Premio al coraggio contro la 'ndrangheta

Oggi la consegna del premio "Casato Prime donne" al sindaco di Monasterace, nel mirino della criminalità organizzata. Aveva dato le dimissioni a marzo in seguito alle intimidazioni.

15/09/2012

«Un premio che mi rende orgogliosa. Innanzitutto perché è stato promosso da un’azienda tutta al femminile, un’azienda di vini che non trascura l’aspetto culturale». Maria Carmela Lanzetta, sindaco di Monasterace riceve oggi, in Toscana, il premio Casato Prime donne. La giuria, composta da Francesca Cinelli Colombini, proprietaria della cantina di Brunello, Rosy Bindi, Anselma Dell’Olio, Anna Pesenti, Stefania Rossini, Anna Scafuri e Daniela Viglione ha voluto premiare la Lanzetta, come si legge nelle motivazioni, come «simbolo della resistenza alla criminalità organizzata applicando le Regole per un Paese civile».

Il sindaco, che aveva dato le dimissioni a marzo in seguito all’ennesimo atto intimidatorio, è poi tornata sui suoi passi dopo la grande mobilitazione locale e nazionale che l’ha subito supportata. Adesso questo premio «mi fa piacere come le tante altre attestazioni di stima che ho ricevuto, ma in più c’è sia il fatto di essere un riconoscimento al femminile, sia quello di provenire da una regione, la Toscana, che amo molto. Sono infatti convinta che una delle prime cose che devono fare le amministrazioni è difendere e valorizzare il proprio patrimonio artistico e naturale. Le campagne toscane mi danno la stessa emozione del mare di Monasterace e mi ricordano l’impegno che tutti noi cittadini e amministratori dobbiamo avere per l’ambiente. Il rispetto per il creato è anche rispetto della legalità, del vivere civile, della convivenza».

La dedica che la Lanzetti ha voluto lasciare all’azienda – così come hanno fatto tutte le donne premiate negli anni scorsi  - recita:  «I nostri occhi stupefatti dai colori del mare del paese natio / e dai cipressi che veleggiano sulle armoniose onde delle colline/ toscane. Viaggiare / nella loro prospettiva infinita / e pensare alla Bellezza del Paesaggio da tutelare / e alle Donne da proteggere dalla violenza quotidiana». «Non sono una poetessa, ma ho cercato di dire, in poche frasi quello che mi lega alla Toscana e alla mia terra: lo stupore per la bellezza».

I versi sono stati “legati” all’opera di Marco Pignattai: un bue chianino a grandezza naturale in acciaio a specchio. L’installazione, battezzata “Ardita” per sottolineare il carattere forte delle donne di Monasterace, è stata collocata, come le altre, nelle colline del Brunello. Nelle precedenti edizioni erano state premiate la stilista Carla Fendi, l’astronauta Samantha Cristoforetti, l’olimpionica Josefa Idem, la scienziata Ilaria Capua.

Annachiara Valle
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