13/01/2011
Gianfranco Mascia, leader del Popolo Viola, festeggia lo stop del legittimo impedimento davantio al palazzo della Consulta.
Si fa sempre più buio e denso di incognite il futuro prossimo del Paese. I giudici della Corte Costituzionale con una maggioranza schiacciante di 12 "no" e 3 "sì" (questa volta sarà dura per il Premier affermare che ci sono comunisti nell’Alta Corte) hanno rispedito al mittente la legge che impedisce di processare le Alte Cariche dello Stato durante lo svolgimento del loro mandato.
Davanti alla legge, hanno ribadito i giudici, siamo tutti uguali e se si vuole qualche eccezione si deve avere il coraggio di cambiare la Costituzione senza ricorrere a scorciatoie. Se domani il risultato del referendum di Mirafiori dovesse dare ragione ai duri della Fiom grazie anche all’inatteso appoggio del Premier Berlusconi all’amministratore delegato della Fiat Marchionne, la prospettiva prossima e meno prossima diventerà ancor più cupa.
L’interrogativo più inquietante rimane sempre lo stesso: la maggioranza sceglierà di andare alle urne nella tarda primavera o tirerà a campare con qualche acquisto di parlamentari in più? Il Premier, per la verità, non avrebbe nessuna intenzione di schiodare da Palazzo Chigi. Fuori da lì, per i Cavaliere, la vita diverrebbe ben più dura. Ha davanti a sé tre processi che comunque dovrà affrontare anche da Palazzo Chigi da dove però fra impegni istituzionali e appuntamenti internazionali, ha la possibilità di tirarla per le lunghe. Ed inoltre, proprio oggi, il Pd di Bersani ha offerto tutte le peggiori garanzie a chi vuole ancora vedere in quella formazione, un’alternativa.
Ma si può tenere il Paese in una situazione di costante incertezza con tutte le incognite della crisi internazionale? Lo stesso Premier, che fino a ieri ha cercato di minimizzare gli effetti della sentenza quale che fosse, questa sera ha annunciato di voler presentarsi al Paese domani con un messaggio televisivo.
Vedremo. Bossi non fa mistero di preferire le elezioni al clima di incertezze attuali. Che sia passata la sua tesi?
Guglielmo Nardocci