03:24
Io ho votato una sola volta che Berlusconi non dovrebbe dimettersi sino a giudizio definitivo, non tanto perché c’è la presunzione di innocenza ma perché credo che il potere del Parlamento debba mantenere una sua autonomia rispetto a quello giudiziario. Dico quindi che Berlusconi POTREBBE prendere la decisione di dimettersi ma non DOVREBBE dimettersi. Nella giornata del 15 febbraio c’è chi con autorevolezza ha sostenuto dalle pagine del quotidiano La Stampa che neppure esiste il problema del berlusconismo inteso come consenso popolare ad un sistema di media che cerca con ogni mezzo (si veda il caso Boffo) di eliminare gli avversari, come esempio di una filosofia di vita che mette al centro una relazione distorta con le donne e con il denaro, una serie di trasmissioni diseducative e manipolative della coscienze. Eppure questo consenso c’è, eccome. C’è chi considera il modello Berlusconi come un modello da imitare e gli scandali del Premier come qualcosa cui restare quantomeno indifferenti. C’è un popolo bue che segue il pifferaio magico ovunque conduca e il tentativo di manipolare persino i sondaggi su internet di Famiglia Cristiana indica con chiarezza quale siano i metodi di tale pifferaio magico, se mai è riconducibile al potere berlusconiano (certamente sta da quella parte). C’è però un problema che a mio avviso è più grave e riguarda le elite e la loro formazione. Quali elite si sono venute formando in questi ultimi anni sotto il potere Lega-PDL? Probabilmente, è una questione che solo gli storici potranno inquadrare con chiarezza. Il dubbio è che ci troviamo di fronte alla punta di un iceberg. La parte che sta sott’acqua non la conosciamo. Si dovrebbe parlare di familismo politico con una espressione che intende sottolineare una concezione patriarcale e padronale del potere che tende ad espellere (come un bambino butta via un giocattolo che non gli piace più) tutto ciò che le è estraneo. Si veda infatti la crisi con Bossi di parecchi anni orsono (1994, se non vado errato), poi rientrata, nonché la recente fuoriuscita bulgara di Fini e quella meno recente di Casini. Oggi c’è un Paese sempre più compatto che rifiuta di omologarsi al berlusconismo, sia a livello delle elite (si vedano le coraggiose posizione di Emma Marcegaglia, anche lei infangata dalla macchina da guerra del pifferaio magico), sia a livello delle masse. Quando si dice che non esiste un consenso popolare al berlusconismo mi pare si sottovaluti i milioni di italiani che sono cresciuti a pane e Mediaset anziché a pane e Vangelo.
Postato da MCarla il 16/02/2011 01:09
Ma come diavolo fanno? Io quando voto qualche sondaggio, se per caso riprovo appare la scritta 'Hai già votato'. E allora? Come può essere?
Postato da RT57 il 15/02/2011 22:00
Meno male che ve ne siete accorti. Ho osservato anche io come i voti in pochissimi minuti sono cambiati grazie ad una incursione informatica. Ma non è il solo attacco : da mesi e settimane vi sone persone che sono pagate e impiegate a tempo pieno per scrivere online la difesa del premier. Anche qui su FC online vi sono persone che senza un minimo di credibilità ripetono le stesse cose con le stesse motivazioni. Fanno poi come i ministri del resto che sono diventate le guardie del corpo del capo. Ma la peggiore specie sono i TG in particolare il TG1 che abusa del potere mediatico per nascondere anche la lettima informazione pluralistica. In pochi mesi Minzolini e Masi hanno distrutto la RAI che è un patrimonio pubblico dei cittadini costruito in decenni di duro lavoro. Ma essi stanno svolgendo il loro compito, che poi restino solo macerie non importa il loro fine è un altro. Peccato che la Corte dei conti non chieda loro conto del danno economico che stanno provocando. Questa è la vergogna maggiore dopo... le minorenni di Arcore!
Postato da spark il 15/02/2011 21:35
grazie per la pronta notifica, io sono uno di quelli che, insospettito dal numero dei votanti che aumentava a dismisura, vi ho contattato via telefono in redazione e via email. Penso che con il clima che si sta creando, questo sia solo un antipasto di quello che i giannizzeri del sultano di Arcore metteranno in atto per confondere l'opinione pubblica. Buon lavoro! Osvaldo Bardelli
Alle 16,20 ecco il gesto a un tempo simbolico e liberatorio: centinaia di ombrellini policromi si aprono con perfetta sincronia, a due passi dal Po, vegliati dai portici e dai palazzi della...
Alberto Chiara